Miss Havisham
Eccentrica, disperata, vendicatrice e perennemente vestita da sposa: questa è Miss Havisham, la “strega zittella” che vive nella decadente Satis House nel romanzo Grandi speranze di Charles Dickens. Grandi speranze, tredicesimo romanzo di Dickens, venne pubblicato per la prima volta nel 1961 e segue il percorso di formazione di Pip, orfano che viene affidato alle cure della sorella maggiore e di suo marito Joe. Durante una visita al cimitero, Pip si imbatte in un prigioniero evaso che minaccia di ucciderlo se non gli porta del cibo e qualche attrezzo per liberarsi delle catene. Pip ubbidisce, il prigioniero si libera, e l’episodio cade nel dimenticatoio per il ragazzo, che prosegue con la propria vita.
Ormai adolescente, Pip viene “ingaggiato” dalla misteriosa ed eccentrica Miss Havisham affinché vada a farle visita con regolarità. Miss Havisham è un personaggio molto complesso, che sotto gli strati di eccentricità e volubilità nasconde un’anima ferita e un desiderio di vendetta. Miss Havisham è infatti la figlia di un ricco produttore di birra che, avendo perso la moglie poco dopo la nascita della figlia, intreccia una relazione con la cuoca, da cui ha un figlio illegittimo, Arthur.
Evoluzione della storia di Miss Havisham
Come spesso succede nei romanzi di Dickens, il rapporto tra i personaggi è influenzato dal desiderio di ricchezza: Miss Havisham è l’unica vera erede del padre e questo suscita le profonde invidie del fratellastro Arthur, che decide di complottare con un uomo, Compeyson, per spogliare la sorellastra di tutta l’eredità. Compayson seduce Miss Havisham e le chiede di sposarlo, per poi abbandonarla all’altare il giorno del matrimonio, lasciandole solo una lettera come addio.
L’abbandono è un colpo devastante per Miss Havisham, che perde la ragione e rimane come congelata per sempre a quel giorno: la casa rimane esattamente com’è, con la torta nuziale sul tavolo e tutte le decorazioni; persino gli orologi vengono fermati alle nove meno venti, l’orario in cui ha ricevuto la lettera da Compayson. Miss Havisham si rifiuta di togliersi l’abito da sposa e rimane chiusa nella sua tenuta, che lentamente va in rovina.
Nel corso degli anni, la disperazione di Miss Havisham si trasforma in desiderio di vendetta. Tramite il proprio avvocato adotta un’orfana, Estella: dapprima, Miss Havisham vuole proteggere dalla malvagità degli uomini, ma in seguito, vedendo che la bambina cresce e diventa una bella donna, decide di usarla come strumento di vendetta per far innamorare e soffrire gli uomini.
È proprio Pip, il protagonista, a cadere vittima del fascino e della crudeltà di Estella, che spinta da Miss Havisham è diventata una giovane donna arrogante e fredda. Tuttavia, proprio l’onestà e il buon cuore di Pip hanno il potere di cambiare Miss Havisham che, infine, si rende conto che il suo comportamento ha solo causato altro dolore senza portarle la vendetta che desiderava. Miss Havisham chiede a Pip di perdonarla e poco dopo il suo vestito prende fuoco, bruciandola viva. Pip interviene per salvarla, ma Miss Havisham muore comunque per le ferite riportate qualche settimana dopo, nominando Estella come sua erede.
A cura di Chiara.
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