Piccola nota introduttiva

Ognuno di noi conoscerà molto bene uno dei dipinti più famosi realizzati dall’artista olandese Vincent Van Gogh: la Notte stellata. Questa è una delle opere artistiche di cui in assoluto si è maggiormente parlato, discusso e sulla base del quale sono state fatti numerosi studi, articoli e non solo…

La Notte stellata cela dietro di sé tantissime curiosità e su questo dipinto sono stati tantissimi i giudizi effettuati dalla critica artistica. Quello che traspariva dalla corrispondenza con suo fratello Theo è che il celebre quadro rappresentasse probabilmente il punto di vista che Van Gogh concepiva dalla finestra della sua stanza dal manicomio stesso.

Cosa vedeva Van Gogh dalla stanza del manicomio

Come rivelò a suo fratello Theo nelle lettere che gli inviava, nel dipinto il paesaggio che aveva dipinto altro non era che quello che lui immaginava vi fosse oltre le sbarre della sua stanza del manicomio: un campo di grano che al mattino sarebbe stato completamente illuminato dalla luce del sole che sorge. Quindi quello che lui immaginava era un mondo bellissimo, dove non erano presenti sbarre e dove si poteva essere liberi.

Secondo alcuni nella Notte stellata aleggia anche la morte stessa, considerando che in primo piano l’artista olandese rappresenta i cipressi, i quali spesso sono simbolo di tristezza. Fatto sta che Van Gogh non dipinse questo soggetto artistico soltanto una volta, bensì più volte come testimoniano opere come ad esempio Notte stellata sul Rodano, Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles.

 Vincent Van Gogh e l’amore per i paesaggi notturni

Senza ombra di dubbio Vincent Van Gogh era molto interessato ai paesaggi notturni, motivo per cui realizzò tantissime opere artistiche ritraenti  proprio questo soggetto pittorico. Le stelle e gli stessi cieli stellati erano capaci  di infondere una vera e propria serenità nell’animo dell’artista che soffriva di disturbi psichici. Solo l’osservazione di un cielo stellato infatti era capace di generare un’azione calmante nel pittore olandese.

A Van Gogh piacevano i dipinti dove ritraeva paesaggi notturni?

Sembrerà strano, ma Vincent Van Gogh non era un grande amante delle sue opere artistiche che ritraevano i cieli stellati, sebbene questi ultimi fossero capaci di infondere un certo senso di serenità nel suo animo. Proprio la Notte stellata veniva da lui stesso definito come un vero e proprio fallimento. (anche questo aspetto veniva sottolineato nelle lettere che scriveva a suo fratello Theo)

La Notte stellata come rappresentazione della vita del pittore

La Notte stellata potrebbe anche essere interpretata come la rappresentazione della vita tormentata del pittore olandese, che aveva sempre un animo tormentato nella sua breve esistenza. Anche i colori utilizzati nel celebre quadro rispecchiavano le sue emozioni e i suoi stati d’animo. Scriveva lui stesso quanto sui colori dell’opera:

“Il verde malachite che spezza il cuore o il verde più cupo delle terribili passioni dell’umanità”

Conclusioni

La vita di Vincent Van Gogh fu assai tormentata nella sua breve durata, ma l’artista – riapprezzato dalla critica d’arte solo dopo la sua morte – fu capace di esprimere in tutte le sue tele tutti gli stati d’animo che lo attraversavano da quello più triste a quello più bello fino ad arrivare a quello più sereno.