Pinocchio

Dopo alcuni grandi classici con protagoniste principesse e principi, nel 1940 Disney decise di provare qualcosa di nuovo, mettendo in cantiere progetti diversi con protagonisti di eccezione. Tra di essi, vide la luce Pinocchio, film d’animazione ispirato alla fiaba di Collodi.

Il personaggio principale non è una fanciulla in pericolo, né una principessa sotto mentite spoglie: questa volta il protagonista è un burattino di legno, costruito dal falegname Geppetto per combattere la propria solitudine. Geppetto esprime il desiderio che il burattino, da lui chiamato Pinocchio, diventi vero, e il cielo risponde al suo desiderio sotto forma di una Fata Azzurra, che scende dal firmamento per dare al burattino il soffio della vita. La fata invita poi il Grillo Parlante, narratore della storia, a prendersi cura di Pinocchio e a essere la sua “coscienza”, per evitare che si cacci nei guai: infatti, per diventare un vero bambino per sempre, Pinocchio dovrà essere “bravo, coraggioso e disinteressato”.

Più facile a dirsi che a farsi: Geppetto è felicissimo di scoprire che il suo desiderio si è tramutato in realtà, ma appena esce nel mondo reale Pinocchio viene travolto da una serie di avventure rocambolesche. Anziché recarsi a scuola, viene ingannato dal Gatto e la Volpe, coinvolto in uno spettacolo di marionette, e infine rinchiuso in una gabbia da Mangiafuoco. Pinocchio si vergogna tantissimo del suo errore, tanto che, quando la Fata Azzurra, comparsa in suo aiuto, gli chiede cosa è successo, preferisce mentire piuttosto che ammettere la verità.

Ma ad ogni bugia il suo naso si allunga sempre di più: la Fata Azzurra gli aggiusta il naso e lo libera, ma solo dietro la promessa di essere buono e onesto. Tuttavia, Pinocchio cade di nuovo in un inganno a opera del Gatto e la Volpe e si lascia persuadere a recarsi nel famigerato Paese dei Balocchi, dove, insieme ad altri bambini scalmanati, può lasciarsi andare ad ogni vizio. Ma il divertimento dura poco: tutti i bambini nel Paese dei Balocchi si trasformeranno in asini se continuano ad abbandonarsi a qualsiasi follia.

Fuggito dal Paese dei Balocchi, Pinocchio viene inghiottito da una balena, al cui interno però si trova anche Geppetto: per Pinocchio è l’occasione del riscatto, e infatti si sacrifica per salvare il falegname. Come premio per la sua bontà, la Fata Azzurra compare in extremis per ridargli la vita e trasformarlo in un vero bambino.

La storia di Pinocchio ha un chiaro intento morale: i vizi e la disobbedienza (rappresentati dal Paese dei Balocchi) sono pericolosi; l’onestà e la bontà sono le virtù a cui aspirare (come dimostrato dalle parole della Fata Azzurra); il duro lavoro (di cui Geppetto, falegname, è simbolo) viene infine premiato.

A cura di Chiara.