La letteratura e l’arte alla ricerca della leggerezza
La letteratura e l’arte spesso ci insegnano che nella vita l’aspirazione massima a cui si deve cercare di tendere è senz’altro la ricerca della leggerezza. Tutti noi nella vita cerchiamo di aspirare a questo fine in un mondo dove difficilmente la si può effettivamente trovare, la leggerezza sembra quasi un miraggio. Come dice Italo Calvino ne Il barone rampante: “Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio“.
Calvino invita quindi i suoi lettori a cambiare approccio: cercare di prendere le cose della vita con più leggerezza dandogli meno peso, quasi proiettandosi in un’altra dimensione, in un altro spazio. Quello che si dovrebbe fare è cercare di interpretare dunque la realtà da differenti prospettive. Quindi è proprio quest’approccio che l’arte e la letteratura cercano di insegnarci: allontanarci dal peso della vita, tendendo verso un bene molto più importante, la leggerezza. Sono tanti gli artisti che da sempre cercano di rappresentare la leggerezza nelle loro opere d’arte e lo fanno in svariati modi. Ad esempio lo stesso Marc Chagall ha delineato in alcuni suoi dipinti il concetto stesso di leggerezza intendendolo come fugace e terreno e verso cui l’uomo stesso può tendere in maniera semplice. I suoi quadri rappresentano spesso soggetti sospesi in aria, colti nell’atto di volare. (animali volanti, fidanzati sospesi che fluttuano nell’aria, ecc…)
Anche René Magritte descrive in alcuni suoi dipinti il potere stesso della leggerezza, la quale potrebbe anche essere in grado di sollevare delle rocce molto pesanti che sono anche in grado di volare in alto nel cielo. Altri artisti hanno rappresentato la leggerezza nell’arte attraverso il volo delle farfalle per esempio, come nel caso di Odilon Redon nell’opera Evocazione di farfalle mentre altri ancora hanno voluto rappresentare questo bellissimo concetto mediante il leggiadro ballo delle ballerine di danza classica, come nel caso di Ballerina con bouquet di Edgar Degas.
La leggerezza attraverso il volo delle farfalle
Un’opera che meglio di ogni altra è capace di descrivere la leggerezza nell’arte è senz’altro Evocazione di farfalle, dipinto realizzato dal pittore Odilon Redon tra gli anni 1910 e 1912. Si tratta di un dipinto realizzato con la tecnica pittorica dell’olio su tela e che oggi è custodito presso il Detroit Institute of Arts, uno dei musei più importanti che si trova negli Stati Uniti.
Su uno sfondo arancione Odilon Redon ha rappresentato delle farfalle colte nell’atto di volare in gruppo armoniosamente. Le farfalle vengono rappresentate con dei colori variopinti che vanno dal bianco al giallo tenue, dal verdino all’arancione; esse sono una vera e propria metafora del senso della leggerezza e sono capaci di volare in maniera spensierata e molto leggiadra in aria tutte insieme rimanendo tutte insieme in gruppo. I colori scelti da Redon sono molto vivaci, come testimonia la colorazione arancione dello sfondo e allo stesso tempo si uniscono in un connubio di colori anche tenui come per esempio il bianco e il giallo chiaro. Il noto pittore quindi, con questo quadro ha come scopo quello di voler evocare, ricordare le farfalle.
La leggerezza mediante la grazia delle ballerine di Degas
L’ultimo quadro che viene esaminato e che sembra rievocare il potere della leggerezza è senz’altro Ballerina con bouquet realizzato da Edgar Degas nell’anno 1877 mediante la tecnica pittorica dell’olio essenziale e del pastello su tela. Il dipinto è oggi custodito presso il Museo d’Orsay di Parigi, in Francia.
In questo quadro lo scopo preciso del pittore è quello di voler studiare a fondo la disposizione del corpo della ballerina e i movimenti stessi da lei effettuati. Con una prospettiva dall’alto in questa tela Degas vuole indagare a fondo sulle movenze della ballerina in primo piano, la quale viene colta nell’atto di salutare e ringraziare il pubblico alla fine della sua performance di ballo. Come detto la ballerina viene colta dall’alto in una posizione particolare: ha braccia e gambe che sembrano essere disposte a stella. La scena rappresentata è molto dinamica e l’artista francese è in grado di riprendere anche in quest’occasione tutto ciò che rende l’idea di movimento mediante la prospettiva dall’alto che riesce a mettere in pratica in maniera impeccabile e magistrale.
Le altre ballerine sono collocate sullo sfondo e vengono rappresentate nell’atto di ballare, ma le loro figure sembrano quasi essere schiacciate. Degas cerca di utilizzare delle pennellate che rendano l’idea di una vera e propria ricerca di equilibri sia di tipo compositivo sia di tipo cromatico. L’inchino della ballerina, che si rivolge al pubblico vestita con un abito di danza giallo e con in mano un bouquet, inoltre viene completamente attraversato da una luce assai violenta in grado di rivolgersi in direzione dei soggetti raffigurati con tutta la sua acutezza.
In questa vita frenetica e complicata, manca la leggerezza. Sembra svanita. Ho cercato nei libri, negli sguardi e nelle piccole cose. Solo l’arte in piccola parte ne tratta e dovremmo riappropriarcene, farla nostra e ritargliarci un momento della nostra vita per ricaricarci l’anima con tanta leggerezza. Ti ringrazio per aver
dedicato questo spazio.
Grazie Chiara :)