Un Natale e Un ricordo di Natale
Tra i molteplici racconti dello scrittore americano Truman Capote, Un Natale e Un ricordo di Natale sono diventati due classici delle feste natalizie. Entrambi raccolti in un’edizione italiana curata da Garzanti, con un approccio autobiografico lo scrittore ha colto l’atmosfera magica del Natale e l’ha trasmessa attraverso gli occhi del piccolo Buddy.
Un ricordo di Natale
In particolare, Un ricordo di Natale, pubblicato per la prima volta su una rivista americana nel 1956, ebbe un tale successo di pubblico che venne incluso nella raccolta di racconti di Capote del 1963 e poi venne pubblicato in un’edizione apposita da Random House nel 1966.
Buddy, sette anni, vive con la sua eccentrica e più grande cugina (di cui non viene mai svelato il nome) in una casa modesta. Gli altri parenti che convivono con loro sono rigidi e autoritari; solo la cugina è vivace e allegra, e insieme a Buddy risparmia ogni singolo centesimo in vista della festa di Natale. La loro famiglia è molto povera, ma i ragazzi non demordono e ogni anno raccolgono il necessario per preparare torte e altre prelibatezze, incluso il whiskey, in realtà vietato dal proibizionismo, che comprano da un contrabbandiere indiano di nome Haha Jones. I due poi non tengono i dolci per sé, ma li regalano a parenti, amici e anche sconosciuti, come il presidente americano Roosevelt.
La povertà della famiglia non intacca lo spirito natalizio dei due cugini. I due non possono permettersi granché e ogni anno si regalano reciprocamente un aquilone fatto da loro. Anche nell’ultimo Natale che trascorrono insieme, Buddy, pur desiderando ardentemente una bicicletta, sa che la cugina non può permettersela, e sorride grato in ogni caso quando riceve come dono l’ennesimo aquilone. D’altronde anche Buddy ha regalato un aquilone alla cugina, che lo riceve con gioia, dichiarando che è il suo regalo preferito tra tutti quelli ricevuti. I due cugini trascorrono il pomeriggio di Natale sui prati, a far volare gli aquiloni in un limpido cielo invernale: Buddy pensa che, se esiste un paradiso, deve essere fatto così.
Questi ricordi saranno per lui una consolazione. Buddy l’anno successivo viene inviato a un’accademia militare; i due vivono separati man mano che gli anni passano e la vita si consuma, e la cugina scivola lentamente nella demenza della tarda età, incapace infine di riconoscere Buddy. Quando la cugina muore, Buddy lo percepisce nella sua anima: alza lo sguardo e vede due aquiloni abbandonati che volteggiano nel cielo limpido.
A cura di Chiara.
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