Biografia di una donna bellissima e di umili origini
Natalina Adelina Cavalieri, conosciuta come Lina Cavalieri, nacque a Roma il 24 dicembre 1875. Proveniva da una famiglia di umili origini: il padre era il marchigiano Florindo Cavalieri, che come mestiere faceva l’assistente edile, mentre sua madre era Teonilla Peconi, una sarta del piccolo paese di Onano, che si trovava in provincia di Viterbo. La sua famiglia non era benestante, quindi Lina svolgeva mestieri umili, come la sarta, la piegatrice di giornali.
Considerando le sue abilità canore, la madre le fece prendere lezioni di canto dal maestro Molfetta, che però la mise incinta: Lina all’età di 17 anni ebbe dunque un figlio che chiamò Alessandro. La giovane Lina era bellissima e aveva un carattere molto appassionato; grazie alla sua voce stupenda si esibì presso vari teatri italiani, come:
- il teatro Diocleziano;
- il teatro Orfeo.
Successivamente si esibì a Napoli e dunque la sua fama come canzonettista crebbe sempre più. I successi maggiori come canzonettista li ebbe presso il Salone Margherita e presso le Folies Bérgères di Parigi, dove si esibì cantando canzoni napoletane. Era bellissima e aveva grande portamento e stile. Per la sua finezza e grazia, Gabriele D’Annunzio la chiamava “Venera in terra”.
La sua dorata carriera da cantante lirica e da attrice
Lina Cavalieri presto decise di intraprendere la carriera di cantante lirica:
- si esibì nel 1900 al teatro San Carlo di Napoli nella celebre opera La Bohème del maestro Puccini;
- ottenne un ingaggio per la Metropolitan Opera Company di New York;
- si esibì con Enrico Caruso e Antonio Scotti nella celebre Fedora, opera lirica di Umberto Giordano;
- si esibì nell’opera lirica Adriana Lecoureur del Cilea.
Non aveva le classiche doti canore tipiche di un soprano lirico, però incantava il pubblico per la sua trasognante bellezza, per il suo fascino e per portamento e stile. Era anche molto celebre per le sue bellissime acconciature tipiche della Belle Époque. Nelle opere liriche era inoltre anche in grado di interpretare al meglio le sue eroine grazie alla sua grande maestria nella recitazione e alla sua bellezza. Negli anni successivi Lina Cavalieri intraprese anche la carriera cinematografica interpretando la parte della protagonista nel film muto drammatico Manon Lescaut diretto nel 1915 dal regista Herbert Hall Winslow. Inoltre interpretò altre parti in altre sette pellicole cinematografiche. Nell’ambito cinematografico ebbe però meno successo rispetto a quello riscosso nell’ambito musicale, dove come canzonettista e cantante lirica ottenne un enorme successo, incantando il suo pubblico con la grazia e la bellezza che la contraddistinguevano.
Nel 1920 si concluse la sua carriera artistica e nel 1921, dopo essersi trasferita nella capitale parigina, aprì un istituto di bellezza che iniziò ad essere frequentato da tantissime donne.
I suoi amori
La vita sentimentale di Lina Cavalieri fu parecchio travagliata e tumultuosa. La donna ricevette varie proposte di matrimonio:
- la prima fu quella di Alexander Beryatinsky, il quale faceva parte della cerchia del Granduca Eugenio de Luchtenberg, di cui era collaboratore. L’uomo chiese alla Cavalieri di rinunciare alla sua carriera artistica; i due erano sposati da poco, quando la donna decise subito di divorziare da lui;
- il suo secondo marito fu Robert E. Chanler, un ricchissimo americano che conobbe durante l’interpretazione della donna in Fedora. I due si sposarono nel 1907, ma già dopo una settimana il loro matrimonio naufragò sempre perché Chanler le chiese di rinunciare alla sua carriera per dedicarsi alla vita coniugale;
- nel 1913 sposò il celebre tenore Lucien Muratore, l’unico uomo per cui Lina abbandonò la carriera teatrale e per cui provava un immenso amore. I due divorziarono nel 1927;
- nello stesso anno del divorzio da Lucien Muratore, sposò l’imprenditore Giovanni Campari, facente parte della famiglia che inventò il celebre drink Campari;
- il suo ultimo amore fu Arnaldo Pavoni a cui si legò sentimentalmente (era il suo impresario e il suo segretario)
Gli amori
La celebre icona della musica lirica dell’epoca era talmente bella da avere anche tanti ammiratori, come ad esempio:
- Davide Campari: egli si innamorò perdutamente della Cavalieri al punto tale da seguirla in giro per il mondo. Con la famiglia giustificava sempre queste sue trasferte affermando di fare viaggi continui per trovare contatti esteri per la vendita del noto prodotto Campari. La cantante non gli diede mai alcuna speranza, perché non ricambiava il suo amore; anzi l’ironia della sorte ha voluto che la donna avesse sposato sempre un membro della famiglia Campari, ovvero Giovanni Campari.
- Il designer Pietro Fornasetti che nelle sue opere riportava il viso serigrafato della cantante per cui provava una grandissima ammirazione.
- Il duca di Caraci che, pur di starle accanto, divenne per ben due mesi suo autista, per poi desistere alla fine, perché sapeva che stare dietro lo stile di vita della donna non era alquanto facile. Inoltre sapeva che il suo amore per lei non sarebbe mai stato ricambiato.
La morte
Lina Cavalieri morì a Firenze l’8 febbraio 1944 nel corso del bombardamento aereo degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Bellissime foto di Lina Cavalieri, vorrei sapere si ci sono registri della sua voce.
Grazie per il complimento! No, non abbiamo registri con la sua voce.