Consuelo de Saint-Exupéry

Consuelo de Saint-Exupéry è stata un’artista e scrittrice franco-salvadoriana, moglie del famoso scrittore e aristocratico francese Antoine, conte di Saint-Exupéry, autore de Il Piccolo Principe.

Le origini

Consuelo Suncín de Sandoval nacque il 10 aprile 1901 ad Armenia, una cittadina di El Salvador. Suo padre, Félix Suncín, era un ricco proprietario di piantagioni di caffè, ed era anzi uno dei proprietari terrieri più ricchi della regione; sua madre, Ercilia Sandoval, era originaria del Guatemala. 

Consuelo trascorse i suoi primi di anni di vita ad Armenia, in un universo benestante e privilegiato, e ricevette l’educazione riservata alle signorine di buona famiglia a San Salvador. All’età di quindici anni, la sua salute compromessa dall’asma convinse il padre a mandarla negli Stati Uniti, dove poteva essere meglio assistita; per di più, la giovane era riuscita a ottenere una borsa di studio per studiare negli Stati Uniti. Dapprima, la giovane Consuelo visse a San Francisco, dove studiò all’Accademia delle Belle Arti, per poi trasferirsi a Città del Messico, dove aveva intenzione di studiare per diventare giornalista. Lì, incontrò e si innamorò di Ricardo Cárdenas, un capitano dell’esercito messicano: i due si sposarono, ma il matrimonio terminò presto in un divorzio. Per nascondere il divorzio, allora inconcepibile, Consuelo mentì alla famiglia, affermando che il marito era morto durante la Rivoluzione messicana.

Nel mondo dell’arte 

Separatasi dal marito, nel 1926 Consuelo lasciò il Messico e si recò a Parigi, con l’intenzione di appoggiarsi alla nonna materna, Ercilia: fu lei a presentarle, nel corso di un ballo in maschera, un loro compatriota che viveva a Parigi, Enrique Gomez Carillo. Enrique Carillo era una figura molto famosa nella Parigi degli anni Venti: era considerato il re della music hall parigina e aveva un’intensa vita politica e intellettuale. Carillo introdusse Consuelo in un esclusivo mondo di artisti, intellettuali, scrittori e poeti: da Verlaine a Colette, da Oscar Wilde a d’Annunzio. Non ci volle molto che Consuelo e Carillo si sposarono a Nizza, ma il matrimonio fu brevissimo: Carillo morì nel 1927 a causa di un aneurisma.

Il conte di Saint-Exupéry

Alla morte del secondo marito, Consuelo fu invitata da un caro amico di Carillo, il presidente argentino Hipolito Yrigoyen, a trasferirsi a Buenos Aires per riprendersi dal lutto. Consuelo trascorse il viaggio in mare in compagnia dello scrittore Benjamin Crémieux, che la presentò all’aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry. Per il conte fu amore a prima vista: invitò immediatamente la giovane a volare con lui sopra la città, e fu durante quel volo, estremamente acrobatico, che Antoine chiese a Consuelo di sposarlo. 

La coppia si sposò nel 1931, dapprima con una cerimonia civile a Nizza, poi presso la cappella di famiglia ad Agay, causando non poco scandalo: una ex divorziata, ex vedova, famosa per il suo stile di vita bohémienne, aveva appena acquisito il titolo di contessa. Il matrimonio si rivelò tumultuoso, ma anche ispirato: Consuelo divenne la musa ispiratrice del conte, che, sotto l’influenza della moglie, scrisse Volo di notte, che ottenne un immediato successo.

Sia Consuelo che Antoine ebbero numerose relazioni extraconiugali, alimentate anche dalle lunghe assenze di lui. Vivevano a Parigi, spesso cambiando residenza a causa dei perenni problemi finanziari, e non mancavano periodi in cui vivevano separati. Ciononostante, Consuelo rimase una delle figure ispiratrici di Antoine ed è probabilmente a lei che si ispirò per il personaggio de “La Rosa” ne Il Piccolo Principe (1944), uno dei libri per bambini più venduto di sempre: una fragile, petulante ma bellissima rosa che il principe protegge sotto una campana di vetro. Nella fiaba, probabilmente le infedeltà di Antoine sono rappresentate dalle molteplici rose che il principe incontra nel corso del viaggio, ma la sua rosa preferita rimane una sola, quella che cerca di proteggere sotto il vetro. Antoine morì in guerra il 31 luglio 1944, quando il suo aereo precipitò in mare.

In quel momento, Consuelo si trovava a New York e la morte del marito la lasciò non solo sconvolta, ma anche senza protezione e denaro. Nell’ultimo periodo si era dedicata alla pittura, ma la vita a New York era cara per una donna sola; tentò di trasferirsi a Parigi nel 1946, ma la situazione in Europa, dopo la guerra, era ancora più tragica. Tornò allora a New York, esponendo i suoi quadri per vivere. Tradusse su carta, poi, le memorie della propria vita insieme al marito, The Tale of the Rose, ma lasciò il manoscritto chiuso in un baule. Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta aumentò il numero delle proprie esposizioni, riuscendo a vivere dignitosamente con l’arte e con l’aiuto di amici e conoscenti. Si trasferì definitivamente a Parigi, dove morì nel maggio 1979 a causa di una crisi d’asma più forte del solito. 

Vent’anni dopo la sua morte, il suo manoscritto The Tale of the Rose fu trovato dal domestico di lunga data José Martinez-Fructuoso, che lo passò ad Alan Vircondelet, scrittore che aveva curato la biografia di Antoine de Saint-Exupéry: pubblicato in Francia nel 2000, il libro conquistò un immediato successo e nel decennio successivo fu tradotto in sedici lingue.

A cura di Chiara.