La donna in bianco
La donna in bianco, sensational novel pubblicato nel 1859 dal prolifico scrittore inglese Wilkie Collins, ebbe uno straordinario successo di pubblico grazie ai suoi colpi di scena e al suo intreccio complesso e votato alla suspence. È difficile identificare una sola eroina in questo romanzo, perché in realtà le eroine sono tre, e le loro storie si intrecciano con la misteriosa figura della “donna in bianco” che dà il titolo all’opera.
A Limmeridge House, nel Cumberland, vivono le due sorellastre Marian Halcombe e Laura Fairlie: Laura è l’unica figlia (ed erede) del defunto signor Fairlie, e vive sotto la custodia dello zio Frederick. Walter Hartright giunge a Limmeridge House per insegnare disegno alle due giovani, e ben presto si invaghisce della bella Laura. Durante il suo soggiorno nel Cumberland, Walter si imbatte in una misteriosa donna vestita di bianco, che scompare prima di aver rivelato la propria identità.
Incuriosito dallo strano incontro, insieme a Marian indaga sulla donna in bianco e scopre che si tratta di Anne Catherick, una donna internata in manicomio che, in passato, aveva trascorso del tempo a Limmeridge House ospite della madre di Marian e Laura.
Nonostante l’amore di Walter per Laura sia chiaramente ricambiato, Laura è costretta da una promessa fatta al padre defunto a sposare Sir Percival. Quando Sir Percival giunge a Limmeridge House, Laura riceve una lettera anonima che accusa il futuro marito di imprecisati reati. Walter è convinto che l’autrice della lettera sia la donna in bianco, forse fatta internare proprio da Sir Percival, ma nulla può fare contro le nozze di Laura e Sir Percival, e lascia Limmeridge House per una spedizione in America.
Sir Percival rivela immediatamente la sua vera natura: ha sposato Laura per il denaro, ed è talmente sommerso dai debiti che sta meditando, insieme all’amico Conte Fosco, di uccidere la moglie per averne l’eredità. Marian, che vive con i due neosposi, intuisce il suo piano e cerca aiuto nello zio Frederick, che però non fa nulla; caduta preda di una febbre, Marian rimane incosciente per qualche giorno e, al suo risveglio, le viene comunicato che Laura è morta, anche lei per febbre.
Si tratta, in realtà, di un complotto: Laura è viva, è Anne Catherick a essere morta; Anne, la donna in bianco, è stata sepolta in una tomba con il nome di Laura, mentre la vera Laura è stata internata al posto di Anne. Marianne scopre la verità e riesce a liberare la sorella, appellandosi anche all’aiuto di Walter, nel frattempo rientrato in Inghilterra; per proteggere Laura, Walter la sposa.
Il finale è ricco di colpi di scena: si scopre che Anne era in realtà sorella di Laura, che aveva aiutato Sir Percival a falsificare dei documenti e per questo era stata internata. Walter riesce a rientrare in possesso dell’eredità di Laura, Sir Percival muore in un incendio da lui stesso appiccato per distruggere le prove, mentre il Conte Fosco muore a sua volta, assassinato da alcuni suoi vecchi compagni di crimine.
Marianne, Laura e Anne sono senza dubbio eroine della situazione: Anne è simbolo di come i potenti possono infierire sui più deboli a loro piacimento, e anche Laura è sua volta una vittima; insieme a Marianne, però, diventa vincitrice grazie alla perseveranza e alla forza d’animo.
A cura di Chiara.
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