Ariadne Oliver
Altro personaggio nato dall’instancabile penna dell’autrice britannica Agatha Christie, Ariadne Oliver è una figura multiforme: in parte alter ego della scrittrice stessa, in parte personaggio di supporto che accompagna i protagonisti e funge anche da collegamento tra opere della Christie che appartengono a serie diverse.
Ariadne Oliver è una distinta signora di mezz’età, autrice di romanzi gialli (e già in questo particolare possiamo cogliere il collegamento con l’autrice stessa), amica del detective belga Hercule Poirot, che talvolta aiuta nelle sue indagini. Ariadne non agisce mai come detective in prima persona, ma sempre come supporto al protagonista principale, ossia Poirot, nella maggior parte dei casi. In realtà, il suo esordio avviene accanto a un altro detective, Parker Pyne: pubblicata per la prima volta nel 1934, la raccolta di racconti Parker Pyne indaga presenta due nuovi personaggi, Parker Pyne, impiegato statale in pensione che si presta come detective, e Ariadne Oliver, insieme alla signorina Lemon, altra presenza costante nei romanzi/racconti con protagonista Poirot.
Ariadne è famosa per i suoi romanzi gialli che ruotano attorno al detective vegetariano e finlandese Sven Hjerson: personaggio che Ariadne odia e di cui si lamenta spesso perché, non conoscendo per nulla la Finlandia, ha difficoltà a reperire le informazioni corrette. Questo aspetto di Ariadne riflette le frustrazioni della Christie stessa, che spesso ha commesso degli errori nei propri romanzi e si è ritrovata in difficoltà nel momento di fare ricerche per le proprie storie.
Ariadne è sposata, ma nulla si sa di suo marito; nei romanzi compare sempre da sola o in compagnia di alcuni amici o parenti (forse anche questa è un’allusione alla vita privata di Agatha Christie?). Anzi, è proprio la figliastra Celia Ravenscroft a dare il via alla vicenda narrata ne Gli elefanti hanno buona memoria, così come sono degli amici e ammiratori di Ariadne a invitare la scrittrice all’evento dove ha luogo La sagra del delitto.
In questo modo, Ariadne funge da collegamento interno tra diversi personaggi, e addirittura, nel romanzo Un cavallo per la strega, incontra due figure appartenenti alla saga di Miss Marple, il reverendo Calthorp con la moglie Dane. Spesso e volentieri, anche se non indaga in prima persona, sono le sue intuizioni femminili (come le definisce Poirot) a offrire la chiave di volta per la soluzione di un caso.
Come Agatha, Ariadne è amante delle mele e tende a pensare alle proprie trame mentre si trova nella vasca da bagno. Talvolta Ariadne parla delle proprie tecniche per scrivere romanzi, diventando in questo modo la voce di Agatha Christie stessa, e allo stesso tempo si prende in giro da sola, come se l’autrice volesse sdrammatizzare le proprie esperienze creative, senza prendersi troppo sul serio.
A cura di Chiara.
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