Silvana Chiozza è una pittrice italo-argentina nata a Buenos Aires. Ha scoperto sin da subito la sua passione per l’arte, coltivando il suo talento nel corso dell’infanzia, immergendosi nelle sfumature della pittura. Si laurea poi in Medicina, non dimenticando però il suo amore per l’arte. Nel 1988 decide con coraggio di trasferirsi a Roma, abbandonando la professione medica per dedicarsi completamente all’arte.
Dopo aver sperimentato varie forme espressive con grande curiosità e passione, nel 1998 capisce che la sua vera vocazione è legata al mondo della pittura a cui si dedica completamente. I suoi lavori sono realizzati con tecniche miste su tela, riflettendo una vera e propria coesione con la natura e il paesaggio. Nel corso degli anni però il suo stile ha subito un’evoluzione, andando incontro all’astrattismo. Le esposizioni di Silvana Chiozza nel corso degli anni sono state tantissime, superando i confini nazionali; le sue opere, infatti, sono state esposte a livello internazionale in vari Paesi come la Francia, l’Argentina, la Spagna, la Germania, la Corea del Sud, ecc…
Il suo talento artistico è stato inoltre apprezzato da critici d’arte celebri, come Rosa Maria Ravera, Rafael Squirtu, Enrique Gené che hanno lodato la sua incredibile capacità di catturare l’essenza dell’esistenza umana con la tavolozza dei suoi colori. Oggi l’artista italo-argentina vive nella Capitale romana, continuando a dipingere incessantemente, arricchendo il panorama artistico internazionale e mostrando la sua sensibilità e creatività artistica.
Copyright del fotografo Enrico Porcaro
L’intervista
Arstorica – Quando ha capito di essere portata per l’arte e quando è iniziato il suo percorso artistico?
Silvana Chiozza – Ho iniziato a dipingere quando ero molto piccola, avevo 5 anni quando mi hanno iniziato a portare a lezioni di pittura tenute da un grande pittore argentino, Battle Planas. Sia lui sia mio nonno, anche lui pittore, mi hanno fatto capire che ero molto portata per l’arte. La decisione però di dedicarmi professionalmente alla pittura e stata molto tardiva: dopo essermi laureata presso la facoltà di Medicina, intorno ai 30 anni.
Silvana, nell’ambito dei suoi lavori adotta l’uso di una tecnica pittorica ad olio in cui ricerca l’elemento della trasparenza, ce ne può parlare più a fondo?
Ho usato la tecnica della pittura ad olio per molti anni, non cerco la trasparenza, cerco la luminosità, e la posso ottenere ancora meglio mediante una stesura leggera del colore.
Copyright di Silvana Chiozza
L’elemento del colore quanto è importante nella realizzazione delle sue tele?
Il colore trasmette le emozioni, è fondamentale per le mie tele.
Qual è la sua giornata tipo come artista?
Non ho una giornata tipo, le mie giornate sono tutte diverse.
Qual è il progetto artistico che pensa di aver portato avanti nel migliore dei modi e perché?
Molti dei miei progetti artistici sono andati molto bene, è difficile scegliere tra essi…posso menzionare la mostra presso l’ambasciata italiana a Tokyo, soprattutto per la portata dell’evento e per la gestione impeccabile dell’ambasciata, ma anche l’ultima mostra che si è tenuta presso la Fondazione Ebris di Salerno, dove le mie opere si inserivano perfettamente nell’ambiente circostante del monastero.
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Con quale suo/sua collega artista le piacerebbe lavorare nel futuro?
Sto già lavorando con un musicista argentino, Pablo della Maggiora, nella realizzazione di video-art. E molto interessante l’abbinamento che si crea tra immagine e musica. Le mie opere, infatti, si trasformano seguendo le note della musica.
Che sensazioni cerca di trasmettere attraverso le sue tele?
Non sempre vi è una sensazione particolare che cerco di trasmettere con le mie tele, ma se ce ne fosse una, questa sarebbe legata all’idea di magnetismo. Le mie tele devono cercare di intrappolare lo sguardo di chi le osserva, non lasciandolo andare via.
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Ha mai avuto dei momenti di blocco nella sua arte creativa?
Si, ne ho avuti molti nel corso della mia carriera artistica…per fortuna poi finiscono.
Le piacerebbe sperimentare delle tecniche nuove nell’ambito dei suoi lavori?
Si, sono stimolanti, le nuove tecniche artistiche conducono sempre a risultati nuovi. Mi piace molto sperimentare l’utilizzo di materiali diversi dai soliti.
Che progetti ha per il futuro?
Per il futuro ho già in programma una mostra a Roma per il mese di settembre 2024.
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