Christina Rossetti 

Sorella del poeta e pittore preraffaellita Dante Gabriel, Christina Rossetti fu a sua volta un’artista romantica, scrittrice di famose poesie per bambini.

Una famiglia di artisti

Christina Rossetti nacque a Londra il 5 dicembre 1830 da Gabriele Rossetti, poeta abruzzese in esilio in Inghilterra per le sue posizioni politiche, e Frances Polidori, sorella del medico John William Polidori, a sua volta amico del celebre Lord Byron. Christina era la più piccola della famiglia; suo fratello maggiore Dante Gabriel sarebbe diventato un famoso pittore e poeta, ma anche il fratello William e la sorella Maria sarebbero diventati noti scrittori. Così immersa nell’arte della famiglia, Christina venne istruita a casa a suon di grandi classici (inglesi e italiani, da Keats e Scott a Dante e Petrarca) e opere romantiche; si appassionò alla scrittura sin da bambina e dettò il suo primo racconto alla madre ancor prima di imparare a scrivere. Il salotto della famiglia Rossetti (che abitava nel quartiere londinese di Bloomsbury, noto per essere prediletto dagli artisti) era aperto ad artisti, intellettuali e studenti.

La caduta

La situazione per la famiglia iniziò a cambiare a partire dal 1840. Il padre Gabriele ebbe gravi problemi di salute e dovette smettere di lavorare, trascinando suo malgrado la famiglia in difficoltà finanziarie. Colto da debolezza fisica a causa della tubercolosi, che ne indebolì la vista fino a renderlo cieco, Gabriele Rossetti scivolò anche in una depressione che lo portò a isolarsi sempre di più nella propria casa. La moglie Frances iniziò allora a lavorare come insegnante per mantenere economicamente la famiglia, e anche la figlia Maria trovò un lavoro (come governante), mentre Dante studiava alla scuola d’arte e William era impiegato presso l’Agenzia delle dogane britannica. 

Christina si trovò sempre più isolata, a casa, a fronteggiare la depressione del padre. A sua volta la giovane soffrì di un esaurimento nervoso e trovò consolazione, insieme alla madre e alla sorella Maria, nel movimento anglocattolico che si stava sviluppando in quegli anni all’interno della Chiesa d’Inghilterra. Fu proprio per motivi di incompatibilità religiosa che Christina rifiutò tre proposte di matrimonio: la prima dal pittore James Collinson, amico dei fratelli Dante e William e, insieme a loro, co-fondatore della fratellanza dei preraffaeliti; a determinare la rottura del fidanzamento fu la conversione di James al cattolicesimo. La seconda proposta venne dal linguista Charles Cayley, e la terza dal pittore John Brett. 

 

La poesia

Gli anni di isolamento e depressione portarono però Christina a cimentarsi nella scrittura, sperimentando soprattutto la poesia e diverse forme letterarie, dai sonetti alle ballate. La giovane artista si ispirava in particolare ai suoi poeti preferiti e sulla sua scrittura grande influenza ebbe il Romanticismo inglese: i suoi primi lavori, infatti, sono molto meditativi e affrontano tematiche come la solitudine, la morte, la perdita e lo smarrimento, molto cari ai romantici. Le sue prime poesie furono pubblicate dalla rivista Athenaeum nel 1848 e, in seguito, Christina cominciò a pubblicare regolarmente sul periodico letterario di ispirazione preraffaellita The Germ, edito dal fratello William, con lo pseudonimo Ellen Alleyne. In questo periodo, inoltre, Christina posò spesso per il fratello Dante. 

Nel 1856 Christina Rossetti scrisse una poesia di riflessione sulla natura della corrente preraffaelita fondata dal fratello e dai suoi colleghi artisti, in cui metteva in discussione l’eccessiva idealizzazione del soggetto artistico. Con il 1862 Christina pubblicò la sua prima raccolta di poesie con il suo vero nome, Goblin Market and Other Poems, illustrata dal fratello Dante: l’opera raccolse molte critiche positive e anzi venne lodata da artisti del calibro di Tennyson e Hopkins, ma a livello economico non portò i risultati sperati. La raccolta rimane tra le sue più famose di sempre, e racconta le disavventure di due sorelle che incontrano dei folletti.

L’opera, pur essendo apertamente indirizzata a un pubblico di bambini, è stata interpretata in vari modi, in particolare come una metafora della vita e della resistenza alle tentazioni (rappresentate dai folletti che, al mercato, cercano di indurre gli sventurati a comprare la loro merce), con uno sfondo di virtù religiosa. Altri vi hanno visto un riferimento al lavoro di volontariato di Christina presso la casa di carità di St Mary Magdalene, che accoglieva ex prostitute, e perciò il percorso delle sue sorelle viene interpretato come un percorso di redenzione sociale e di riscatto morale. Christina Rossetti infatti si opponeva apertamente alla prostituzione e sfruttamento di ragazzine minorenni ed era pubblicamente contraria alla schiavitù e alla crudeltà verso gli animali.

Christina Rossetti morì nel 1894 a causa di un cancro al seno, dopo aver anche affrontato un grave caso di ipertiroidismo nel 1872. Venne sepolta nel cimitero di famiglia ad Highgate. Dopo la sua morte, la sua poesia In the Bleak Midwinter venne trasformata in un canto natalizio da Gustav Holst e divenne uno dei testi più amati dal pubblico inglese. Molti suoi versi vennero ripresi e adattati da altri poeti e compositori e molti critici contemporanei e posteri la annoverarono tra le poetesse più significative ed evocative della letteratura inglese.

A cura di Chiara.