Grace Paley
Scrittrice e poetessa, Grace Paley Goodside è stata anche docente e attivista e finalista per il Premio Pulitzer nel 1994.
Una storia come tante
Grace Goodside nacque l’11 dicembre 1922 nel quartiere newyorkese del Bronx, terza figlia di una famiglia di immigrati ebrei. Il padre, Isaac Gutseit, e la madre, Manya Ridnyik, erano entrambi di origini ucraine, ed emigrarono negli Stati Uniti per sfuggire all’ondata antisemita promossa dalle politiche dello zar di Russia Nicola II; giunti nel nuovo continente, i coniugi cambiarono cognome nel più orecchiabile e inglese Goodside.
I Goodside parlavano yiddish, russo e inglese, erano socialisti e amavano dibattere di politica, cultura e società. Grace, nata ben quattordici anni dopo la seconda figlia dei Goodside, Jeanne, era un po’ la cocca di famiglia a cui si perdonavano gli atteggiamenti da maschiaccio, e crebbe in un ambiente intellettualmente molto stimolante, che contribuì a plasmare la sua poetica e i suoi ideali.
La ricerca della propria strada
Grace ebbe sempre molti interessi e si divise tra molteplici attività, alla ricerca dello sbocco giusto per le sue idee. Lasciò il liceo prima di diplomarsi, per un anno frequentò l’Hunter College a New York, ma abbandonò l’università per sposare un cameraman, Jess Paley, all’età di diciannove anni (1942): la coppia ebbe due figli, Nora e Danny, ma avrebbe poi divorziato negli anni Settanta.
Sin da giovane Grace fu una pacifista e attivista per i diritti delle donne, militando tra le file del femminismo soprattutto per promuovere una maggiore giustizia sociale: un impegno che iniziò già durante la Seconda Guerra Mondiale e che continuò, duplicato, allo scoppio della Guerra del Vietnam.
Così Grace Goodside coniugata Paley trascorse gli anni della guerra e dell’immediato dopoguerra; non aveva ancora trovato la sua strada in letteratura, e si dedicava principalmente a crescere i propri figli e ad aiutare i gruppi pacifisti nelle loro proteste contro la proliferazione nucleare.
I racconti e la carriera
Dopo molti rifiuti ricevuti da diverse case editrici, finalmente Grace riuscì a pubblicare la sua prima raccolta di racconti, The Little Disturbances of Man (1959). L’opera ebbe un buon riscontro, anche se non le regalò la fama; ciononostante, coloro che la recensirono, tra cui anche il già affermato Philip Roth, la giudicarono di valore e meritevole. La casa editrice, incoraggiata dal discreto successo, chiese all’autrice di tentare un romanzo, ma Grace, dopo una serie di bozze fallite, decise di rimanere nell’ambito dei racconti, in cui riusciva a dare il meglio di sé: le sue storie dipingevano scene di vita quotidiana di New York, toccando tematiche come i conflitti sociali e di classe, il razzismo e la discriminazione nei confronti delle donne. Nel frattempo, a partire dagli anni Sessanta Grace iniziò a insegnare scrittura presso il Sarah Lawrence College, tenendo poi corsi presso altre prestigiose università americane come il City College e la Columbia University.
Nel 1974 l’autrice pubblicò la sua seconda raccolta, Enormous Changes at the Last Minute, in cui comparivano alcuni dei personaggi già presentanti nella sua prima opera, soprattutto Faith Darwin, un personaggio in parte autobiografico. Questi racconti riprendono le tematiche già affrontate in precedenza e le approfondiscono, sperimentando alcune tecniche narrative (come la metafinzione) accoppiate alla tendenza al cambio di voce narrante che hanno portato alcuni critici a considerare la raccolta un’opera postmodernista. Nel frattempo, la scrittrice si risposò con il poeta (nonché a sua volta attivista pacifista) Robert Nichols.
Con gli anni Ottanta arrivò la terza raccolta di Grace Paley, Later the Same Day, in cui compare di nuovo il personaggio di Faith, che amplia le sue riflessioni andando a includere il conflitto razziale, sempre più aspro, e dando spazio alla comunità omosessuale. In quel periodo venne pubblicato anche un suo volume di poesie, Leaning Forward, seguito poi da New and Collected Poems nel 1992. Un paio d’anni dopo, l’editore Farrar, Straus & Giroux decise di radunare i suoi racconti migliori in una raccolta, The Collected Stories, che arrivò finalista per il Premio Pulitzer e il National Book Award.
Grace Paley morì il 22 agosto 2007, all’età di 84 anni, a causa di un cancro al seno. Pochi mesi prima di morire, la scrittrice e attivista rilasciò un’intervista in cui auspicava, per i suoi nipoti, un mondo migliore, non incentrato sul militarismo e sul razzismo, e soprattutto un mondo in cui le donne non devono lottare per ogni diritto. Tra le sue campagne, infatti, Grace Paley sostenne l’uguaglianza sociale tra uomo e donna, il diritto all’aborto, e l’abolizione di ogni barriera sociale basata sulla discriminazione razziale e di genere; per il suo attivismo ricevette un “Lester B. Granger ’18 Award for Lifetime Achievement”. Con i suoi racconti ha invece ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui una laurea honoris causa dall’Università di Dartmouth e il titolo di poet laureate presso l’Università del Vermont. L’Association of Writers & Writing Programs lancia ogni anno un concorso letterario a suo nome, il Grace Paley Prize.
A cura di Chiara.
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