Billie Jean King

Billie Jean King è una ex tennista statunitense ed ex numero uno al mondo, considerata una delle migliori tenniste di sempre, con 78 titoli WTA; è stata ed è ancora una figura di spicco del tennis femminile, e ha lottato per contrastare il sessismo nel mondo del tennis.

Le origini

Billie Jean Moffitt nasce il 22 novembre 1943 in California da Betty Jerman, casalinga, e Bill Moffitt, pompiere; i suoi genitori sono metodisti ma anche grandi sportivi: la madre è appassionata di nuoto, il padre di basket e baseball; anche il fratello minore Randy gioca a baseball ed è anzi un professionista dei San Francisco Giants.

È così che Billie Jean inizia a praticare sport sin da bambina, iniziando con il baseball e il softball, per poi passare al tennis all’età di undici anni. Lei stessa si compra la prima racchetta dopo essersi messa da parte il denaro necessario, e inizia ad allenarsi presso dei campi pubblici seguendo le lezioni gratuite offerte dal professionista Clyde Walker.

Billie Jean frequenta le scuole a Long Beach, prima il liceo, poi passa al College di Los Angeles; non arriva però alla laurea, perché preferisce concentrarsi sul tennis, che richiede la sua attenzione a tempo pieno. Nel 1961, ad appena diciassette anni, Billie Jean si conquista la prima vittoria nel doppio femminile a Wimbledon, torneo a cui riesce a partecipare grazie a una raccolta fondi; l’anno successivo sconfigge Margaret Court, la numero uno del tennis femminile, in un sol match: la prima volta nella storia di Wimbledon che questo accade. Queste vittorie la spingono a nutrire l’ambizione di diventare una professionista: ma si tratta di una prerogativa che alle donne è esclusa. Sarà infatti la battaglia principale di Billie Jean, quella di dare dignità al tennis femminile e di renderlo “pari” a quello degli uomini. 

Nel 1963, mentre è ancora all’università, incontra il suo futuro marito, Larry King: i due si sposano nel 1965 a Long Beach.

La carriera

Per mantenersi, intanto, prima del matrimonio, Billie Jean lavora come istruttrice di tennis, che le fa guadagnare abbastanza da potersi permettere di partecipare a diversi tornei a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. Nel 1965 colleziona sei vittorie, cosa che attira l’attenzione della United States Lawn Tennis Association, che per la prima volta in quasi un secolo decide di nominare due “numeri 1”, Billie Jean King e Nancy Richey.

All’età di ventidue anni, Billie Jean vince il suo primo titolo singolare a Wimbledon e il suo primo Grande slam. L’anno successivo, il 1967, è per lei un anno di successi: riesce a difendere il proprio titolo e vincerne un altro a Wimbledon, collezionando poi un’altra vittoria alla Federation Cup nella Repubblica federale tedesca. Le vittorie conquistate anche negli anni successivi permettono a Billie Jean di far leva sulla propria crescente popolarità per toccare alcuni tasti dolenti del tennis americano: il mancato riconoscimento del tennis femminile come uno sport da professioniste e la disparità di retribuzione tra giocatori uomini e giocatrici donne. La tennista, con la collaborazione del marito Larry, nel 1971 fonda un circuito professionista di nove tenniste grazie ai finanziamenti ricevuti dalla fondatrice della rivista World Tennis, Gladys Heldman, e dal presidente della Virginia Slims, Joe Cullman. 

La Battaglia dei sessi

Billie Jean sale alla ribalta internazionale con la famosa “Battaglia dei sessi”, un match giocato tra lei e Bobby Riggs nel 1973. Bobby Riggs era stato il miglior tennista al mondo tra gli anni Trenta e Quaranta, e aveva poi proseguito la carriera esibendosi in match promozionali e a gare amatoriali. Il tennista era anche piuttosto famoso per il suo sessismo: considerava il tennis femminile così inferiore a quello degli uomini da poter sconfiggere (lui, che nel 1973 ha ormai 55 anni) la numero uno del tennis femminile, Margaret Court.

Effettivamente Bobby Riggs riesce a sconfiggere Margaret Court in un umiliante match che spinge Billie Jean a cercare una rivincita. La tennista, infatti, dopo aver inizialmente rifiutato la sfida di Bobby Riggs, decide di coglierla e di sfidare l’uomo a Houston, il 20 settembre 1973. La Battaglia dei sessi attira un pubblico mai visto: più di 30.000 spettatori, e un totale di 90 milioni di telespettatori in tutto il mondo. Billie Jean conquista la vittoria, e anche un maggior riconoscimento del tennis femminile: la sua vittoria diventa la vittoria di tutte le tenniste o aspiranti tali. In quello stesso anno, Billie Jean diventa la prima presidentessa della prima associazione femminile di tennis, la Women’s Tennis Association, e co-fonda insieme al marito e altri sostenitori il World Team Tennis, una tennis league per uomini e donne.

Negli anni successivi, Billie Jean continua a collezionare successi, arrivando in totale a 197 vittorie fino al 1983, anno in cui si ritira dal professionismo. In seguito, diventa la coach della squadra olimpionica femminile statunitense di tennis, nonché capitano della squadra della United States Fed Cup. Nel 1981 Billie Jean fa coming out, ammettendo la sua attrazione per le donne, e diventando la prima professionista dello sport a fare coming out. Nel 1987 si separa dal marito, a cui comunque rimane molto vicina, tanto da fare da madrina alla figlia avuta dal secondo matrimonio. Nel 2018 Billie Jean sposa la sua compagna nel doppio e nella vita, Ilana Kloss.

A cura di Chiara.