Introduzione
Quello delle divinità è da sempre uno dei soggetti più rappresentati nell’arte e, nell’articolo di oggi, vogliamo trattare nello specifico una dea in particolare: Diana, la dea romana della caccia.
Chi è Diana
Prima di addentrarci nel mondo dell’arte, vediamo brevemente chi è Diana. Corrispondente all’Artemide greca, Diana è la dea protettrice delle foreste, degli animali selvatici e della verginità. Essendo, inoltre, la sorella di Apollo, dio che traina il sole, al contrario Diana viene impersonificata nella luna crescente. Nelle raffigurazioni artistiche è quasi sempre accompagnata da arco e frecce.
Rappresentazione di Diana nell’arte
Entriamo adesso nel vivo del nostro articolo e scopriamo assieme alcune delle opere più famose che hanno per protagonista la dea. Cominciamo da uno splendido affresco che possiamo trovare nella Sala del Sole e della Luna del famoso Palazzo Te di Mantova. L’opera di Palazzo Te a Mantova, rappresentata con una visione da “sotto”, vede i carri del sole e della luna guidati da Apollo e Diana che, come abbiamo detto, sono gemelli, figli del dio Zeus e di Leto. La prospettiva di questa opera è incredibile e da una forte sensazione di dinamicità. Una piccola curiosità, sebbene l’opera sia attribuita al pennello di Giulio Romano, in realtà non si è ancora del tutto certi della sua paternità.
Ci spostiamo adesso al monastero di San Paolo a Parma, all’interno della Camera della Badessa affrescata interamente dal Correggio. Tra i vari dipinti possiamo trovare quello dedicato alla dea Diana sul camino.
Qui la troviamo a bordo di un cocchio trainato da quelli che si suppone siano cervi (sono rappresentate solo le zampe degli animali) con arco e frecce sulla schiena.
In scultura possiamo ricordare la Diana cacciatrice di Jean-Antoine Houdon. La dea viene rappresentata nuda e longilinea, nell’atto di correre. In una mano ha l’arco e nell’altra una freccia. Sui capelli raccolti possiamo trovare la sua famosa mezzaluna. Si tratta di una statua che esprime fierezza e serietà.
Diana e Atteone
Prima di scoprire altre opere dedicate alla dea dobbiamo raccontarvi una storia tratta dalle Metamorfosi di Ovidio. Un giorno, durante una battuta di caccia, Atteone sorprende Diana mentre fa il bagno nuda assieme alle ninfe. La dea, che ha fatto voto di castità, per paura che il cacciatore vada a raccontare di averla vista in un momento così intimo, gli schizza dell’acqua in testa e lo tramuta in un cervo. A questo punto i suoi cani, non riconoscendo il loro padrone, lo inseguiranno fino a sbranarlo.
Da questo racconto sono state tratte varie opere pittoriche. Tra le più famose ricordiamo sicuramente Diana e Atteone di Tiziano. Quest’opera del 1559 vede l’esatto momento nel quale Atteone scopre Diana e le Ninfe, poco prima, quindi, della sua metamorfosi.
Altro dipinto èil Bagno di Diana e storie di Atteone e Callisto di Rembrandt Harmenszoon Van Rijn. In questo caso sono due miti in una sola opera, quella appunto dove Atteone scopre Diana e quella dove la ninfa Callisto partorisce il figlio di Zeus infrangendo il voto di castità. La dea la trasformerà in un orso. In ultimo, citiamo la Stufetta di Diana e Atteone del Parmigianino nella Rocca Sanvitale. La storia è interamente rappresentata nelle lunette in alto.
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