Eva Gonzalès, alla ricerca dell’intimismo nella pittura

Molti non la classificano nell’ambito del movimento pittorico impressionista, ma Eva Gonzalès, anche se ha avuto una vita molto breve ha segnato con la sua bravura e con il suo stile inconfondibile il mondo dell’arte. Allieva di uno degli impressionisti francesi di spicco, Edouard Manet, Eva si è distinta subito nel campo artistico non solo per il suo stile pittorico inconfondibile, ma anche per la continua ricerca intimistica in ambito pittorico.

Eva e le altre donne dell’impressionismo: un vero esempio di femminismo  in ambito artistico

L’artista francese era molto giovane, ma dimostrando grande talento per la pittura seppe distinguersi in maniera molto positiva e unica nell’ambito artistico, settore dominato prevalentemente dagli uomini. Seppe sostanzialmente affermarsi in un mondo profondamente maschilista come quello dell’arte della sua epoca, dove non c’era molto spazio per le donne. La curiosità senz’altro più importante è che Eva Gonzalès riuscì ad affermarsi in campo artistico brillantemente come fecero poche altre sue colleghe artiste, tra cui si ricordano Berthe Morisot, Mary Cassatt e Suzanne Valadon.

Uno stile pittorico unico e inconfondibile

Eva Gonzalès iniziò a frequentare sin da piccola ambienti frequentati da intellettuali, musicisti e importanti personaggi noti nel mondo dell’arte, considerando che sua madre era una musicista e suo padre un noto romanziere spagnolo che poi fu naturalizzato francese. Frequentò dunque sin da subito ambienti a lei congeniali che la portarono a  intraprendere la carriera artistica, dove subito si fece notare e apprezzare per il suo stile pittorico inconfondibile caratterizzato in particolare modo dall’utilizzo di colori tenui e di pastelli morbidi.

Un’altra particolarità del suo stile pittorico fu il fatto che lei, pur dipingendo mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela, prediligeva come già accennato prima l’utilizzo del pastello. Dipingeva soprattutto scene di vita contemporanea, molti ritratti e anche talvolta delle nature morte.

La competizione con Berthe Morisot

Un altro aspetto che magari non tutti conoscono è il fatto che il suo grande maestro Edouard Manet la sottopose ad una sorta di competizione con un’altra delle sue allieve preferite: Berthe Morisot. Quest’ultima iniziò a “provare invidia” verso Eva Gonzalès considerando che Manet iniziò ad apprezzare le doti stilistiche e pittoriche anche di Eva. Fino a quel momento infatti Berthe era considerata come l’allieva di punta di Manet.

L’intento del grande pittore impressionista era proprio quello di mettere alla prova continuamente le sue due allieve, cercando di far sì che continuassero a dare il meglio di sé nel campo della pittura. In realtà Eva sviluppò ben presto delle doti artistiche tutte sue, distinguendosi e potendo iniziare a impostare uno stile pittorico unico e completamente autonomo che nessuno fu capace di emulare nell’ambito della storia dell’arte. Pur essendo vissuta poco, dato che una terribile embolia avuta durante il parto se la portò via alla giovane età di 34 anni togliendole la possibilità di continuare una lunga carriera artistica, Eva dimostrò di essere un giovane talento artistico.