Il femminicidio, una piaga sociale che colpisce le donne
Il femminicidio è una piaga sociale molto grave che colpisce il mondo intero e nella fattispecie nel nostro Paese i casi di femminicidio sono stati tantissimi soprattutto negli ultimi quattro anni. Se consideriamo i dati Istat degli ultimi anni, ci sono stati 475 omicidi di donne anche se per certo solo per 397 di questi ultimi fino al 2023 possiamo parlare di femminicidio. Di questi 397 femminicidi, ben 253 sarebbero stati commessi da un partner o da un ex, mentre i restanti 144 sarebbero stati commessi da un amico, un parente, un conoscente o un collega. Nel 2024 invece fino al 18 novembre i casi complessivi sono stati 99 concentrandosi in particolare modo nel centro Italia, con dati in diminuzione nel nord e nel sud del Paese.
Nel corso del 2024 è aumentato il numero di giovanissimi che hanno ucciso delle donne, così come è aumentato anche il numero di persone adulte oltre sessant’anni che hanno commesso dei femminicidi. Tra le vittime di femminicidio spicca l’aumento delle donne straniere uccise che da 17 sono passate a 24 con un incremento notevole tra 2023 e 2024 mentre diminuisce il numero delle donne italiane uccise che calano da 95 a 75. Un altro dato significativo è quello che vede in calo gli autori stranieri di atti così terribili (da 23 a 16) mentre stabile resta quello per cui siano stati uomini italiani ad avere commesso atti così terribili: 83 tra 2023 e 2024. La maggior parte di questi episodi li subiscono le donne nell’ambito affettivo per mano dei loro partner o dei loro ex partner.
Le varie forme di violenza a cui sono soggette le donne
I dati sopra riportati sono impressionanti in un Paese democratico come l’Italia, fondato sui diritti fondamentali della Costituzione che tutela il diritto alla protezione della maternità, i diritti delle donne lavoratrici, il diritto della donna all’elettorato attivo, la parità di genere tra uomini e donne. Oltre ai dati allarmanti sui femminicidi, ogni giorno le donne sono costrette a subire altri tipi di violenza: violenze sessuali, maltrattamenti, episodi di stalking, ecc…
Oltre alle violenze fisiche e verbali esistono anche altre forme di violenza meno dirette e più sottili, come ad esempio le minacce, la violenza economica per cui un uomo impedisce ad una donna l’accesso diretto al denaro di cui ha bisogno, la creazione di un contesto intimidatorio in cui non poter esprimere le proprie opinioni. Anche i dati sugli stupri sono allarmanti se si pensa che fino alla fine di novembre 2023 le donne stuprate in Italia per mano del loro partner o del loro ex partner sono state il 3 % mentre tra l’1 gennaio e il 30 giugno 2024 le donne stuprate sono state 2.923.
I motivi che conducono ai femminicidi
I motivi prevalenti che portano gli uomini a commettere femminicidi sono soprattutto la gelosia nei confronti della propria partner o ex partner, il considerare la propria partner come un possesso e priva di alcuna autonomia e libertà, un contesto sociale fondato sul patriarcato e sul maschilismo per cui l’uomo è superiore alla donna, la quale è relegata sin dall’antichità ai margini della società.
Alcuni casi di violenza sulle donne in Italia che hanno scosso la nostra società
In Italia ci sono stati alcuni casi di femminicidio che negli ultimi due anni hanno scosso l’opinione pubblica italiana al punto da far scendere donne, uomini e giovanissimi in piazza per protestare in maniera pacifica contro la violenza sulle donne.
Uno dei casi più tristi che ha indignato tutti noi è stato senz’altro l’omicidio della giovanissima studentessa italiana Giulia Cecchettin che nel mese di novembre 2023 è stata uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta anch’egli molto giovane. Non sopportando l’idea della fine della loro relazione avvenuta nell’agosto 2023, Filippo Turetta ha continuato a controllare Giulia mandandole tantissimi messaggi e non solo sul suo cellulare a tal punto che la giovane si sentiva oppressa da quest’ultimo. Occasionalmente i due si vedevano anche se la volontà della ragazza era sempre quella di troncare completamente i rapporti con il suo ex fidanzato. La vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi: Filippo Turetta, dopo essere uscito con Giulia al fine di aiutarla a comprare un paio di scarpe presso un centro commerciale, l’ha rapita, maltrattata e infine uccisa in modo terribile. Il giovane è riuscito a fuggire con la sua auto fino ad arrivare in Germania, dove è stato arrestato e poi estradato in Italia il 25 novembre 2023. Ora è in carcere e attualmente si sta tenendo il processo durante il quale il Pubblico Ministero ha chiesto per lui l’ergastolo.
Un secondo caso che ha scosso l’opinione pubblica nazionale è stato l’omicidio di Giulia Tramontano per mano del suo compagno Alessandro Impagniatiello. Dopo aver lui stesso denunciato la scomparsa della compagna ai carabinieri, iniziano immediatamente le indagini. I genitori della ragazza sono da subito convinti che le è successo qualcosa, non ritenendo la sua scomparsa un caso di allontanamento volontario. Da subito le dichiarazioni dell’uomo non sono giudicate credibili. Si viene a sapere che poco prima della sua scomparsa Giulia ha scoperto la relazione del compagno con la sua collega italo-inglese ed è quindi molto scossa per questa vicenda. Si scopre anche come l’Impagniatiello abbia parlato male della sua compagna affermando avesse un disturbo mentale.
Tra il 31 maggio e il 1º giugno l’uomo confessa: è stato lui ad uccidere la giovane e fornisce delle indicazioni per fare ritrovare il suo corpo esanime. Giulia sarebbe stata uccisa nella loro casa con tante coltellate e Impagniatiello avrebbe tentato di bruciare il suo corpo due volte: la prima volta nella vasca da bagno con dell’alcol etilico e la seconda volta fuori dall’abitazione con la benzina. L’uomo viene incriminato per omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Dopo un processo iniziato il 18 gennaio 2024, oggi è stata emessa la sentenza: l’uomo è stato condannato all’ergastolo.
Conclusioni
Oggi 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ciò che si auspica è che mai più in Italia così come in ogni parte del mondo ogni donna sia vittima di femminicidi, di violenze che conducono alla negazione della sua libertà e felicità.
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