Cenni biografici su Telemaco Signorini

Nato il 18 agosto 1835, Telemaco Signorini è un celebre pittore paesaggista che è stato al servizio del granduca di Toscana Leopoldo II. Da giovane iniziò gli studi classici per poi decidere di dedicarsi all’arte compiacendo anche il padre Giovanni, il quale avrebbe voluto per il figlio una formazione artistica. Nel 1852 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti, il cui ambiente gli stava stretto considerando che non riusciva a sottostare alle regole accademiche che criticava fortemente. Quattro anni dopo decise di lasciare gli studi accademici per dedicarsi alla pittura en plein air.

Già nel 1855 partecipava insieme ad altri artisti agli incontri presso il Caffè Michelangelo, nel corso dei quali Saverio Altamura aveva iniziato a sperimentare l’innovativo elemento pittorico della “macchia”. In questo periodo Signorini iniziò a viaggiare tantissimo in giro per l’Italia, recandosi per studi a Venezia e poi visitando varie regioni italiane, come la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna, ecc… Nel 1859 entrò anche a far parte dell’esercito garibaldino.

Sempre in quell’anno si recò a La Spezia insieme a Vincenzo Capabianca e Cristiano Bianchi. Questo viaggio per lui fu molto importante, perché proprio le visite presso noti borghi delle Cinque Terre, come per esempio Pitelli, Vezzano Ligure, gli permisero di definire al meglio il suo stile pittorico che sarebbe stato contrassegnato dall’utilizzo di contrasti tra luci e ombre e della “macchia di colore”.

Dopo avere realizzato dipinti a tematica militare, nel 1861 insieme a Banti e Capabianca intraprese un viaggio a Parigi, dove ebbe modo di conoscere grandi artisti come Jean-Baptiste Camille Corot e Constant Troyon, con cui strinse un bel rapporto d’amicizia. Fu proprio a Parigi che ebbe modo di  conoscere lo stile pittorico di Gustave Courbet.

Con Borrani e Lega fondò la celebre Scuola di Piagentina, il luogo toscano dove insieme dipingevano all’aperto. Negli ultimi anni della sua vita fece vari viaggi a Parigi, dove ebbe modo di conoscere anche molti artisti impressionisti francesi e le loro opere. Lo stile pittorico degli impressionisti fu ripreso dal Signorini in sue varie opere. In questo periodo infine fece anche altri viaggi: si recò in Scozia e in Inghilterra, a Napoli, presso l’isola d’Elba. Telemaco Signorini morì a Firenze il 10 febbraio 1901.

Alcune opere di Telemaco Signorini

Le due opere di Telemaco Signorini che verranno analizzate sono:

  1. Sulle colline a Settignano.
  2. Chiacchiericci a Riomaggiore.

Sulle colline a Settignano

Sulle colline a Settignano è un dipinto realizzato da Telemaco Signorini nel 1885 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Oggi il quadro fa parte di una collezione privata.

Il quadro mostra in particolare modo un paesaggio collinare della Toscana in quel di Settignano. Il paesaggio rappresentato fa parte della vita stessa del Signorini che dipinge la natura della sua Toscana con la tecnica di pittura all’aperto. La scena dipinta è idillica, trasmette pace e serenità. Al centro di questo paesaggio bellissimo è posta una fanciulla seduta su un muretto, la quale sembra essere assorta nei suoi pensieri mentre lavora all’uncinetto, come dimostra lo sguardo rivolto verso il basso colto quasi in meditazione.

Si nota notevolmente la cura da parte del Signorini nella realizzazione dei vestiti della fanciulla che vengono resi con delle pennellate bianche ben nitide. Il colore bianco del vestito contrasta con l’incarnato chiaro della pelle della fanciulla e con il colore scuro dei capelli. La parte bassa della tela viene realizzata molto velocemente, come se avesse meno importanza rispetto alla fanciulla e al paesaggio collinare circostante. Si pensa che la fanciulla ritratta sia la figlia adottiva del pittore toscano, Irene Roppele.

Chiacchericci a Riomaggiore

 Chiacchericci a Riomaggiore è un quadro che Telemaco Signorini eseguì tra il 1892 e il 1894 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Oggi il dipinto fa parte di una collezione privata.

In questo quadro viene ritratta una scena di vita quotidiana tipica del paese: donne che chiacchierano tranquillamente sedute nelle vie del paese appoggiate su muri in pietra. Esse vengono raffigurate alcune nell’atto di attendere al cucito e altre nell’atto di tenere sul grembo i loro neonati. Gli elementi che caratterizzano quest’opera d’arte sono sicuramente l’utilizzo di colori ben nitidi resi con delle pennellate decise e senz’altro l’utilizzo evidente dei contrasti tra luci e ombre che servono in particolare modo per rendere più evidenti i volti delle donne che Signorini sta ritraendo.

Anche l’elemento della macchia di colore è ben evidente rendendo più vivida la scena che l’artista vuole rappresentare. Oltre al contrasto tra luci e ombre sono presenti  anche i chiaroscuri che servono per definire al meglio i soggetti raffigurati sulla tela. Inoltre questo quadro fu realizzato dal Signorini durante il suo viaggio nelle Cinque Terre, che fu molto importante per la sua formazione artistica e durante il quale ebbe modo anche di visitare altri borghi e luoghi molto belli della Liguria.