Desdemona
Forse non c’è opera più efficace dell’Otello per convogliare il concetto di “Passione che uccide”. Risalente ai primi anni del Seicento, in questa tragedia ambientata nella città di Venezia William Shakespeare narra della gelosia di Otello, portata a estremi tali da arrivare a uccidere l’oggetto del suo amore, Desdemona.
Il tema della gelosia nell’Otello
La gelosia in generale è al centro di questa opera: il moro Otello si è sposato in gran segreto con Desdemona, figlia del senatore Barbanzio, scatenando le gelosie di Roderigo, innamorato di Desdemona; inoltre, ribollono i rancori di Iago, suo alfiere, geloso perché Otello preferisce il luogotenente Cassio a lui. Iago e Roderigo si alleano quindi contro Otello: Roderigo denuncia a Barbanzio il matrimonio della figlia Desdemona con Otello, mentre Iago, fingendosi suo amico, lo avverte della spiata di Roderigo. Nonostante il processo contro Otello, accusato di aver sedotto Desdemona, la donna riesce a convincere il padre di essersi sposata per amore, e i due sposi possono così consumare il proprio amore.
Iago non è per nulla soddisfatto e fa ricorso alle proprie arti di manipolazione per istigare Otello contro la moglie: riesce a persuaderlo, sussurrandogli all’orecchio dubbi su dubbi, che Desdemona e niente meno che il suo luogotenente preferito Cassio sono amanti. Acceso di sospetto, Otello incarica proprio Iago di indagare, cosa che mette Iago in una posizione ulteriormente privilegiata per seminare sospetti. Ormai persuaso del tradimento della moglie, Otello inizia a trattare Desdemona sempre peggio, fino ad arrivare a ucciderla nel suo letto, soffocandola con un cuscino. Infine, Iago viene smascherato, ma è troppo tardi: Desdemona è morta e Otello, consapevole ormai del proprio errore, si suicida.
Al di là dell’innegabile ruolo di Iago nel manipolare Otello e gli altri personaggi, il seme da cui scaturisce la tragedia è quello della gelosia, “naturalmente” già presente in Otello, che rovina totalmente l’immagine della donna amata. Il tema, più ampio, è quello della purezza femminile, identificato univocamente nella fedeltà al marito: anche senza prove (che comunque sono sempre state deboli e alimentate solo dalle parole di Iago), il solo pensiero dell’adulterio fa crollare qualunque considerazione e fiducia nei confronti di Desdemona. E tuttavia Desdemona, innocente in tutto per tutto, anche in punto di morte difende il marito che l’accusa ingiustamente.
Tutte le opere shakespeariane si prestano a più interpretazioni, e questa non fa eccezione. Desdemona è da considerarsi rappresentazione di innocenza e purezza, fedele al proprio amore per il marito fino alla fine, o altro esempio di quello che succede quando una donna segue una passione non approvata dalla società?
A cura di Chiara.
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