Cenni biografici su François Boucher

François Boucher nacque nell’anno 1703 da una famiglia di modeste origini. Suo padre era Nicolas Boucher, un discreto pittore, disegnatore e incisore francese, da cui aveva appreso i principi base delle tecniche pittoriche e la stampa, sua madre invece era Élisabeth Lemesle. Dopo avere frequentato lo studio di François Lemoyne, che era celebre per essere stato il primo pittore di re Luigi XV, decise di entrare a far parte del celebre laboratorio di Jean-François Cars occupandosi della realizzazione di decorazioni per carte intestate.

Successivamente fu notato dall’incisore Jean de Julienne, che gli diede l’incarico di realizzare sia i disegni sia i dipinti della celebre opera di Antoine Watteau, Figures des différents caractères de paysage et d’etudes dessinées d’après nature par Antoine Watteau che fu pubblicata nel 1726. Dopo avere vinto il Grand Prix di Roma nel 1723, quattro anni dopo decise di trasferirsi nella Capitale, avendo modo di conoscere lo stile artistico di pittori come il Correggio, il Tiepolo, il Veronese, il Guercino. Nel 1731 fece ritorno a Parigi, dove divenne poi membro dell’Académie royale de peinture et de sculpture. Divenne poi il primo pittore del re, godendo della protezione della sua allieva Madame Pompadour e del marchese di Marigny.

Fu celebre in particolare modo per avere realizzato numerosi quadri con soggetti mitologici, come per esempio il celebre dipinto Venere che ordina a Vulcano le armi per Enea. Realizzò anche altri quadri con soggetto mitologico e due di questi sono oggi anche molto famosi:

  1. Il trionfo di Venere, realizzato nel 1740;
  2. Diana uscita dal bagno realizzato nel 1742.

Fu anche un noto pittore di arazzi, come ad esempio il celebre Psiche condotta da Zefiro al palazzo d’Amore. Realizzò anche molti ritratti, il cui più celebre fu quello di Madame Pompadour dipinto nell’anno 1755. Realizzò anche le incisioni delle commedie di Molière nell’anno 1734 nonché tantissimi disegni. Egli morì il 30 maggio 1770.

Le opere d’arte di Boucher che verranno brevemente analizzate sono due:

  1. Il trionfo di Venere;
  2. Diana uscita dal bagno.

Il trionfo di Venere

Il trionfo di Venere è una delle opere d’arte più conosciute dell’artista francese ed è stata da lui eseguita con la tecnica pittorica dell’olio su tela nell’anno 1740. Oggi si trova presso il Nationalmuseum di Stoccolma, in Svezia.

Per la realizzazione de Il trionfo di Venere, Boucher trae ispirazione dal dipinto La nascita di Venere, realizzato tra il 1753 e il 1755 dal pittore francese Jean-Honoré Fragonard. Questo quadro fu acquistato dal conte Carl Gustaf Tessin, conte e politico svedese, quando si trovava a Parigi, in Francia. Nel 1749 questi vendette poi parte dei quadri della sua collezione al re di Svezia a causa dei gravi problemi finanziari avuti.

In questo quadro viene rappresentata la dea Venere al centro della scena in posizione seduta e senza vesti. Il suo sguardo è sereno e attorno a lei sono presenti vari personaggi sempre senza vesti e seduti sopra animali marini, che sembrano dei pesci di grandi dimensioni. Sul cielo, da cui si scorgono immensi banchi di nuvole bianche e grigie sono presenti degli angioletti: tre tengono con le loro mani un telo rosa e celeste di grandi dimensioni, mentre gli altri volano attorno alla dea. Il paesaggio rappresentato sullo sfondo è tipicamente marino e dietro ai personaggi centrali della tela sono presenti degli scogli.

Diana uscita dal bagno

Diana uscita dal bagno, nota anche semplicemente come Diana al bagno è un quadro eseguito da François Boucher nell’anno 1742 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Oggi il celebre dipinto si trova presso il Museo Louvre di Parigi.

Diana al bagno è un quadro in cui da subito è riconoscibile la dea Diana, che viene rappresentata con indosso sul capo una corona di perle in cui è incastonato un gioiello che ha la forma di luna. La dea della caccia viene rappresentata nuda seduta su un telo azzurro su cui a sua volta è posato un telo di piccole dimensioni di colore bianco e rosa. Le stoffe su cui è seduta, con i loro colori, mettono soprattutto in risalto l’incarnato e i capelli dorati della dea, la quale sta per accingersi a fare un bagno.

Alla sua destra è presente una ninfa dai capelli castano dorati che invece è inginocchiata ai piedi della dea. Attorno ai capelli la giovane indossa un nastro azzurro. Sullo sfondo sono presenti invece arbusti e boscaglia che quasi contrastano con la nudità della dea e della ninfa. Accanto a loro sono presenti anche dei volatili e una lepre che sono stati cacciati dalla dea, mentre in lontananza si scorgono due cani da caccia che hanno fatto compagnia alle due donne rappresentate e una faretra che contiene al suo interno delle frecce. Il colore predominante dell’intera composizione è senz’altro il verde che servì a Boucher per dipingere la vegetazione circostante.

Conclusioni

I due quadri descritti fanno parte del ciclo pittorico mitologico, per cui François Boucher era noto in Francia soprattutto.