Jay Gatsby

Ambizione, desiderio, illusione: Il grande Gatsby strappa il velo delle superficialità della società americana degli anni Venti, mostrando il vuoto dietro allo sfarzo e alla ricchezza sfrenata dei Roaring Twenties.

Jay Gatsby, protagonista che dà il titolo all’opera di Fitzgerald, è metafora di una società che vuole rivendicare il proprio spazio ma poi si perde nell’autodistruzione. Nato alla fine dell’Ottocento da poveri contadini luterani del Nord Dakota, James Gatz (Gatsby è il cognome che assume in seguito per spezzare i legami con la famiglia d’origine) abbandona da giovanissimo la scuola luterana in cui è stato iscritto e si avventura al di fuori dei confini dello Stato alla ricerca di fortuna.

Dapprima, lavora come protetto del miliardario Dan Cody, con cui ha la possibilità di viaggiare attorno al mondo; Cody gli lascia una cospicua eredità alla sua morte, ma Jay non riesce a ottenerla a causa delle interferenze dell’amante di Cody, Ella. Jay allora si arruola nella fanteria americana nel 1917, e mentre si trova nel centro di addestramento dell’esercito nel Kentucky, incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita: Daisy. Daisy ha diciotto anni, Jay quasi dieci più di lei, ma se ne innamora perdutamente: Daisy è bella, ricca, viziata, appartenente a una classe sociale a cui Jay non ha mai avuto accesso. Quando Jay viene stanziato in Europa, dove riesce anche a frequentare il Trinity College di Oxford, Daisy sposa frettolosamente Tom Buchanan, ansiosa di “sistemarsi” socialmente, conscia che Jay non potrà mai offrirle la vita che desidera. 

La notizia del matrimonio di Daisy è per Jay il motore che lo spinge a cambiare radicalmente la sua esistenza. Con l’obiettivo di diventare tanto ricco e influente da poter riconquistare Daisy, Jay diventa un abile contrabbandiere di alcol e stringe legami con la malavita americana, accumulando in breve tempo notevoli ricchezze. L’uomo è ora pronto a riconquistare Daisy: acquista una villa di lusso proprio dall’altra parte della baia, di fronte alla casa di Daisy e Tom, e dà inizio a uno sfrenato ciclo di feste sfarzose per attirare l’attenzione della ex amata.

Ma l’amore per Daisy, così come il lusso e la vita che si è costruito, sono solo illusioni: Daisy sceglie di rimanere con il marito e Jay muore per mano di uomo che voleva vendicare la morte della moglie e che era convinto fosse stato Jay a investirla con l’auto (quando, in realtà, era stata Daisy). Di tutte le persone con cui Jay ha intrattenuto rapporti, di tutti quelli che frequentavano le sue feste e si professavano suoi amici, nessuno si è presentato al funerale, tranne Nick, la voce narrante, vicino di casa di Jay, e Henry Gatz, padre di Jay, l’unico che infine esprime il proprio orgoglio per i successi del figlio, sebbene ottenuti tramite la criminalità. 

A cura di Chiara.