Introduzione

I pittori hanno sempre cercato di riprodurre vari fenomeni naturali nell’arte e di cui abbiamo già parlato nei nostri articoli, come ad esempio la pioggia, il vento, ecc… In questo nuovo articolo si vuole porre attenzione all’aria nell’arte, considerato da sempre come un elemento vitale.

L’aria: dalle opere dell’antichità a quelle del Quattrocento

Sin dall’antichità le grandi  civiltà hanno voluto rappresentare in tutti i modi l’aria in primo luogo nella statuaria. Per esempio gli antichi Greci rappresentarono l’aria sotto forma di divinità nella statua dedicata al dio Etere che oggi si può ammirare presso il Pergamon Museum di Berlino, in Germania. Gli antichi Romani rappresentavano invece spesso Giove, il dio dell’aria e dei cieli.

In età medievale l’aria iniziò a diventare un fenomeno non più legato all’elemento divino, bensì iniziò ad essere visto come un fenomeno meteorologico che a livello pittorico veniva raffigurato mediante quattro volti che soffiavano il vento dai quattro punti cardinali.

Nei secoli successivi vi furono anche degli altri pittori che iniziarono a rappresentare l’aria e il vento dopo averne osservato la loro azione sulla natura: per esempio nel corso del Quattrocento Leonardo Da Vinci iniziò a dipingere il fenomeno che conduceva aria e vento a piegare gli alberi e le piante sferzandoli con la loro intensità e potenza. Dipingeva in particolare modo l’aria con la celebre tecnica dello sfumato e delle varie sfumature di blu.

L’aria rappresentata dagli artisti dell’età industriale e contemporanea

Nei secoli successivi l’aria iniziò ad essere dipinta in particolare modo in epoca industriale mediante gli elementi del fumo e del vapore. Iniziò a diventare un elemento molto presente nei dipinti celebri di William Turner, come ad esempio si ricorda Pioggia, vapore e velocità e dei pittori futuristi che iniziarono ad utilizzare anche la tecnica dell’aeropittura. Un altro elemento che serve per identificare l’aria nell’arte è senz’altro quello delle nuvole che svolgono un ruolo molto importante nel cielo, infatti sono loro che rendono l’idea di movimento con la loro presenza nell’atmosfera. I pittori che più di ogni altro rappresentavano le nuvole nelle loro opere d’arte erano John Constable che le faceva sempre realistiche nelle sue tele e Caspar David Friedrich.

In età contemporanea l’idea di aria iniziò ad essere raffigurata mediante le nuvole dal pittore italiano Mario Schifano che realizzò l’opera nota con il titolo di Paesaggi anemici in cui un banco di nuvole si muove incessantemente in cieli azzurri e limpidi. Un’altra opera artistica molto particolare che riproduce l’aria in continuo e incessante movimento è senz’altro Hanging Mobiles di Alexander Calder, in cui vengono rappresentati oggetti in continuo movimento che sono direzionati idealmente dall’aria e dal vento.

Un altro artista contemporaneo del Novecento che ha reso l’idea di aria nell’arte è stato senz’altro Michel Duchamp che nella sua ready-made 50 cc of Paris Air (1919), ha rinchiuso in un’ampolla l’aria della sua capitale Parigi trasportandola a New York. Infine un altro artista che ha tentato di spiegare l’aria nell’arte è stato senz’altro Piero Manzoni che nella sua opera Fiato d’artista del 1960 ha riempito un palloncino con dell’aria derivante dal suo fiato mostrandolo alla critica artistica mondiale.