Carla Fracci
Carla Fracci è stata una ballerina e direttrice di balletto italiana, considerata tra le più virtuose del secolo scorso e, addirittura, definita “prima ballerina assoluta” dal New York Times.
Infanzia
Carla Fracci, vero nome di battesimo Carolina, nacque a Milano il 20 agosto 1936. Suo padre, Luigi Fracci, ex sergente maggiore degli alpini durante la Prima Guerra Mondiale, era un conducente di tram; sua madre, Santa Rocca, lavorava come operaia in una fabbrica milanese.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, la famiglia Fracci decise di abbandonare la città e rifugiarsi dalla madre di Santa nelle campagne di Volongo. La piccola Carla fu poi inviata presso una zia in un paese nella provincia di Mantova, Gazoldo degli Ippoliti, affinché potesse frequentare la scuola elementare. La famiglia poi rientrò a Milano alla fine della guerra. Fu allora che il padre iniziò a lavorare come tranviere e a portare la piccola Carla e la sorella Marisa presso il circolo ricreativo promosso dall’azienda dei trasporti. Molte persone osservarono in Carla la bellezza, il senso del ritmo e il portamento, suggerendo ai genitori di portarla a un provino presso La Scala. Il provino, in realtà, non fu un grande successo: i suoi esaminatori consideravano il suo fisico inadatto al balletto, ma decisero comunque di accettarla per la sua bellezza. I primi anni di scuola furono un trauma per Carla, che non amava il mondo del teatro e ancor meno la rigidezza e la severità della scuola. La sua opinione sul balletto, però, cambiò quando ebbe l’occasione di ballare accanto alla prima ballerina del Royal Ballet Margot Fonteyn nella rappresentazione de La bella addormentata: affascinata dal talento della ballerina britannica, decise, da quel momento in poi, di dedicarsi con dedizione agli studi.
La carriera come ballerina
Sotto la guida dell’insegnante russa Vera Volkova, Carla cercò di recuperare il tempo perduto con la svogliatezza dei primi anni. Si diplomò all’Accademia della Scala nel 1954 ed entrò subito a far parte del Balletto della Scala. Nel giro di poco, fu nominata ballerina solista, soprattutto grazie alla sua interpretazione in Cenerentola (1958), balletto in cui sostituì la ballerina francese Violette Verdy. L’anno successivo, si guadagnò il plauso della critica per la sua performance in Giselle al London Festival Ballet. Tuttavia, nel 1963, sentendosi sottopagata e poco valorizzata presso la compagna della Scala, decise di dedicarsi a una carriera da libera professionista.
Da quel momento, iniziò per Carla una carriera che la portò a esibirsi con alcune delle più grandi compagnie di balletto, dal Royal Ballet allo Stockholm Ballet fino all’American Ballet Theater; danzò accanto a grandi nomi del balletto come Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Roberto Bolle. Nel 1964, si sposò con il regista teatrale Beppe Menegatti, da cui ebbe il figlio Francesco e che la diresse in moltissime delle sue performance. Tra le sue interpretazioni più famose ci fu senza dubbio Giselle (da cui venne tratto un film nel 1969), ma anche Medea e Romeo e Giulietta.
Regista e direttrice a livello internazionale
A partire dagli anni Ottanta, Carla Fracci iniziò a lavorare come regista teatrale e direttrice di balletto, collaborando e dirigendo alcune delle più importanti compagnie di balletto italiane: la compagnia del teatro San Carlo di Napoli, quella dell’Arena di Verona, il Teatro dell’Opera di Roma. Nel 1982 apparve anche in una fiction Rai, dove interpretò Giuseppina Strepponi, seconda moglie di Verdi, nello sceneggiato dedicato al compositore. In quegli anni comparve in altre produzioni di teleteatro, come Romeo e Giulietta (1982) e I vespri siciliani (1989).
Nel 1994 divenne membro dell’Accademia delle Belle Arti di Brera; l’anno successivo, venne nominata presidentessa di Altritalia Ambiente, un’associazione ambientalista. Nel 2000 le fu inoltre data la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte. Dal 2000 al 2010, mentre dirigeva la compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, riprese e mise in scena molti balletti russi conosciuti e non. Nel 2003, le fu conferita l’onorificenza Dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Nel 2008, recitò un intermezzo vocale per il gruppo musicale Elio e le Storie Tese; dal 2009 al 2014, ricoprì il ruolo di Assessore alla Cultura per la provincia di Firenze. Nel 2013, venne pubblicata la sua autobiografia, Passo dopo passo; nel 2015, divenne ambasciatrice dell’Expo di Milano. nel 2016 scrisse la prefazione per il libro Ballerina di Roberto Baiocchi. Nel 2018, ricevette il Premio nazionale Toson d’oro di Vespasiano Gonzaga, un premio alla carriera destinato a chi si distingue in un particolare campo; nel 2020, le venne conferito un altro premio alla carriera, questa volta dal Senato della Repubblica.
Carla Fracci morì per cancro il 27 maggio 2021, all’età di 84 anni, nella propria casa di Milano. Venne sepolta nel “Tempio della Fama” del cimitero monumentale di Milano, la prima donna a cui venne concesso questo onore.
A cura di Chiara.
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