Don Chisciotte

Chi non conosce l’espressione “lottare contro i mulini a vento”? Don Chisciotte è il rappresentante per eccellenza delle imprese folli, dell’immaginazione che prende il sopravvento sulla realtà, e del sottile confine che separa la follia dalla fantasia.

Considerato uno dei romanzi più significativi della storia della letteratura mondiale, il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes è un’opera dalle mille sfaccettature: parodia, romanzo picaresco, poema epico-cavalleresco, romanzo d’avventura, in parte anche romanzo “moderno”, perché per la prima volta abbiamo un narratore “inaffidabile”, il cui sguardo sulla narrazione non è oggettivo.

Caratteristiche di Don Chisciotte

Don Alonso Quijano è un hidalgo spagnolo: è di mezz’età, ben messo di corporatura, ed è appassionato di romanzi cavallereschi. La sua passione è tale da sforare nella follia: come il protagonista di uno dei suoi romanzi, Don Alonso un giorno decide di partire per un’avventura come cavaliere errante. E ogni cavaliere errante che si rispetti deve fare almeno due cose: agire in nome e per conto di una dama (e, laddove possibile, magari salvarla se è una damigella in pericolo) e gettarsi in imprese eroiche a difesa dei più deboli.  

Così, Don Alonso recupera alcune vecchie armi che aveva nella sua tenuta, prende il suo ronzino (che a lui sembra un nobile destriero), a cui dà il nome di Ronzinante, e parte alla ventura, dandosi a sua volta il nome di Don Chisciotte della Mancia. Come dama destinataria delle sue imprese elegge una giovane contadina, Aldonza, che rimarrà all’oscuro di tutto, come a sottolineare ulteriormente che la follia di Don Chisciotte si consuma tutta nella sua testa. Alcuni dei personaggi in cui Don Chisciotte si imbatte, rendendosi conto della sua pazzia, lo assecondano per farlo contento: come l’oste, che si finge castellano e lo nomina cavaliere.

Durante le sue avventure Don Chisciotte persuade un contadino, Sancio Panza, a seguirlo come scudiero; così, alla spedizione si aggiungono Sancio e il suo asino. Don Chisciotte si lancia in numerose imprese, tra cui quella famosissima di battagliare contro dei mulini a vento, scambiati da lui per dei giganti, ma infine il curato del paese, con la complicità del barbiere, riesce a riportarlo a casa con un espediente.

Don Chisciotte può essere interpretato in vari modi; una delle interpretazioni più note è che l’impresa folle dell’hidalgo sia una metafora della “morte” della cavalleria, ridotta a vuote parole senza alcun valore reale. Altri vedono l’opera come un riflesso dell’ideale barocco, dove la realtà sfugge ai canoni oggettivi e si nasconde dietro a orpelli, esagerazioni e illusioni.

A cura di Chiara.