Il gobbo di Notre Dame

Dopo Pocahontas, nel 1996 Disney lancia Il gobbo di Notre Dame: trentaquattresimo classico Disney, è uno dei film d’animazione più cupi e gotici, sia per i colori e le scene, sia per i temi particolarmente impegnati e drammatici, liberamente ispirati al romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo

Nella Parigi del quindicesimo secolo, una zingara fugge con il proprio neonato dalle guardie e cerca asilo nella cattedrale di Notre-Dame: non fa però in tempo ad attraversare la soglia che viene uccisa dal severo e crudele giudice Frollo. Questi sta per uccidere anche il neonato, brutto e deforme, quando l’arcidiacono di Notre-Dame interviene, minacciandolo di dannazione eterna se oserà uccidere un bambino. Frollo decide allora di tenere il bambino con sé, e lo cresce con il nome di Quasimodo.

Gobbo e deforme, Quasimodo cresce tra le mura della prestigiosa cattedrale parigina, e ne diventa il campanaro. Quasimodo è forte e agile, di buon cuore e onesto, ma a causa della sua bruttezza e della paura di non essere accettato, non esce mai dai confini di Notre-Dame. Ma un giorno, ormai stanco della solitudine, decide di approfittare del carnevale e di mischiarsi tra la folla: inizialmente la sua bruttezza viene scambiata per una maschera e le persone lo applaudono e accolgono. Quando però la folla, e soprattutto le guardie dello stesso Frollo, si rendono conto che la sua non è una maschera, gli applausi diventano scherno e l’allegria violenza: Quasimodo viene legato alla ruota e usato come bersaglio per il lancio di frutta e verdura.

Solo una ragazza, la giovane e bella zingara Esmeralda, ha il coraggio di intervenire per sottrarlo alla tortura. Con dei trucchetti di illusionismo Esmeralda riesce a far fuggire Quasimodo e questi, per ringraziarla, la nasconde a Notre-Dame. Tuttavia, proprio il capo delle guardie, Febo, la insegue, colpito dal suo coraggio, e invocando il diritto di asilo ne evita l’arresto. Esmeralda e Quasimodo passano del tempo insieme, e il campanaro si innamora della ragazza; nell’oscurità, però, anche Frollo è attratto dalla zingara, e ne diventa ossessionato.

Quando Quasimodo la aiuta a fuggire, Frollo avvia una caccia spietata in tutta Parigi che coinvolge anche persone innocenti, a cui inutilmente il capitano Febo tenta di opporsi. Febo, anzi, viene ferito e poi condannato a morte; salvato da Esmeralda, viene portato a Notre-Dame, dove Quasimodo lo cura, ma si rende anche conto dell’amore sbocciato tra il capitano e la zingara. Ciononostante, Quasimodo non smetterà di aiutare Esmeralda e Febo, e Febo a sua volta salverà Quasimodo quando Frollo cercherà di ucciderlo.

Dopo una cupa lotta tra il popolo di Parigi e le guardie di Frollo, il cartone si conclude con un finale insolito: il protagonista non corona il proprio sogno d’amore, ma accetta la relazione tra Esmeralda e Febo, diventato comunque suo caro amico, e viene infine accolto dalla folla di Parigi come un eroe.

A cura di Chiara.