Introduzione all’opera La Belle Jardinière

La Belle Jardinière è un quadro molto bello realizzato da Raffaello Sanzio nel 1507. Si tratta di un dipinto a olio su tavola che oggi è custodito presso il Museo Louvre di Parigi.

Non essendo un dipinto che avesse un titolo, questo gli è stato dato nel corso dell’Ottocento per celebrare la bellezza della Vergine Maria seduta in un prato che assomiglia quasi a un giardino. Ed ecco spiegato il motivo per cui il quadro è stato denominato in francese La Belle Jardinière o Bella giardiniera in lingua italiana.

L’opera, a quanto pare, fu realizzata su commissione per l’antica e celebre famiglia senese Sergardi. Fu lo stesso Filippo Sergardi a richiederla a Raffaello. Questi ne curò quasi tutta l’intera esecuzione, ma la lasciò incompiuta nel 1508, quando dovette partire per Roma. Il dipinto fu completato dal pittore Ridolfo del Ghirlandaio, figlio del noto e celebre pittore Domenico Ghirlandaio. Uno degli elementi decorativi che Ridolfo del Ghirlandaio completò fu il manto blu della Vergine Maria, che Raffaello non aveva completato.

Si tratta di un quadro ricercatissimo per l’epoca a tal punto che, venendo notato dal re di Francia Francesco I, fu da quest’ultimo acquistato e fatto portare in Francia, dove tutt’oggi si trova. Anche a Parigi l’opera riscosse molto successo a tal punto che furono tantissimi gli artisti francesi e stranieri che tentarono in tutti i modi di emularne il soggetto nelle loro tele. Oggi esistono tantissime copie dell’opera.

Descrizione dell’opera

La Madonna viene ritratta seduta su una roccia collocata in un prato che sembra avere l’aspetto di un giardino e dove la presenza dell’uomo si scorge in maniera evidente, considerando gli elementi presenti sullo sfondo. Sullo sfondo il paesaggio dipinto è tipicamente lacustre e sono anche presenti, sempre in lontananza, degli alberi dalle fronde verdi. Alle gambe della Madonna viene rappresentato Gesù Bambino, mentre sulla destra della Vergine viene raffigurato San Giovannino in posizione tipicamente inginocchiata, come avviene nella tradizione artistica sacra. Quest’ultimo ha lo sguardo rivolto verso Gesù e la sua espressione è intensa.

La composizione artistica ha una disposizione tipicamente piramidale: sulla sinistra viene raffigurato, infatti, Gesù Bambino, al centro, seduta e in tutta la sua grazia, viene dipinta la Madonna, mentre sul lato destro San Giovannino inginocchiato. Il modello pittorico di riferimento dell’intera composizione è quello leonardesco, da cui Raffaello ha tratto spunto per la realizzazione di questo quadro. La Belle Jardinière ricorda tantissimo, infatti, un altro quadro famoso realizzato da Leonardo da Vinci:  Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino. Ciò che rende unico questo dipinto è il gioco di sguardi che si scambiano i tre soggetti collocati in primo piano sulla tela, i quali sono dolci, semplici e affettuosi.

Le sensazioni che lascia la visione dell’opera sono la serenità e la calma considerando che viene raffigurata una scena molto spontanea, dove dominano l’armonia e la dolcezza. L’elemento che rende più bella e più leggera la scena compositiva è senz’altro l’affettuosità tra la Madonna e Gesù Bambino che accarezza le ginocchia di quest’ultima. Ciò che colpisce tantissimo è anche la grande devozione verso la Madonna da parte di San Giovannino inginocchiato. Anche il terreno bruno è un evidente richiamo ai paesaggi leonardeschi. Un altro pittore da cui trae spunto Raffaello è Michelangelo, da cui riprende alcuni elementi, come per esempio il piede di Gesù Bambino che è poggiato su quello della madre.

Altri aspetti che si possono notare sulla tela sono ad esempio la roteazione verso sinistra di Maria che è intenta ad abbracciare suo figlio con una grande naturalezza che a sua volta viene colto nell’atto di allungarsi con il chiaro obiettivo di prendere tra le mani il libro che sua madre porta in grembo. Molto evidente è l’ispirazione, per la resa della figura di Gesù Bambino, tratta dal quadro La Madonna di Bruges realizzata da Michelangelo. Il tema rappresentato su questa tela è tipicamente sacro e allo stesso tempo la scena compositiva agli occhi degli osservatori di quest’ultima appare come molto piacevole da vedere infondendo in loro delle sensazione di pace, calma e tranquillità.

Sullo sfondo il cielo è attraversato da nuvole fitte e bianche collocate a sinistra e a destra della composizione. Oltre agli alberi, sullo sfondo si vedono anche delle colline dalle tonalità verdi. Sul terreno dai colori scuri vengono anche rappresentati in primo piano dei fiori sempre dai colori scuri. Si tratta di un’opera che Raffaello realizzò con cura, seppur non riuscendo a completarla.