Introduzione

L’arte è talvolta lo specchio delle emozioni che si provano e delle esperienze vissute. Partendo da queste premesse, l’artista Valeria Piludu è in grado di trasmettere il legame forte con la natura circostante e con la sua terra natìa: la Sardegna. La pittrice sarda, nei suoi quadri, sceglie come soggetto pittorico preferito i fiori intrecciando anche altri temi a lei cari, come ad esempio la bellezza del mare, la suggestione della luce e dei colori della sua infanzia. Nelle sue tele è possibile percepire il profumo della macchia mediterranea e del mare così come la fine bellezza dei giardini che si trovano attorno al suo atelier.

Nell’intervista ci parlerà del suo percorso artistico, delle sue fonti d’ispirazione per le tele che realizza e del suo progetto artistico “Rosa e Turchese”. Importante è anche l’influenza che la Sardegna ha avuto sulla sua pittura. In modo mirabile, Valeria Piludu cerca di inserire nei suoi lavori luce, bellezza e armonia.

Diritti di copyright di Valeria Piludu

L’intervista

Arstorica – Buongiorno Valeria, ti diamo del tu! Piacere di conoscerti. Ci parli un po’ di te?

Valeria Piludu – Buongiorno a tutti e grazie per avermi invitato. Sono una pittrice floreale, amo la natura, i fiori e amo creare su tela scenari coloratissimi in cui i fiori appunto, rappresentano la bellezza di cui amo circondarmi. Abito in Veneto in provincia di Treviso da circa 20 anni ma sono nata al mare, in Sardegna. Da alcuni anni ho un atelier con delle grandi vetrate che danno sul giardino in cui lavoro e amo ricevere le persone. Insieme a quest’ultimo ho creato anche il mio sito web con l’annesso shop online.

La Sardegna sembra essere una fonte incredibile di ispirazione per te. Quali aspetti della tua terra d’origine cerchi di catturare attraverso la tua pittura?  

Porto sempre la mia terra nel cuore e in generale nelle mie opere cerco di riprodurre attraverso il ricordo i suoi colori e la sua energia interiorizzati per anni. La Sardegna è una terra selvaggia, rigogliosa e spontanea. La macchia mediterranea e il mare infinito sono le mie fonti di ispirazione maggiore. Senza dimenticare mai il senso di orgoglio e di appartenenza ad un luogo tanto bello quanto difficile e spesso dimenticato dalle istituzioni. Il fatto che io abiti in Veneto da più di 20 anni e che non sia così immediato raggiungerla ha sviluppato in me un attaccamento e un rispetto se possibile ancora più forti, un legame veramente profondo. 

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Il progetto “Rosa e Turchese” com’è nato? Ce ne parli un po’? 

Rosa e Turchese è nato nel 2013 quando avevo i miei figli, Alfredo e Stella molto piccoli. Già frequentavo da alcuni anni una scuola d’arte dopo il lavoro ma quando sono nati i bambini ho sentito il desiderio di trovare una strada tutta mia appassionandomi anche all’artigianato. Era un modo per sfogare tutta la mia creatività quando mi trovavo da sola con i miei bambini. E’ stato un periodo molto importante per la mia formazione artistica, ho imparato svariate tecniche pittoriche e sviluppato attività manuali come il cucito per poi tornare esclusivamente all’arte grazie alla frequentazione della scuola d’arte di Gianni Ambrogio, maestro e pittore trevigiano mancato ormai da anni e a cui devo tantissimo. E’ grazie a lui che ho preso coraggio e ho aperto il mio atelier alle porte di Treviso.

Le tue origini sarde influenzano in qualche modo il tuo modo di dipingere? Se si, potresti approfondire con noi questo aspetto?

Come ho già detto in precedenza porto sempre la Sardegna nel cuore e tutto ciò che ho vissuto negli anni riaffiora nella mia arte. In particolare i colori e l’energia. Il sole, la luce che qui in Veneto spesso manca è un qualcosa che cerco sempre di riportare nella mia arte. Gli spazi sconfinati, il mare, i fiori spontanei, l’atmosfera rilassata. 

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I tuoi dipinti floreali sono realizzati con grande delicatezza. C’è un fiore in particolare che rappresenta al meglio il tuo percorso artistico e personale? 

I fiori che amo di più e che amo dipingere sono le peonie e le rose. Le peonie sono di una bellezza straordinaria ma fugace, necessita di essere catturata velocemente. Le rose, ah quanto amo le rose! Ne coltivo di varie tipologie anche nel mio giardino. Amo quelle classiche, quelle inglesi, quelle rifiorenti che fioriscono tutto l’anno, tutte da ammirare e da dipingere. In realtà i contorni dei miei fiori sono raramente definiti, lascio che sia la fantasia di chi li osserva a definirli. Nel mio immaginario le rose svolazzano leggere nei prati che si confondono con i cieli che a loro volta ricordano il mare.

Nei tuoi “Racconti dal Mare”, è molto evidente il forte legame con l’habitat marino. In che modo quindi il mare influenza la tua visione artistica e il tuo modo di dipingere?   

Sono nata al mare, l’acqua è il mio elemento. In estate amo andare a vedere l’alba la mattina, crogiolarmi al sole durante la giornata e fare bagni lunghissimi in quello che mi piace definire il “mio” mare. Ho un rapporto molto profondo con lui, lo osservo per ore, gli parlo anche ed è naturale che sia presente nella mia arte sia sotto forma di elemento marino che di mare che diventa cielo e viceversa. Nelle mie opere spesso il cielo diventa turchese proprio come il colore del “mio” mare.

Hai avuto diverse fasi pittoriche nel corso della tua carriera artistica: hai realizzato lavori su tela e altri su carta e stoffa. Che evoluzione ha avuto il tuo processo creativo durante gli anni? 

Ho avuto il periodo in cui stampavo su stoffa le immagini dei miei quadri e realizzavo accessori. Cucivo da me borse e astucci, un lavoro immane per una persona sola. Me ne sono resa conto nel tempo ma il progetto di “arte indossata” è sempre vivo e spero prima o poi di riprenderlo in mano insieme ad una valida collaboratrice che creda in me e nel mio progetto. Per quanto riguarda la carta la utilizzo tantissimo, amo dipingere anche in piccolo realizzando card e cartoline soprattutto perché difficilmente si può correggere un errore su carta, paradossalmente è più difficile che sulla tela ma mi piace proprio per questo. Inoltre, per esercitarmi e fare prove colore, utilizzo dei taccuini creativi con carta di alta grammatura che diventano dei veri propri quaderni d’artista.

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Nella tua carriera artistica hai spesso approfondito tematiche riguardanti la natura e la sua forza vitale. Qual è il messaggio più importante che vuoi trasmettere attraverso questi ultimi?

La natura è sempre presente nelle nostre vite, esige rispetto e ammirazione. E’ una grande maestra di vita, puoi piegarla, costringerla, bruciarla ma trova sempre il modo di rinascere, di rifiorire. Il senso di rinascita è tutto, nonostante le difficoltà, le tempeste, l’inverno, la natura trova sempre il modo e così possiamo fare anche noi. 

Le collaborazioni con altri artisti e artigiani sembrano essere una parte significativa del tuo lavoro. Come queste ultime hanno influenzato la tua crescita artistica?

Sono fermamente convinta che da soli non si vada da nessuna parte. Nel lavoro come nella vita il sostegno e la collaborazione sono importantissimi per crescere e migliorarsi. Abbiamo bisogno delle altre persone anche per confrontarci, nel mondo dell’arte poi è importantissimo, il parere spassionato di un altro artista può aiutare tanto, molto più di quello di un marito, genitore o amico. E poi io amo stare insieme alle persone, amo partecipare ad eventi in cui sono presenti realtà diverse dalla mia proprio per lo spirito di condivisione e arricchimento di cui parlavo prima. Inoltre, seguire un progetto insieme a qualcuno che stimi può essere molto affascinante. E qui mi ricollego alla prossima domanda.

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Parlaci un po’ del tuo prossimo futuro. Hai qualche sogno nel cassetto che vorresti diventasse realtà?

Dopo svariate mostre collettive ed eventi espositivi il 21 settembre ci sarà l’inaugurazione della mia prima mostra bi-personale insieme ad un’altra artista che stimo tantissimo. Organizzare un evento così importante in due sarà ovviamente più facile che organizzarlo da sola. Sarà uno step importante per la mia carriera artistica, il prossimo sarà una mostra personale, quello è uno dei miei sogni più grandi, spero di riuscirci presto!