Cenni biografici su Odoardo Borrani

Odoardo Borrani nacque nella città di Pisa il 22 agosto 1833 e si trasferì con la sua famiglia poi a Firenze. Suo padre era un modesto pittore che decise di avviare il figlio alla carriera artistica, iscrivendolo all’Accademia di Firenze, dove ebbe come maestro Gaetano Bianchi, il celebre restauratore che si occupò degli affreschi di Paolo Uccello e del noto pittore Ghirlandaio. Altri suoi maestri d’arte presso l’Accademia di Firenze furono Enrico Pollastrini e Giuseppe Bezzuoli. All’inizio la sua formazione fu dunque accademica e Odoardo iniziò a realizzare soggetti pittorici accademici e a tema storico.

La svolta per il suo stile pittorico avvenne quando conobbe nel 1853 Telemaco Signorini e Vincenzo Cabianca, con cui iniziò a frequentare il Caffè Michelangelo, luogo di ritrovo degli esponenti della corrente artistica dei macchiaioli, a cui anche lui poi aderì. Fu anche un grande patriota e nel 1859 partecipò alla Seconda Guerra d’Indipendenza italiana. Dopo questo incredibile evento storico a cui prese parte, riprese la sua attività artistica e iniziò a dipingere dal vero presso le campagne di San Marcello Pistoiese e di Pergentina. Iniziò il suo grande interesse quindi verso la pittura realistica tipica del movimento macchiaiolo.

Nel 1865 fondò insieme ad altri artisti macchiaioli la celebre Scuola di Pergentina che fu molto importante per lo sviluppo del movimento macchiaiolo. Fu nel 1875 che presso Palazzo Spini Feroni diede vita insieme al pittore Silvestro Lega alla prima galleria artistica dedicata proprio al movimento dei macchiaioli. L’anno 1880 fu un anno molto difficile per il Borrani, che divorziò dalla moglie e perse suo figlio Ugo: tutto ciò portò anche al declino della sua attività artistica. La galleria d’arte che aveva fondata con Silvestro Lega fallì, dunque per procurarsi da vivere dovette fondare una scuola d’arte e tenere convegni artistici presso il suo studio che prese il nome di Piccolo Pitti.

In seguito, per potere vivere dignitosamente, divenne anche insegnante presso l’Accademia di Firenze, disegnatore de l’Illustrazione italiana e decoratore anche di porcellane per la manifattura Doccia.

In seconde nozze sposò Giovanna Santucci. Odoardo Borrani morì a Firenze il 14 settembre 1905.

Alcune opere di Odoardo Borrani

Ecco le opere d’arte di Odoardo Borrani che verranno descritte:

  1. Visita allo studio;
  2.  La pittrice.

Visita allo studio

Visita allo studio è un dipinto che Odoardo Borrani eseguì dal 1885 al 1890 e che si trova presso le Collezioni d’arte della Fondazione Cariplo di Milano.

In questo dipinto il Borrani dipinge uno studio d’arte, in cui sono visibili i chiari elementi dell’attività artistica di un pittore. Sullo sfondo, collocati sulla parete centrali, sono subito visibili dei quadri e quadretti appesi al muro, mentre sulle pareti laterali si intravedono una sedia e un telo e altri quadretti appesi. Al centro della composizione si vede da lontano un mobile su cui è posata una piccola statuina bianca ritraente un uomo, una cornice e altri oggetti che sono riposti nei cassetti stessi del mobile; un cavalletto da pittore in legno su cui è posata anche una tela; un tavolino coperto da un telo multicolore; un piccolo tappeto variopinto, un album da disegno e i colori per dipingere.

Sull’altro lato, seduta su una specie di divanetto, vi è una coppia vestita in abiti assai eleganti. I volti dei due personaggi non si vedono benissimo: la donna vestita con indosso un abito verde elegante è posta di profilo, per cui il suo volto non si vede, l’uomo invece si scruta in viso, ma viene quasi ritratto con dei tratti indefiniti. Sembra stiano aspettando qualcuno presso lo studio artistico.

La pittrice

La pittrice è un quadro realizzato da Odoardo Borrani, ma di cui non si sa la datazione precisa. Si tratta con certezza di un’opera del Borrani come testimonia la firma collocata in basso a destra della tela e fa parte di una collezione privata.

Ne La pittrice viene rappresentata una pittrice vestita tutta di nero con in mano la tipica tavolozza del pittore, mentre è intenta nella pittura. Lo sguardo della donna è molto concentrato e anche rivolto verso la tavolozza in quanto il suo intento è quello della scelta dei colori utili alla realizzazione del quadro. La donna, che dovrebbe essere di giovane età, si trova nel suo studio artistico, come testimonia la presenza intorno a lei di quadri probabilmente da lei stessa realizzati e il cavalletto di legno che ha davanti dove è poggiato un quadro dalla cornice dorata che sta realizzando, il quale raffigura il volto di una fanciulla con indosso un velo sulla testa.

Lo studio pittorico è inondato da una luce fioca, considerando che la finestra esterna viene chiusa da una tenda di colore azzurro. Appesi sulla parete centrale sono invece presenti dei quadretti e anche una statuina classica, di cui si scorge soltanto il mezzo busto. Dietro la pittrice, sempre collocati al centro della composizione pittorica, vi sono degli altri quadri da lei realizzati, come ad esempio il ritratto del volto di una donna.