Fabiola Gianotti
Fabiola Gianotti è una scienziata italiana, specializzata in fisica delle particelle, e direttrice del CERN di Ginevra, la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia dell’istituto.
La famiglia
Fabiola Gianotti nasce a Roma il 29 ottobre 1960. Sua madre, intellettuale siciliana, cerca di condividere con la figlia la propria passione per la letteratura e le arti, mentre suo padre, geologo piemontese, la spinge a coltivare l’interesse per le scienze. Nel 1967 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Fabiola frequenta prima le scuole medie, e in seguito il liceo classico. Nonostante l’impostazione umanistica, la giovane è particolarmente attratta dalle materie scientifiche: a spingerla specificatamente verso la fisica è la lettura della biografia di Marie Curie, la scienziata che insieme al marito ha scoperto la radioattività.
Così, Fabiola decide di studiare fisica sub-nucleare all’Università Statale di Milano, dove si laurea nel 1984, per poi proseguire con un dottorato di ricerca in particelle elementari, ottenuto nel 1989. Fabiola suona anche il piano, per cui ha ottenuto un diploma al Conservatorio di Milano, ed è anche ballerina.
La carriera come fisica
Ancor prima di conseguire il dottorato, Fabiola inizia a lavorare presso il CERN, il Centro Europeo Ricerche Nucleari, dapprima con un internato che le permette di collaborare a diversi progetti, come l’UA2 (un esperimento che coinvolgeva un acceleratore di particelle per scoprire i bosoni W e Z); il WA70 (un esperimento interuniversitario con l’utilizzo dello spettrometro OMEGA); e l’ALEPH, il rilevatore di particelle utilizzato per esplorare i limiti della fisica del modello standard. Fabiola lavora anche allo sviluppo del rilevatore di particelle, nonché allo sviluppo di software e di analisi dei dati.
La sua carriera all’interno del CERN non si ferma dopo l’apprendistato. A partire dagli anni Novanta, la dottoressa Gianotti inizia i propri esperimenti con l’argon liquido ma, ancora più importante, nel 1992 entra a far parte dell’esperimento ATLAS. ATLAS fa parte di un gruppo di nove rivelatori di particelle costruiti per l’acceleratore di particelle più grande, l’LHC. Gli esperimenti con ATLAS hanno coinvolto più di seimila scienziati provenienti da circa 40 paesi del mondo, e hanno infine portato infine alla scoperta del bosone di Higgs; ATLAS viene considerato uno dei più grandi esperimenti mai effettuati.
Nel 1999 Fabiola viene nominata coordinatrice del progetto per quattro anni, carica che le viene poi rinnovata dal 2009 al 2013: è infatti Fabiola, in quanto portavoce del progetto, ad annunciare il primo rivelamento del bosone di Higgs nel 2012. Nonostante la carriera scientifica, Fabiola si dichiara credente, e afferma che secondo lei scienza e fede non sono in conflitto; la scoperta del bosone di Higgs (la cosiddetta “particella di Dio”) e l’osservazione della materia del mondo la persuadono che dietro all’architettura dell’universo ci deve essere un’intelligenza superiore.
Scienziata di livello internazionale
Contemporaneamente alle sue attività al CERN, Fabiola è anche membro di numerosi comitati internazionali, come il Comitato scientifico del CNRS (il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica), il comitato sulla consulenza fisica di Fermilab negli Stati Uniti, il comitato dell’European Physical Society, e il comitato scientifico del laboratorio DESY (Centro di ricerca nazionale della Germania). Nel 2013, viene nominata professoressa onoraria dell’Università di Edimburgo, e compare nel documentario La particella di Dio, dedicato agli esperimenti dell’LHC.
Nel 2016, viene nominata – prima donna nella storia del CERN – direttrice del Centro, mandato che le viene rinnovato nel 2019 e che è destinato a durare fino al 2025. Fabiola entra a far parte dell’Accademia Nazionale dei Lincei e viene ammessa come socio straniero aggiunto all’Accademia nazionale delle Scienze statunitense, ottenendo lo status di socio dell’American Philosophical Society nel 2019.
Fabiola ha pubblicato più di cinquecento paper scientifici, da sola o in collaborazione con altri scienziati, e ha partecipato a molteplici conferenze internazionali; tra di essi, vi è il testo che riassume la scoperta del bosone di Higgs, “Observation of a New Particle in the Search for the Standard Model Higgs Boson with the ATLAS Detector at the LHC”.
La scienziata afferma di non aver mai avvertito alcuna sorta di discriminazione nei propri confronti, ma è consapevole dell’enorme disparità di genere all’interno dell’ambiente della fisica: le donne sono a malapena un terzo rispetto agli uomini. Per questo motivo, Fabiola negli anni si è impegnata ad abbattere le barriere per le aspiranti scienziate, promuovendo in particolar modo un sostegno per le donne che vogliono avere figli. Fabiola è nubile e non ha mai avuto figli, perché sentiva che non avrebbe avuto abbastanza sostegno nel mondo del lavoro se fosse diventata madre.
Il Guardian ha inserito Fabiola Gianotti tra le 100 donne più di ispirazione del 2011. Fabiola ha ricevuto numerose lauree onorarie da università di tutto il mondo, da Losanna a Oslo, da Edimburgo a Chicago. Nel 2014, riceve dal presidente Giorgio Napolitano l’Ordine al merito della Repubblica italiana. Dal 2020 è socio dell’Istituto Aspen, un’organizzazione no profit per gli studi umanistici.
A cura di Chiara.
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