Joan Clarke

Joan Clarke Murray è stata una crittoanalista britannica, famosa per aver fatto parte del gruppo di crittoanalisti di Bletchley Park che ha decodificato Enigma, la celebra macchina che i nazisti utilizzavano per crittografare i propri messaggi di guerra

La famiglia

Joan Elisabeth Lowther Clarke nacque il 24 giugno 1917 a West Norwood, un quartiere del sud di Londra, l’ultima di altri quattro figli dei coniugi Clarke: Dorothy e il reverendo William Kemp Lowther. Joan frequentò la Dulwich High School, una scuola femminile, ma il suo talento per la matematica le procurò una borsa di studio per il Newnham College di Cambridge, dove ottenne con il massimo dei voti una laurea in matematica; purtroppo, non poté proseguire con la specializzazione, perché riservata ai soli studenti maschi. 

Fu il suo professore di geometria dell’università, il matematico britannico Gordon Welchman, a notare per primo il talento di Joan per la matematica. Welchman fu reclutato sin dal 1939 insieme ad altri quattro matematici per cercare di decodificare i messaggi tedeschi presso il centro operazioni di Bletchley Park; fu quindi Welchman a proporre il reclutamento di Joan nel gruppo di decrittazione, il GCCS (Government Code and Cypher School). 

Joan arrivò a Bletchley Park il 17 giugno 1940 e inizialmente fu affidata a un gruppo di donne che si occupava di lavoro di routine, principalmente trascrizioni e invio di messaggi; la decrittazione dei messaggi non era considerata una disciplina adatta a una donna, o meglio, le donne non venivano considerate all’altezza del compito.

Il lavoro a Bletchley Park

Nonostante le riserve connesse al suo essere donna, ben presto il talento matematico di Joan le procurò un posto nel gruppo del Capanno 8, dove i migliori matematici e linguisti d’Inghilterra studiavano il modo di decrittare la macchina Enigma sotto la guida del matematico Alan Turing. Joan e Alan Turing strinsero ben presto amicizia, e Turing cercò in tutti i modi di facilitare il lavoro di Joan e il riconoscimento dei suoi meriti (la fece promuovere al grado di linguista anche se Joan non parlava altre lingue), nonostante gli ostacoli burocratici; anni dopo, nel 1944, Joan fu anche nominata vicecapo del Capanno 8, ma in quanto donna non le fu permesso di aspirare oltre.

Ben presto Joan divenne l’unica donna a Bletchley Park ad applicare il processo analitico del banburismus, sviluppato da Alan Turing per velocizzare il procedimento di decrittazione delle macchine “bomba”, ossia speciali macchine di decrittazione fino a quel momento utilizzate per decifrare Enigma, ma diventate poi inutili quando i nazisti cambiarono le regole di cifratura della macchina. Lo scacchista britannico Hugh Alexander, che avrebbe poi guidato il gruppo del Capanno 8 dal 1943 al 1944, definì Joan come una delle migliori a usare il processo banburismus.

Il lavoro del gruppo di Bletchley Park ebbe poi successo: riuscirono a decifrare il codice di Enigma e a diminuire sensibilmente gli attacchi tedeschi alle navi alleate.

L’amicizia tra Joan e Alan Turing sfociò, per un breve periodo di tempo, in un fidanzamento: Turing chiese la mano di Joan all’inizio del 1940, forse per agevolare la permanenza della ragazza a Bletchley Park; il fidanzamento però fu rotto nell’estate di quello stesso anno: Alan Turing era omosessuale e lo confidò a Joan e, anche se quest’ultima non era particolarmente colpita dalla notizia, e avrebbe lo stesso proseguito con il matrimonio, Turing decise di tirarsi indietro.

Dopo la guerra: lavoro e matrimonio

Dopo la guerra, Joan continuò a lavorare per il governo, questa volta per il Government Communications Headquarters (GCHQ); fu lì, nel 1947, che incontrò il tenente-colonnello John Kenneth Ronald Murray, un ufficiale in pensione. Qualche anno dopo, nel 1952, si sposarono nella chiesa di Chichester, dove il padre di Joan, William, serviva come canonico.

Poco dopo il matrimonio, Joan lasciò il lavoro al GCHQ per trasferirsi insieme al marito in Scozia, a Priorscroft. La permanenza in Scozia accese in Joan la passione per la numismatica, di cui il marito era un esperto. Nel 1962 entrambi i coniugi tornarono a lavorare per il GCHQ, dove Joan rimase fino al 1977, anno in cui andò in pensione, all’età di sessant’anni. 

Nel 1986, John Kenneth morì, e Joan si trasferì nella contea dell’Oxfordshire, dove continuò ad approfondire il suo interesse per la numismatica; il suo lavoro di ricerca le procurò anche un riconoscimento ufficiale (la Sanford Saltus Gold Medal), da parte della British Numismatic Society. Joan aiutò anche alcuni storici a studiare le tecniche di decrittazione usate durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu anche d’aiuto a Sir Harry Hinsley nella compilazione del suo volume British Intelligence in the Second World War. Purtroppo, a causa della segretezza di Stato che ancora interessava le operazioni di Bletchley Park, molti dei contributi di Joan rimasero sotto silenzio.

Joan Clarke morì il 4 settembre 1996 nella propria casa di Headington Quarry. Nel 2014 venne interpretata da Keira Knightley nel film The Imitation Game.

A cura di Chiara.