Lady Mary Wortley Montagu
Scrittrice, poetessa, aristocratica: Lady Mary Wortley Montagu, nobildonna inglese del diciottesimo secolo, è stata anche una convinta sostenitrice della prima forma di vaccinazione del vaiolo, nonché narratrice (e prima donna a farlo) della sua esperienza nell’Impero ottomano.
Credere nell’impossibile
Mary Pierrepont nacque il 15 maggio 1689 nel Nottinghamshire, Inghilterra, figlia del primo duca di Kingston-upon-Hull, Evelyn Pierrepont, e di lady Mary Feilding, a sua volta figlia del terzo conte di Denbigh. Sin da bambina Mary si dimostrò uno spirito vivace ed estremamente curioso, con l’ambizione di diventare famosa e lasciare la propria impronta nella storia. Il suo sogno era scrivere e diventare una storica affermata, un sogno che però si infranse quando sua madre, che avrebbe dovuto sostenerla nelle sue aspirazioni culturali, morì quando lei era ancora una bambina.
Per qualche anno Mary (insieme alle sue sorelle Frances ed Evelyn e al fratellino William) venne affidata alle cure della nonna materna Elizabeth, ma anche lei infine morì. A Mary non rimase che il padre, un nobiluomo con una posizione di spicco nella buona società inglese e molto vicino alla Corona, ma che aveva scarso interesse a promuovere l’istruzione delle sue figlie femmine.
La giovane, però, tutt’altro che scoraggiata, decise di prendere in mano da sé la propria educazione: approfittando della vasta biblioteca di famiglia a Thoresby Hall, la dimora dove Mary era nata e cresciuta nel Nottinghamshire, la ragazza si istruì da sola, imparando da autodidatta il latino, una lingua il cui insegnamento era di norma riservato solo agli uomini. Lettrice vorace, divorò buona parte dei libri della biblioteca, spaziando dalle opere teatrali ai romanzi francesi e inglesi, e già all’età di quindici anni Mary aveva scritto tre opere:
- una raccolta di poesie;
- un romanzo epistolare;
- un romanzo metà in prosa e metà in versi.
Un matrimonio combattuto
All’età di vent’anni, era giunto il momento di scegliersi un marito, e Mary aveva due pretendenti tra cui scegliere; Edward Wortley Montagu, politico britannico e proprietario di alcune miniere di carbone, e Clotworthy Skeffington, quarto visconte di Massereene. In realtà, Edward e Mary erano già conoscenti e amici per mezzo della sorella di Edward, Anne, che Mary frequentava spesso, soprattutto a Londra, e con cui scambiava chiacchiere tramite lettere piene di pettegolezzi. Ma la giovane Anne morì nel 1709, e così Mary iniziò a parlare sul serio con il fratello di lei, Edward, con cui condivise dapprima il lutto e, in seguito, l’amicizia che aveva avuto con la sorella.
Nel 1710 iniziò una corrispondenza tra i due, che Mary tenne prudentemente nascosta al padre. Fu una scelta accorta, perché quando le lettere tra i due amici vennero scoperte, Evelyn Pierrepont ne fu molto adirato, e tentò in tutti i modi di mettere fine al loro rapporto. A ciò si aggiunse il morbillo, che mise Mary in isolamento, eppure Edward si dichiarò quasi contento di quella circostanza, perché avrebbe diminuito il numero di suoi pretendenti. Per un paio di anni, la corrispondenza tra Mary ed Edward proseguì tra alti e bassi, tra tentativi di trattativa con il padre di lei, e tra alcune incomprensioni, che nel maggio 1711 sancirono una separazione tra i due amanti.
Questo portò Evelyn Pierrepont a spingere Mary verso il matrimonio con il visconte Skeffington, tanto da stilare già il contratto matrimoniale. Mary, però, non voleva saperne di sposare Skeffington, e con una fuga per orchestrata riuscì a concludere il matrimonio con Edward, che avvenne nell’agosto 1712.
Lady Montagu e l’Impero ottomano
Dal matrimonio tra Edward e Mary nacque subito un figlio, chiamato a sua volta Edward; la coppia poi si trasferì a Londra, dove Edward aveva ricevuto un incarico presso il Tesoro. La bellezza, l’arguzia e la cultura di Mary le conquistarono subito un posto di favore a Corte, dove strinse amicizia con alcune delle personalità di spicco dell’epoca, come Alexander Pope e Sarah Churchill, duchessa di Marlborough, la favorita della regina Anne. Nel 1715, la ventiseienne Mary venne colpita e deturpata dal vaiolo, e mentre era ammalata alcuni suoi scritti satirici circolarono a corte, rendendola oggetto di scherno. La situazione però durò poco: nel 1716 il marito venne nominato ambasciatore a Costantinopoli e la coppia si recò quindi nell’Impero ottomano.
Per un paio d’anni i Montagu rimasero nell’Impero orientale, e lì ebbero una figlia, chiamata Mary. Lady Montagu era affascinata dalla cultura e dai costumi orientali e tenne un accurato resoconto delle sue osservazioni ed esperienze, che vennero poi raccolte e pubblicate con il titolo Lettere dalla Turchia. In particolare, in quanto donna aveva accesso agli ambienti femminili, come gli harem, finora rimasti preclusi agli occhi di viaggiatori uomini, e questo le consentì uno sguardo di eccezione sulle usanze (come il bagno turco), sull’abbigliamento e anche sugli usi sessuali delle donne ottomane. Un’altra cosa che colpì particolarmente Lady Mary fu la pratica della variolazione: una specie di forma primitiva di vaccino, con il quale una porzione di virus veniva inoculata nei pazienti per stimolarne il sistema immunitario.
Essendo lei stessa stata malata di vaiolo (di cui invece il fratellino William era morto), Lady Mary rimase affascinata dalla tecnica e decise di provarla sui suoi stessi figli e poi di promuoverne l’uso in Inghilterra. Suo figlio Edward fu in effetti il primo inglese a provarla, e qualche anno dopo anche la figlia Mary avrebbe subito (con grande pubblicità) lo stesso trattamento. Non fu facile superare la diffidenza e l’ostracismo della comunità medica, ma Mary non mollò la presa, e riuscì a persuadere anche alcune importanti personalità, come la principessa del Galles Caroline, a provare la variolazione. Nella maggior parte dei casi, il sistema funzionava, ma talvolta provocava infezione e morte: solo un decennio più tardi il medico inglese Edward Jenner avrebbe sviluppato un vero e proprio vaccino, più sicuro, partendo dalla tecnica promossa da Lady Mary.
Gli ultimi anni
Gli ultimi anni di vita furono per Lady Mary più tranquilli: perso interesse nella vita di corte, interessata a portare avanti la sua battaglia per diffondere la variolazione, la donna si dedicò più che altro ai propri figli e alla scrittura. Molte sue poesie e saggi vennero pubblicati su vari giornali, con o senza il suo permesso. Nel 1761 Edward morì, e l’anno successivo a Mary venne diagnosticato un cancro che la consumò in pochi mesi: Lady Mary Montagu morì il 21 agosto 1762 nella sua casa londinese. I suoi scritti vennero rivalutati e riportati alla luce soprattutto nel Ventesimo secolo; le sue descrizioni dell’Impero ottomano hanno contribuito a influenzare la percezione dell’arte orientale presso i suoi contemporanei.
A cura di Chiara.
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