Norah Borges

Leonor Fanny Borges Acevedo è stata un’artista e critica d’arte argentina, membro del gruppo culturale argentino “Florida”.

Norah

Leonor Fanny Borges Acevedo nacque il 4 marzo 1901 nel quartiere “Palermo” di Buenos Aires, in Argentina. Figlia dell’avvocato Jorge Guillermo Borges e della scrittrice Leonor Acevedo Suárez, era la sorella minore di Jorge Luis Borges, destinato a diventare un famoso scrittore: un’ombra che oscurò l’arte e i meriti dell’artista per molti anni. Fu il fratello maggiore a dare a Leonor il suo soprannome, con cui è maggiormente nota: “Norah”. 

A causa della progressiva cecità del padre, l’intera famiglia Borges si trasferì in Svizzera nel primo decennio del Novecento, alla ricerca di cure mediche migliori. A Ginevra, la giovane Norah studiò belle arti nell’Accademia della città sotto la guida dello scultore classico Maurice Sarkisoff: fu lui che, dopo tre anni di corso, le consigliò di uscire dall’ambiente accademico e di cercare un proprio stile. Norah si recò allora a Lugano, dove studiò con Arnaldo Bossi l’arte della xilografia e venne in contatto con importanti esponenti dell’Espressionismo tedesco, primo fra tutti Ernst Ludwig Kirchner. 

Espressionismo e avantgarde

Notas lejanas, il primo libro di poesie di Norah, venne pubblicato in Svizzera nel 1915, e proprio quando la famiglia Borges stava per ritornare in Argentina, lo scoppio della Prima guerra mondiale bloccò ogni progetto di viaggio. Nonostante la guerra, Norah approfittò degli anni in Svizzera per visitare alcuni paesi europei: attraversò la Provenza ed esplorò la Spagna, dove si avvicinò al movimento avantagarde, attratta dall’arte e dalla cultura di Barcellona. Spostatasi poi a Maiorca, nella cittadina di Palma, conobbe e studiò insieme al pittore svedese Sven Westman, e collaborò insieme al fratello alla rivista Baleares.

La Spagna fu molto importante per Norah. Non solo lì continuò i suoi studi artistici, ma venne a contatto con vari movimenti culturali e pubblicò i propri lavori su diverse riviste spagnole; in Spagna, inoltre, incontrò Guillermo de Torre, il critico d’arte che in futuro sarebbe diventato suo marito. Nel 1918, si stabilì per un periodo a Siviglia, dove si unì, insieme al fratello Jorge, al movimento Ultraìsmo, una corrente letteraria spagnola che voleva opporsi al modernismo spagnolo, proponendo, su ispirazione del futurismo italiano e del dadaismo, un cambiamento estetico che riguardasse tutti gli ambiti artistici e la vita stessa. Norah, ancora giovanissima, ridisegnò il format della rivista spagnola Grecia e illustrò la copertina della raccolta di poesie El jardin de centuaro di Adriano del Valle.

Nel 1920, Norah lasciò Siviglia per Madrid, dove studiò con il pittore Julio Romero de Torres e strinse una duratura amicizia con il poeta Juan Ramón Jiménez, di cui illustrò molteplici raccolte e dipinse anche un ritratto. 

Il ritorno in Argentina

Negli anni Venti, Norah fece ritorno in Argentina, ormai un’artista con un’identità formata, in linea con l’arte avantgarde del gruppo “Florida”, chiamato così perché spesso i suoi membri si incontravano in Florida Street, una via del centro di Buenos Aires. Anche se poi il gruppo si sarebbe diviso in due correnti (uno più femminista, che raccoglieva gli esponenti donne, e uno più politico, punto di riferimento dei membri uomini), il cuore della sua filosofia era di fare arte per arte, e aveva come riferimento principalmente la rivista letteraria Martín Fierro.

Norah, comunque, infondeva le sue opere di influenze diverse: alcuni suoi lavori, come Prisma, erano più “ultraisti”, ma altri, come le illustrazioni per le riviste, tra cui anche Martín Fierro, erano d’ispirazione cubista e, in alcuni casi, surrealista. Su Martín Fierro Norah pubblicò alcune sue opere e anche una raccolta di poesie, Calle de la tarde. Illustrò anche il libro di poesie del fratello, Fervor de Buenos Aires, pubblicato nel 1923. Nel 1926, Norah espose ben 75 pezzi nella mostra Asociación Amigos del Arte. Due anni dopo, nel 1928, sposò Guillermo de Torre, anche lui interessato al movimento Ultraìsmo nonché esperto di avantgarde; la coppia ebbe due figli.

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Norah Borges de Torre divenne un’esponente attiva del gruppo femminista e antifascista Junta de la Victoria, insieme ad altre artiste come la scrittrice María Rosa Oliver (vincitrice del premio internazionale per la pace Lenin nel 1957, nonché fondatrice del gruppo), la fotografa Annemarie Heinrich (una delle più note in Argentina per aver immortalato grandi nomi della cultura, come lo stesso Jorge Luis Borges e Pablo Neruda), la poetessa Silvina Ocampo (amica di Jorge e femminista) e l’artista Raquel Forner (famosa per le sue opere espressioniste). La Junta raccoglieva donne di ogni classe sociale, da artiste e intellettuali a contadine e mogli di diplomatici stranieri; oltre ad opporsi al fascismo e a raccogliere fondi per gli alleati, il gruppo sosteneva i diritti per le donne, riforme sociali a favore dell’uguaglianza di genere, e la libertà e la democrazia come principi fondamentali per una società civile.

Il suo lavoro all’interno della Junta e la sua aperta opposizione al presidente dell’Argentina Juan Perón provocarono l’arresto di Norah, che trascorse un mese in prigione insieme alla madre; l’artista traspose poi la sua esperienza nel suo dipinto Recuerdos de la prisión (1948-1949). Una volta rilasciata, Norah Borges continuò il suo lavoro come pittrice, illustratrice (disegnò le illustrazioni per le pubblicazioni del fratello e di Silvina Ocampo) e critica d’arte, soprattutto per la rivista Anales de Buenos Aires (con lo pseudonimo Manuel Pinedo). 

Norah Borges de Torre morì a Buenos Aires nel 1998, all’età di 97 anni, e venne sepolta nella tomba di famiglia nel cimitero di La Recoleta. Spesso ignorata durante la sua vita a causa della fama del fratello, oggi la sua arte è stata rivalutata e riconosciuta per il suo contributo alla cultura e alla letteratura argentina

A cura di Chiara.