Una donna di grande stile e di grande fascino
Francesca Jacona della Motta di San Giuliano, nota a tutti come Franca Florio, nacque a Palermo il 27 dicembre 1873. All’età di 19 anni sposò Ignazio Florio, il più ricco industriale della Sicilia. I due erano molto innamorati, anche se tre dei loro cinque figli morirono. Franca Florio veniva definita “Stella d’Italia” dal kaiser Guglielmo II, la “regina senza corona”, “l’Unica” da Gabriele D’Annunzio. La donna era invidiata e amata da tutti, diventando l’emblema della Belle Époque in Italia.
Donna Franca, come veniva chiamata, proveniva da una famiglia nobile. In casa Florio viveva un’esistenza dorata all’inizio, potendo contare su ingenti risorse economiche che le permisero di vivere una vita sfarzosa e agiata; successivamente però, in un’epoca storica come quella italiana degli anni Venti, iniziò a non potere più contare su tutto ciò che fino a quel momento le permise di vivere nello sfarzo e nel lusso, perché:
- in primo luogo la Compagnia di Navigazione Florio-Rubattino iniziò a non avere più concessioni governative;
- le zolfatare di proprietà dei Florio iniziarono ad avere a che fare con la concorrenza;
- le tonnare non funzionavano più come una volta.
La famiglia Florio dunque iniziò a trovarsi in grosse difficoltà economiche, al punto che Ignazio fu costretto a chiedere un prestito alla Banca Commerciale Italiana. Donna Franca riuscì però in qualche modo a resistere, trasferendosi con le figlie a Roma, dove aveva tante conoscenze e amici. Nella Capitale, Franca riuscì a mantenersi grazie al gioco, dove poteva contare su una certa dose di fortuna mostrando però anche oculatezza. Fu una donna che però soffrì tantissimo nel corso della vita, perché il marito di cui era tanto innamorata spesso la tradiva, non sapendo resistere al fascino femminile. Lui tornava sempre da lei, che era sua moglie, il suo grande amore, il suo porto sicuro. La donna era costretta a sopportare il male che il marito gli faceva, ma questi tradimenti le procuravano tanto dolore e tanta sofferenza. Ignazio credeva di risolvere tutto regalandole tanti gioielli, ma a Franca – che era un’amante dei gioielli – questo non bastava, avrebbe infatti voluto avere il marito tutto per sé. Purtroppo non era possibile cambiare Ignazio e quindi l’unica soluzione per lei era adattarsi alla situazione e sopportare in silenzio tutto il male che questi le faceva.
Donna Franca era capace di mantenere sempre la sua dignità sia nella ricchezza sia in situazioni economiche disastrose. Franca Florio fu dunque, come già accennato in precedenza, una donna bellissima, invidiata e desiderata da tutti.
La bellissima donna siciliana fu anche ritratta da Giovanni Boldini nel celebre dipinto “Ritratto di Donna Franca Florio” realizzato con la tecnica pittorica ad olio che fu eseguito nell’anno 1901, ma che fu firmato e datato dall’artista nell’anno 1924, poiché lo revisionò tantissime volte. Donna Franca fu ritratta presso il Grand Hotel Villa Igea, a Palermo, con indosso un bellissimo abito da sera nero rifinito con degli stupendi ricami dorati e dalle maniche lunghe, le quali presentavano degli intarsi ai polsi. Nelle versioni successive l’abito non presentava più le maniche lunghe e Donna Franca era rappresentata con un abito smanicato.
La donna morì a Migliarino Pisano, in Toscana, il 10 novembre 1950 e le sue spoglie furono sepolte nella cappella di famiglia a Palermo, detta Cappella Florio.
L’amore di Donna Franca per i gioielli
Donna Franca, come risaputo, aveva anche una grande passione per i i gioielli. I suoi preziosissimi e fantastici gioielli venivano creati dagli orafi più noti dell’epoca, come per esempio:
- Lalique
- Cartier
Uno dei suoi gioielli più conosciuti era ad esempio la celebre “collana di perle della Florio”: si trattava di un gioiello meraviglioso, lunghissimo e formato da 365 perle di grande qualità e di grandi dimensioni. Questo bijou era talmente bello da mettere in secondo piano perfino la collana della regina. La donna possedeva anche tanti altri gioielli, tra cui si ricordano i più celebri, come:
- una collana in platino con grandi perle a goccia e grandi brillanti;
- un orologio che presentava brillanti a nastro e bracciale;
- un filo di ben 435 piccole perle;
- un anello con rubini e brillanti;
- grandi anelli con perle;
- una treccia che era realizzata con brillanti e rubini;
- un bracciale che era forgiato con zaffiri e brillanti;
- un bracciale con brillanti;
- un bracciale in platino che presentava quattro grosse perle;
- una catena che presentava brillanti divisi in ben tre parti;
In conclusione dunque Franca Florio, conosciuta da tutti come Donna Franca, era considerata come l’icona della Belle Époque siciliana e anche italiana, essendo ammirata, apprezzata, invidiata da tutti per il suo portamento, la sua bellezza incomparabile e per il suo grande fascino. Furono tantissimi gli uomini che la ammiravano, tra tutti il grande poeta italiano Gabriele D’Annunzio che la definì come “l’Unica”. Grazie alla sua grande disinvoltura si attorniò di personalità di spicco dell’epoca, che invitava ai suoi ricevimenti, alle sue feste da ballo, alle feste in maschera, agli eventi ufficiali che organizzava. Ed è per queste ragioni che le venivano dati bellissimi appellativi, proprio perché una donna unica e rara nel contesto storico dell’epoca.
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