Melanie Perkins

Melanie Perkins è una milionaria australiana grazie alla sua attività imprenditoriale nel campo della tecnologia e del digitale; tra le attività che l’hanno resa famosa, spicca la piattaforma Canva, uno strumento per creare contenuti digitali di vario tipo, sia gratuitamente che a pagamento.

Le origini

Melanie Perkins nasce a Perth, nell’Australia occidentale, da genitori di origini australiane (la madre è una docente) e filippine/dello Sri Lanka (il padre, ingegnere, è originario della Malesia). Mentre frequenta il Sacred Heart College, la giovane Melanie nutre l’ambizione di diventare una pattinatrice professionista, alzandosi ogni mattina alle 4:30 per allenarsi. Ma parallelamente al desiderio di esibirsi sul ghiaccio, emerge anche il suo talento imprenditoriale: durante il liceo lancia il suo primo business, vendendo sciarpe fatte a mano al mercato di Perth.

Si tratta di un’esperienza che le fa amare l’idea di possedere una propria attività. Non a caso, infatti, quando si tratta di iniziare l’università, la giovane sceglie un corso di comunicazione, commercio e psicologia, iscrivendosi all’Università dell’Australia occidentale.

L’università rappresenta per Melanie una svolta importantissima. Non tanto per gli studi universitari in sé, ma per le idee che la ispirano. Melanie, infatti, è anche un tutor privato per gli studenti del corso di grafica, e durante questa esperienza si rende conto di quanto i programmi di grafica, come Adobe Photoshop, siano difficili da usare, e di come gli studenti si trovino in difficoltà al momento di utilizzarli; a volte necessitano di un intero corso preparatorio solo per imparare le funzionalità base del programma. È da lì che Melanie inizia a rimuginare un’idea: quella di creare un programma di grafica facile da usare, intuitivo, che non richieda esperienza né competenze tecniche.

Il primo passo: Fusion Books

Ormai completamente presa dalla propria idea imprenditoriale, all’età di diciannove anni Melanie lascia l’università e insieme al compagno di università Clifford Obrecht, anche lui originario di Perth, fonda nel 2007 la sua prima piattaforma di successo: Fusion Books. L’idea di base era quella di creare una piattaforma intuitiva e user-friendly per la progettazione di annuari scolastici: andando oltre complicati tecnicismi e strumenti, gli utenti potevano usare un semplice sistema drag-and-drop per personalizzare il proprio progetto.

Originariamente, Melanie vuole creare una vera e propria piattaforma di graphic design che renda il processo di progettazione semplice, ma si trova a dover fare i conti con la propria mancanza di risorse e la competizione di altri colossi già in essere. Così, lei e Clifford decidono di concentrarsi sulla nicchia degli annuari, dove hanno meno competizione. I due giovani lavorano nel salotto della madre di Melanie, dove Clifford si occupa di attirare nuovi clienti con chiamate di marketing: nel giro di cinque anni, Fusion Books, da una semplice piattaforma “casalinga”, diventa la società di progettazione di annuari più grande dell’Australia e si espande anche in Nuova Zelanda e in Francia.

Il grande successo: Canva

L’esperienza di Fusion Books permette ai due giovani imprenditori di portare avanti il progetto di una piattaforma di graphic design facile da usare, ossia di implementare quello che originariamente era il concetto di Fusion Books. Trovare investitori non è facile; Melanie in futuro avrebbe affermato che la loro idea era stata rifiutata da più di 100 investitori locali. Ma la coppia non si da per vinta: nel 2011, incontrano l’investitore Bill Tai, in visita a Perth, e durante una cena gli espongono la propria idea di business per Canva.

Sono presenti anche altri finanziatori; i due giovani non ottengono gli investimenti sperati, ma vengono introdotti nella cerchia di Tai, che da quel momento li invita a molte delle sue riunioni ed eventi con finanziatori di vario tipo. È durante uno di questi eventi, nella Silicon Valley, che Melanie e Clifford incontrano Lars Rasmussen, co-fondatore di Google Maps. Lars Rasmussen dimostra un grande interesse per il progetto, e si occupa di mettere insieme un team di esperti per poterlo trasformare in realtà. Grazie alla mediazione di Rasmussen, i due startupper incontrano Cameron Adams, ingegnere tecnico ex dipendente di Google.

Cameron Adams inizialmente rifiuta la proposta di unirsi a Canva perché sta lanciando una propria piattaforma, fluent.io, ma in seguito decide di accettare: in questo modo, diventa il terzo co-fondatore, insieme a Melanie e Clifford, di Canva. 

Supportare le startupper

Melanie Perkins diventa, con Canva, una delle poche donne ad avere co-fondato (o fondato) una start-up. È anche una delle poche CEO a gestire una start-up “unicorno”, ossia start-up private che hanno sforato il miliardo di profitti. In quanto donna in un settore prevalentemente dominato dagli uomini, Melanie si interessa alla parità di genere, e promuove, nell’ambito delle proprie attività, politiche di inclusione e non-discriminazione (in Canva, il 41% dei dipendenti sono donne). 

Melanie ha viaggiato, e continua a viaggiare, in tutto il mondo per raccogliere idee e accumulare diverse esperienze. Durante un viaggio in Turchia, il suo compagno di affari Clifford le chiede di sposarlo con un anello di fidanzamento da 30 dollari: un gesto che esprime tutto il disdegno dei due giovani per il materialismo in sé, per l’idea di accumulare denaro fine a sé stesso. Nel 2021, i due si sposano su un’isola dell’Australia occidentale, per poi decidere di impegnare almeno metà dei propri guadagni per fini filantropici, aderendo all’iniziativa Giving Pledge. Secondo la 2021 Rich List, Melanie e Clifford si classificano al decimo posto tra i dieci australiani più ricchi.

A cura di Chiara.