Introduzione
Il gatto è considerato un animale venerato sin dai tempi antichi. Ad esempio presso l’antico Egitto il gatto era considerato un animale sacro e veniva anche rappresentato nei dipinti, nelle principali sculture e nelle più importanti incisioni dell’epoca. Spesso anche le divinità egizie venivano rappresentate con la testa felina e con il corpo umano, testimoniando quanto in questa antica civiltà il gatto fosse considerato un animale importante. In epoca medievale invece il gatto iniziò ad essere considerato un animale che era in qualche modo collegato alla figura del diavolo e a quella delle streghe, quindi veniva considerato un animale non degno di nota.
Bisognerà poi aspettare l’epoca vittoriana, nell’Ottocento, per cercare di rivalutarlo come animale da compagnia e facente anche parte dei nuclei familiari. Sarà proprio l’Ottocento infatti il secolo più importante per questo animale, che inizierà ad essere rappresentato in tantissime famose opere d’arte.
Opere d’arte che ritraggono i gatti
Quelle che verranno prese in esame nel presente articolo sono alcune delle opere artistiche che raffigurano i gatti:
- L’enfant au chat di Pierre-Auguste Renoir;
- Raminou seduto su un panno di Suzanne Valadon.
L’enfant au chat di Pierre-Auguste Renoir
L’enfant au chat è un quadro realizzato nel 1887 dal celebre pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Oggi il dipinto si trova presso il Museo d’Orsay di Parigi, dove si possono ammirare anche tanti altri dipinti dei principali artisti impressionisti.
Il quadro ritrae la piccola Julie Manet, nipote del celebre pittore Edouard Manet e figlia di Eugène Manet e della pittrice impressionista Berthe Morisot. La tela fu effettuata proprio dall’amico della coppia, Pierre-Auguste Renoir che era anche lui un noto pittore impressionista e venne proprio ordinata da questi ultimi che volevano avere un ritratto della figlia.
Sulla tela viene rappresentata Julie all’età di nove anni con un’espressione molto serena e colta nell’atto di abbracciare un gatto che sembra molto felice di stare tra le braccia della bambina. Come si sa in Inghilterra era di moda in questo periodo storico regalare dei gatti alle giovani fanciulle con l’intento di farle diventare in futuro delle buone madri. Anche in Francia si iniziò a diffondere quest’usanza. Tra l’altro alla fine del XIX secolo era una cosa comune rappresentare i gatti nei quadri dei pittori impressionisti che vedevano in loro il simbolo della loro indipendenza artistica. In sintesi i pittori impressionisti francesi erano contenti di “immortalare” i gatti sulle loro tele.
In questa tela quella che viene rappresentata è la dolcezza: Julie ha uno sguardo molto tranquillo, il gatto è felicissimo di stare tra le braccia della fanciulla, le linee utilizzate per rappresentare l’opera sono curve e i colori utilizzati rientrano tra i pastelli. L’espressione felice e beata del gatto sembra quasi entrare in contrasto con la posa matura di Julie che, avendo anche i capelli raccolti, sembra quasi una giovane adulta piuttosto che una bambina. La dolcezza dei suoi lineamenti, il suo viso rotondo e le tante curve presenti sulla tela fortunatamente fanno ricordare che lei si trova ancora in quella fase dolce tipica dell’infanzia. Probabilmente l’espressione seria della bambina è derivata anche dal fatto che lei non vede l’ora che il ritratto sia finito in modo tale da poter tornare a giocare con il suo gatto.
Raminou seduto su un panno di Suzanne Valadon
Raminou seduto su un panno è un quadro realizzato da Suzanne Valadon nel 1920 mediante la tecnica pittorica dell’olio su tela. Il dipinto fa parte oggi di una collezione privata. Il quadro è autografato, presentando quindi la firma della pittrice francese a cui viene anche affiancato l’anno di realizzazione.
Raminou era il gatto preferito dalla pittrice impressionista Suzanne Valadon ed era un gatto randagio. Come l’artista francese conduceva anche lui una vita ribelle, priva di regole. La Valadon era una donna che viveva in maniera anticonformista, era libera e conduceva la vita che più desiderava. Raminou era stato ritratto da lei in tantissime tele.
In questa tela viene ritratto in una posa quasi reale con il suo pelo rosso luminoso mentre è seduto su un drappo di tessuto e un tappeto dai colori vivaci. Sembra quasi che Raminou voglia farsi ammirare dallo spettatore, considerando la posa che assume nel quadro e il suo sguardo è proprio rivolto verso chi osserva la tela. I colori della composizione pittorica sono il rosso, il bianco, l’arancio, il verde, l’azzurro, il celeste, il giallo e infine il nero. Al centro della scena vi è il gatto che è il personaggio che domina la composizione, mentre sullo sfondo si vedono solo questi elementi sopra descritti.
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