Introduzione generale su Bridget Riley

Bridget Louise Riley è nata il 24 aprile 1931 a Londra, in Gran Bretagna. É nota soprattutto per essere una delle fondatrici del movimento astratto dell’Op Art (detto anche Optical Art) che si è affermato nel corso degli anni Sessanta e che ha come obiettivo principale quello di impressionare con le sue opere l’occhio degli osservatori.

Cenni biografici sulla pittrice inglese

Bridget Riley, il cui nome di battesimo è Bridget Louise Riley, è nata e cresciuta a Londra. Dopo gli studi presso il Cheltenham Ladies College, intraprese gli studi presso il Goldsmiths College e poi presso il Royals College of Art. Presto dovette abbandonare gli studi universitari per occuparsi della salute precaria del padre. Soffrì di depressione e svolse vari lavori, come ad esempio quello di insegnante d’arte e quello svolto presso la società pubblicitaria J. Thompson Company all’interno della sezione artistica.

I successi della sua carriera artistica

A partire dagli anni ’50, Bridget Riley iniziò a dipingere numerose opere artistiche con il suo stile inconfondibile. Iniziò a dipingere avendo come modello di riferimento artistico iniziale il puntinismo di Georges Seurat. Realizzò numerosi dipinti ritraenti paesaggi seguendo proprio lo stile artistico del puntinismo, poi successivamente iniziò ad interessarsi agli effetti ottici. Uno degli artisti molto importanti per l’affermazione dello stile pittorico della Riley fu senz’altro Victor Vasarely che realizzò tantissimi quadri nel corso degli anni Trenta caratterizzati soprattutto dalla presenza di vere e proprie linee e forme colorate in bianco e nero.

Ispirandosi quindi a questo noto pittore, Bridget iniziò a dipingere i suoi quadri proprio in bianco e nero, colori che predomineranno nella maggior parte dei suoi lavori artistici. Con il raggiungimento della maturità artistica, i suoi lavori iniziarono anche a subire l’influenza dello stile artistico futurista. Molto importante fu l’influenza che ebbe per la pittrice lo stile artistico del pittore e scultore torinese Giacomo Balla. Proprio in questo periodo Bridget iniziò a realizzare i suoi lavori artistici prevalentemente utilizzando i colori bianco e nero. (saranno questi i colori che la faranno diventare famosa in tutto il mondo)

I suoi quadri iniziarono ad avere come soggetto pittorico principale le figure geometriche disposte spesso in modo alternato e colorate con pennellate bianche e nere che rendevano l’idea di movimento allo sguardo dell’osservatore. Se si osservano bene i suoi lavori, sembra che il colore si sposti continuamente da una figura geometrica all’altra. Quando un estimatore delle opere d’arte della Riley guarda a fondo le sue opere artistiche, sembra quasi stia vivendo una vera e propria immersione nello spazio in cui questo è disposto. La sua prima mostra personale fu organizzata nell’anno 1962 presso la celebre Galleria One di Victor Musgrave. Anche le sue successive mostre vennero presentate sempre presso questa famosa galleria d’arte.

Le opere realizzate dalla pittrice inglese sono molto particolari e in grado di creare dei veri e propri effetti ottici capaci di suscitare degli effetti di grande movimento agli  occhi dell’osservatore. Sembra quasi che i suoi dipinti servano soprattutto a far intravedere un futuro riposto nelle mani del progresso scientifico avendo però delle grandi preoccupazioni in caso di scoppio di una futura guerra di tipo nucleare. Quello che queste opere trasmettono è un vero e proprio sentimento di paura provato dalle singole individualità nell’ambito di un mondo che tende a diventare ormai sempre più globalizzato.

L’elemento che colpisce principalmente, ad uno sguardo attento delle opere artistiche di Bridget Riley, è senz’altro la fusione tra l’effetto di illusione ottica e l’idea stessa di movimento reso dai colori bianco e nero che sembrano dare vita a delle figure geometriche stesse. Uno dei lavori artistici più noti della pittrice londinese è senz’altro Fall realizzata nel 1963, che rende benissimo l’idea  del movimento e dell’illusione ottica.

Il successo internazionale di Bridget Riley

Il grande successo internazionale fu raggiunto dalla pittrice britannica in occasione della mostra nota come The Responsive Eye, che si tenne nel 1965 a New York, in cui espose le sue opere artistiche insieme a quelle del celebre artista Victor Vasarely. Questa mostra si può considerare come la massima esposizione volta a celebrare gli artisti della Op Art. Ciò che scosse gli animi fu però la decisione di mettere una delle tele della Riley come soggetto della copertina della mostra; gli artisti non presero bene questa decisione, accusando come una delle opere dell’artista inglese venisse utilizzata fondamentalmente a scopi puramente economici.

Successivamente, nel corso degli anni Settanta, l’artista iniziò a viaggiare tantissimo e negli anni Ottanta, durante un suo viaggio in Egitto, iniziò ad interessarsi ad uno studio ancora più approfondito dei colori, focalizzandosi soprattutto sull’elemento del contrasto. A partire dal 1986 iniziò a inserire degli elementi diagonali nei suoi dipinti. Un’opera artistica che mostra gli elementi posti in diagonale è senz’altro Shadowplay, considerato come uno dei suoi lavori più celebri.

A partire dagli anni Novanta, la Riley – considerato l’avanzare degli anni – ha iniziato a delegare parte della realizzazione di molte sue opere ai suoi operai, concentrandosi principalmente tutt’ora alla realizzazione di disegni.