Il Pianeta degli alberi di Natale
Lo scrittore e poeta italiano Gianni Rodari pubblicò nel 1962 il romanzo natalizio Il Pianeta degli alberi di Natale, una tra le più note fiabe natalizie per bambini e ragazzi nel panorama italiano. Uscito per la prima volta come racconto nel 1959, venne poi illustrato da Bruno Munari e ampliato con un’altra sezione di filastrocche (Cose di quel pianeta).
Descrizione della storia
Marco è un bambino che vive con la sua famiglia a Roma e, il giorno di Natale, riceve un cavallo a dondolo dal nonno. Ma il cavallo è in realtà una navicella spaziale, e quando Marco vi sale in sella per giocare, si ritrova improvvisamente in volo verso lo spazio. Mentre si libra in mezzo alle stelle del cielo, Marco si imbatte in un’astronave aliena, che lo conduce in un altro pianeta, praticamente ricoperto di alberi di Natale: non a caso si tratta del Pianeta degli alberi di Natale, chiamato così non solo per la quantità di alberi presenti, ma proprio perché su quel pianeta ogni giorno è Natale.
Marco incontra un suo alter ego di quel pianeta, un coetaneo di nome Marcus, che si erge a sua guida e gli mostra le caratteristiche di quel “mondo a rovescio”. Qui, infatti, non esiste il denaro: negozi e ristoranti sono gestiti da robot e le persone possono entrare e approvvigionarsi di quello che vogliono, che sia cibo o altro, gratuitamente. La comunità vive in pace e armonia, e qualora si abbia della rabbia da sfogare esiste il Gran bazar Spaccatutto, dove la gente può andare per urlare e spaccare qualsiasi cosa.
Quello che Marco non sa è che Marcus e gli altri abitanti lo stanno sottoponendo a una prova: questi ultimi sono consapevoli che prima o poi i terrestri raggiungeranno il loro pianeta e così hanno nascosto una serie di astronavi (sotto forma di cavallo a dondolo) sulla Terra per trasportare sul pianeta dei ragazzini terrestri e mettere alla prova la loro bontà e carattere. Senza saperlo Marco supera brillantemente la prova: quando Marcus gli racconta che il grande nemico del pianeta sono gli Arcicani, che minacciano di calare su di loro, il ragazzo propone di creare degli Arciossi da lanciare nello spazio per allontanarli.
La proposta di Marco, sensata, semplice e non violenta, convince Marcus che il ragazzo è degno di tornare sulla terra: è così che Marco si risveglia nel suo letto di Roma, dove sono passate solo poche ore, con il vago desiderio di ricreare il Pianeta degli alberi di Natale sulla Terra.
A cura di Chiara.
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