Vanessa Ferrari
Vanessa Ferrari è una ginnasta italiana, campionessa mondiale e vicecampionessa durante le Olimpiadi di Tokyo; vanta numerosi titoli nazionali e internazionali ed è stata la prima ginnasta italiana a realizzare lo Tsukahara, uno speciale salto della ginnastica artistica, che prevede un doppio avvitamento durante un doppio salto all’indietro.
La vita in breve e la carriera junior
Vanessa Ferrari nasce a Orzinuovi il 10 novembre 1990, da padre italiano (Giovanni Ferrari) e madre bulgara (Galya Nikolova). Ha due fratellini piccoli, i gemelli Ivan e Michele, nati nel 1993.
Vanessa inizia a cimentarsi nella ginnastica sin da bambina, all’età di otto anni, presso la Brixia, una società sportiva di Brescia. Già nel 2001, insieme alle compagne di corso, partecipa in rappresentanza della Brixia a un campionato di serie C1; l’anno successivo vince il Campionato di categoria allieve e si classifica seconda nel concorso individuale nella nazionale italiana juniores. Questi successi la resero un elemento fondamentale per la Brixia insieme alle compagne di corso. Grazie a lei e alle compagne di squadra Roberta e Paola Galante (sorelle) e Lucrezia Delli Riccioli, la Brixia conquista il podio nella serie C; Vanessa, inoltre, arriva prima in tutte le categorie (tranne il corpo libero, in cui si classifica seconda) in occasione della finale nazionale.
Nel 2003, Vanessa approda alla Serie A1, classificandosi insieme alle compagne sempre tra le prime posizioni e guadagnando, così, un quarto scudetto in nome della Brixia in occasione della gara nazionale a Torino. Vanessa, sempre con la sua squadra in rappresentanza della Brixia, si guadagna poi la Coppa Europa. L’anno successivo attira l’attenzione internazionale arrivando seconda ai campionati europei juniores nell’individuale, e terza nella gara a squadre. Lei e le altre ragazze vincono un quinto scudetto per la Brixia nella serie A1; nella competizione nazionale dei Campionati Assoluti conquista il primo posto nelle parallele asimmetriche, ma arriva ottava nella gara individuale a causa di un infortunio. Questo non le impedisce di guadagnarsi in ogni caso il titolo di “Giovane ginnasta italiana” in occasione degli Oscar della Ginnastica.
Vanessa continua la propria carriera junior nel 2005, anno in cui si aggiudica una medaglia in tutte le categorie durante i XV Giochi del Mediterraneo, e arriva prima nella gara individuale del Festival olimpico della gioventù europea (terza, invece, nella gara a squadre). Di nuovo in Serie A1, vince tutto il vincibile, sia nell’individuale che nella gara a squadre, e si guadagna un secondo titolo ai Campionati Assoluti per il concorso individuale.
La carriera senior
Forti dei successi finora ottenuti, la squadra italiana di ginnastica artistica (composta da Vanessa e da Monica Bergamelli, Carlotta Giovannini, Federica Macrì e Lia Parolari) viene inviata ai Campionati europei in Grecia nel 2006: per la prima volta nella storia di questo sport, la squadra italiana conquista il posto più alto del podio; Vanessa, inoltre, nelle prove individuali, arriva seconda alla trave e alle parallele asimmetriche: questo le fa guadagnare il premio “Miglior ginnasta femminile” agli Oscar della Ginnastica. Vanessa non si ferma e vince il suo terzo titolo ai Campionati Assoluti.
Nei campionati mondiali di Aarhus del 2006, Vanessa dà il meglio di sé, perché è la prima ginnasta italiana della storia di questo sport a qualificarsi alle finali mondiali di quattro categorie (trave, parallele asimmetriche, corpo libero e individuale); un risultato che supera di gran lunga la performance della squadra che invece, classificandosi nona, non riesce ad accedere alla finale.
Nonostante una caduta durante un salto, Vanessa Ferrari conquista l’oro nel concorso individuale, diventando la prima ginnasta italiana a vincere i mondiali in quella categoria. Nelle altre categorie, la giovane si classifica terza.
Dal momento che le Olimpiadi di Pechino del 2008 si stanno avvicinando, Vanessa si appella al presidente del consiglio per avere strutture sportive più adeguate per allenarsi; il suo appello viene ascoltato e alla Brixia viene donato un nuovo impianto sportivo. In preparazione alle Olimpiadi, nel 2007 Vanessa vince tre ori nella Coppa del Mondo, e un altro oro in occasione dei Campionati Europei di Amsterdam nella categoria individuale.
Durante i Campionati mondiali di Stoccarda, trampolino di lancio per le Olimpiadi, Vanessa cade e si fa male durante un salto, ma nonostante ciò riesce insieme alle compagne a conquistare il quarto posto nella gara a squadre, la posizione più alta mai raggiunta dalla squadra italiana nei mondiali.
Nelle gare successive, Vanessa non gareggia al meglio delle proprie possibilità a causa di alcuni dolori e infortuni; partecipa alle Olimpiadi di Pechino nonostante una tendinite acuta: l’unica minorenne della spedizione italiana. Non riesce ad arrivare alle finali a causa degli errori dovuti al dolore; terminate le Olimpiadi, si ritira per un periodo di riabilitazione.
Nonostante tutto, nel 2009 conquista un altro titolo ai Campionati Assoluti, e decide di sottoporsi a un’operazione per lenire il dolore al tendine d’Achille; in quello stesso anno, si tessera al Centro Sportivo Esercito.
Vanessa ritenta alle Olimpiadi del 2012, e grazie al suo contributo la squadra italiana si classifica settima, un risultato mai raggiunto; individualmente, si conquista l’ottavo posto. Gli anni successivi sono costellati di gare, vittorie ma anche problemi di salute, che culminano con la rottura del tendine nel 2017, cosa che la costringe a ritirarsi dalle gare fino al 2019. Ma una volta tornata in campo, aiuta la nazionale italiana a classificarsi per le Olimpiadi del 2021 e conquista individualmente l’argento nella categoria individuale: la prima ginnasta italiana a farlo.
A cura di Chiara.
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