Introduzione
Anche Bologna per la stagione artistica 2023/2024 ha in programma delle bellissime mostre che avranno come obiettivo quello di allietare i visitatori provenienti sia dall’Italia sia da tutto il mondo. Eccone tre che verranno analizzate nel nostro articolo:
- Bologna Fotografata: la mostra.
- Monte di Pietà di Bologna. Le celebrazioni per i 550 anni.
- Andreas Gursky: visual spaces of today.
Bologna Fotografata: la mostra
Iniziata il 12 maggio 2023 la mostra con il titolo completo Bologna Fotografata. Persone, luoghi, fotografi terrà compagnia ai turisti che la visiteranno fino all’inizio del 2024, infatti quest’ultima chiuderà i battenti il 28 gennaio 2024. Sarà possibile vedere l’esposizione presso il Sottopasso di Piazza Re Enzo.
La protagonista di questa mostra fotografica sarà la città di Bologna, con immagini che attraverseranno due secoli: la fine dell’Ottocento e la fine del Novecento. I fondi fotografici che riguardano quest’esposizione provengono dalla celebre Cineteca di Bologna a cui si aggiungono anche quelli provenienti dai vari archivi pubblici e privati della città. Il suo obiettivo è quello indagare a fondo sulla città emiliana attraverso le sue foto storiche scattate tra fine Ottocento e fine Novecento.
Ad essere proposti sono i ritratti, le schede della questura, svariate immagini pubblicitarie, delle fotografie provenienti dagli album di famiglia e tanto altro ancora con l’obiettivo di conoscere ancora più a fondo la storia della città di Bologna. Quest’ultima viene presentata nella sua quotidianità attraverso fotografie che mostrano scene di tutti i giorni come per esempio le vie cittadine, contesti casalinghi, pose fotografiche, volti di persone. Accanto a questi scatti fotografici sono presenti anche le immagini iconiche di Bologna.
Monte di Pietà di Bologna. Le celebrazioni per i 550 anni
Un’altra mostra interessante che è iniziata a Bologna il 16 maggio 2023 presso Palazzo Paltroni è Monte di Pietà di Bologna. Le celebrazioni per i 550 anni che potrà essere ammirata dai turisti fino al 20 maggio 2025.
La storia del Monte di Pietà di Bologna è molto antica: esso è stato infatti istituito nell’anno 1473 in eseguito alla predicazione effettuata dal frate minore osservante Michele Carcano. Il Monte di Pietà di Bologna è uno dei più antichi tra quelli istituiti su tutto il territorio nazionale e nell’anno seguente si festeggiano i 550 anni della sua nascita, per questo motivo la città di Bologna ha voluto organizzare una mostra a tema.
Nel corso della mostra si vuole rendere omaggio alla storia del Monte Pietà, alle sue caratteristiche distintive, alle sue innovazioni, ecc… Le riflessioni sulla sua istituzione si intrecciano alle reinterpretazioni effettuate dall’artista Giulietta Gheller mediante la sua nota opera Ostrakòn – La seconda vita, la quale è stata eseguita in legame all’anniversario dei 550 anni della fondazione del Monte di Pietà di Bologna.
Andreas Gursky. Visual spaces of today
Altra grande mostra iniziata il 25 maggio 2023 a Bologna presso la Fondazione MAST è Andreas Gursky. Visual spaces of today che terminerà il 7 gennaio 2024.
L’esposizione propone per la prima volta in Italia le opere del fotografo tedesco Andreas Gursky ed è curata curata da Urs Stahel e dallo stesso fotografo tedesco. Questa propone ben 40 immagini realizzate da quest’ultimo, il quale vive e lavora a Düsseldorf. Nell’ambito di queste immagini sono presenti:
- i suoi primi lavori, tra cui si ricordano i seguenti: Dolomiten, Seilbahn I, 1987;
- i suoi lavori realizzati di recente, tra cui si ricordano: V&R II e V&R III, 2022.
I soggetti proposti in queste immagini sono per esempio le grandi distanze percorse tra Salerno e Hong Kong (l’anno 1990 la prima e l’anno 2020 la seconda); l’industria turistica prendendo spunto da Rimini, 2003; i processi di produzione millenaria. Viene considerato come uno dei più grandi fotografi dell’arte contemporanea, il quale nel corso degli anni Novanta è stato famoso soprattutto per avere realizzato le cosiddette “fotografie di grande formato”.
Oggi le sue fotografie sono diventate delle vere e proprie icone dell’arte contemporanea a tal punto da venire esposte nei grandi musei e nelle varie collezioni private.
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