La notte nell’arte attraverso la spiegazione di due opere: Le Port du Havre e Le paysage bleu

La notte si separa dal giorno grazie alla mano attenta dell’artista, che riesce a trasmettere sensazioni diverse attraverso l’uso del colore. La scelta dell’ambientazione di un quadro, varia a seconda dei sentimenti dell’autore e delle emozioni che vuole provocare. 

Un dipinto immerso nella luce brillante della mattina, non avrà mai lo stesso significato di un dipinto notturno. Il giorno e la notte rappresentano i due opposti per eccellenza, i due stadi della vita che non possono fare a meno di convivere. 

Nel corso degli anni, gli artisti moderni, contemporanei e storici, hanno provato a riportare la propria personalissima interpretazione della notte. A ciascun quadro, è possibile associare un simbolismo diverso, che cambia in base agli occhi di chi lo guarda. Proveremo insieme a capire come viene rappresentata la notte nei quadri, soffermandoci sull’analisi di due opere in particolare: “Le Port du Havre” di Claude Monet, e “Le paysage bleu” di Chagall. 

Il significato della notte nell’arte 

Il mondo dell’arte è così carico di significati e di possibili interpretazioni, da rendere abbastanza difficile l’individuazione di una definizione unica. 

Non c’è un solo modo per descrivere il significato della notte nell’arte, perché per ogni artista assume un ruolo diverso. Nella maggior parte dei casi, la notte rappresenta un momento di attesa e di trasporto. La notte è il momento in cui tutto può succedere, perché gli amanti sono protetti dalle tenebre e i nemici si aggirano tra le ombre. 

La notte è dedicata all’attesa del giorno, al momento in cui tutto assumerà un significato nuovo. Nei quadri, la scelta di un’ambientazione notturna non è mai casuale. Al contrario, significa che l’autore vuole darci la possibilità di conoscere qualche dettaglio in più sulla storia nascosta dietro l’opera in sé. La persona rappresentata nel quadro non è più solo “qualcuno”, ma è il protagonista di un’avventura segreta e nascosta, che può avvenire solo di notte. 

Le Port du Havre di Claude Monet

Nel corso della sua carriera artistica, Monet ha dedicato al porto di Le Havre una lunga serie di dipinti; delicate interpretazioni di ciò che vedeva, delle barche della sua città natale che lentamente prendevano il largo. Il porto è stato rappresentato sia in scene mattutine, con la luce del sole a fare da protagonista, sia in scene notturne. 

Tra le due versioni, si coglie una significativa differenza a livello interpretativo. Quello che cambia, non è lo stile pittorico o i tratti rapidi e ravvicinati del pennello di Monet, ma l’atmosfera del quadro. Sembra impossibile non chiedersi dove stiano andando le navi rappresentate, le figure umane scompaiono dalla banchina e vengono sostituite da una riva buia e poco illuminata. 

La principale fonte di luce arriva dalle lanterne poste sulle barche, e da un fascio di luna invisibile all’osservatore. Il riflesso delle barche sull’acqua trasmette la giusta atmosfera di “confusione”. Lo sfondo buio e nero non è più simbolo di speranza (come appariva nella versione mattutina), ma rappresenta quasi qualcosa da temere, l’ignoto nascosto dietro la notte. Il quadro è stato realizzato nel 1867, ed è attualmente conservato al Museum Barberini. 

Le paysage bleu di Chagall

Il “dipinto degli amanti”, il famoso quadro di Chagall dal titolo “Le paysage bleu”, ci offre una nuova interpretazione del tema della notte. Il blu intenso che circonda tutte le figure del dipinto richiama immediatamente il buio notturno, anche se è un altro l’elemento identificativo principale. Ci riferiamo al pesce bianco, situato proprio nell’angolo in alto a destra. Un pesce che ha la stessa forma di uno spicchio di luna, che sembra catturare l’attenzione di tutti i protagonisti del quadro. 

La donna – la compagna del pittore – sta guardando verso l’alto, così come la gallina situata a pochi centimetri di distanza. L’intero dipinto sembra invogliarci a guardare verso la luna, verso la notte. L’unico a guardare verso il basso è il pittore, l’immagine autoritratta di Chagall che stringe Virginia in un abbraccio carico di amore e protezione. Lui guarda in basso con uno sguardo innamorato, ricordandoci quella che è la “materialità” dell’amore, che resta ancorato al presente. Il quadro è stato dipinto nel 1949, ed è oggi conservato nel Museo Von der Heydt di Wuppertal.