Suzan-Lori Parks

Suzan-Lori Parks è una scrittrice e sceneggiatrice americana, ed è stata la prima donna afroamericana a vincere un premio Pulitzer per il teatro (2002).

La sua biografia

Suzan-Lori nasce il 10 maggio 1963 a Fort Knox, una base militare nel Kentucky, figlia di Donald e Francis MacMillian Parks. La sua è una famiglia di militari: suo padre Donald è un colonello nell’esercito americano, e per questo motivo Suzan-Lori cambia spesso città e scuola. Trascorre l’infanzia nel Texas, cosa che influenzerà molto il linguaggio utilizzato nelle sue opere teatrali, e una volta adolescente si trasferirà con la sua famiglia nella Germania dell’Ovest. Lì frequenta il liceo, vivendo sulla propria pelle la sensazione di essere una “straniera”: non di essere diversa per il colore della pelle, ma semplicemente “straniera”.

Ma il periodo in Germania le permette di imparare fluentemente il tedesco e di appassionarsi alla mitologia e al folclore locali, che seminano in lei l’ambizione di diventare una scrittrice. Tuttavia, un suo insegnante la scoraggia in tal senso, dicendole che non scrive abbastanza bene, e la sollecita invece a orientarsi verso le materie scientifiche. 

Il ritorno negli Stati Uniti

Abbandonato per un periodo il sogno letterario, l’ambizione di Suzan-Lori si riaccende una volta ritornata negli Stati Uniti: dopo aver frequentato diverse scuole in Texas, California, Kentucky, Vermont, North Carolina, si diploma al liceo John Carroll nel Maryland (1981) ed entra nel Mount Holyoke College. Qui Suzan-Lori, leggendo Gita al faro di Virginia Woolf, riscopre il suo amore per la poesia, la prosa e la scrittura, tanto da decidere di cambiare corso, passando dal corso di chimica a quello di letteratura inglese e tedesca.

Al college, la ragazza ha la possibilità di frequentare le lezioni del famoso scrittore James Baldwin, che si accorge subito del talento di Suzan-Lori e la sprona a scrivere per il teatro. Inizialmente, Suzan-Lori non è molto sicura, perché è convinta che il teatro sia un mondo d’élite, ma Baldwin non molla e continua a spingerla in quella direzione. Suzan-Lori allora inizia a scrivere le sue prime opere, che Baldwin trova meravigliose, e decide, dopo il diploma, di studiare sceneggiatura al Drama Studio London. Per un anno Suzan-Lori soggiorna nel capoluogo inglese, lavorando di notte per supportare i propri studi; poi torna a New York, dove si mantiene lavorando come segretaria, mentre continua a scrivere.

È il 1987 quando debutta la sua prima pièce, Betting on the Dust Commander, in un bar a Manhattan. Suzan-Lori paga di tasca sua gli attori e il locale, e partecipa in prima persona nella gestione delle luci e dei suoni. Ma la svolta arriva nel 1989: con Imperceptible Mutabilities in the Third Kingdom, messo in scena alla Brooklyn Arts and Culture Association, Suzan-Lori attira l’attenzione del pubblico e della critica, vincendo anche un Off-Broadway’s Obie Award for Best New American Play. 

Da quel momento, Suzan-Lori inizia a scrivere prolificamente, sia per il teatro che per il cinema; la sua sceneggiatura d’esordio è Girl 6 – Sesso in linea, un film diretto da Spike Lee (nonché primo film diretto da Lee ma non scritto da lui), con un cast stellare, da Madonna a Naomi Campbell, con numerosi camei, tra cui Spike Lee stesso, Halle Berry e Quentin Tarantino. Anche per il teatro il successo di Suzan-Lori continua a crescere; con Venus (1996), ispirato alla storia vera di Sarah Baartman, “esposta” come una curiosità esotica per gli europei all’inizio dell’Ottocento, l’autrice si guadagna un secondo Obie Award.

Inoltre, con In the Blood (1999), ispirato alla Lettera scarlatta  di Hawthorne, Suzan-Lori viene candidata per il premio Pulitzer. Sarà però con Topdog/Underdog che Suzan-Lori si aggiudicherà il prestigioso premio nel 2002: la storia di due fratelli afroamericani, Lincoln e Booth, costretti a convivere dopo che Booth è stato scacciato dalla moglie, che tentano di sopravvivere tra povertà e razzismo. Grazie a Topdog/Underdog, Suzan-Lori si aggiudica anche un finanziamento dalla MacArthur Foundation

Dopo il premio Pulitzer, Suzan-Lori sfida sé stessa a scrivere un romanzo (Getting Mother’s Body) e ad abbozzare una breve opera teatrale ogni giorno, per un anno. Con grande impegno, la donna riesce a vincere la propria sfida, e nel 2006 il risultato di questa impresa vede la luce: 365 Plays/365 Days, una raccolta delle sue pièce, che sono poi state rappresentate in più di 700 teatri in tutto il mondo.

Suzan-Lori Parks continua a scrivere e a sperimentare nuove forme e stili. Nel 2005 sperimenta un teledramma, ispirato al romanzo I loro occhi guardavano Dio di Zora Neale Hurston, di cui scrivere anche un adattamento per teatro. Insegna sceneggiatura al California Institute for the Arts e anche alla Tisch School of the Arts dell’università di New York. Nel 2015, l’autrice viene di nuovo candidata al Pulitzer per la sua opera Father Comes Home From the Wars, Parts 1, 2 & 3. Nel 2019 vince un terzo Obie Award grazie a White Noise. Suzan-Lori Parks vive attualmente a New York con il marito Christian Konopka e il loro figlio Patrick.

A cura di Chiara.