Introduzione

La fondazione AWA (Advancing Women Artists Foundation) ha dedicato anni alla ricerca delle più importanti figure del panorama artistico fiorentino.

L’organizzazione ha lo scopo di identificare e certificare le opere d’arte delle artiste fiorentine nei musei, nelle chiese e nei magazzini della città. Plautilla Nelli rientra tra le donne ispiratrici della nascita di AWA; la prima donna pittrice ufficialmente riconosciuta a Firenze. La Nelli veniva spesso identificata come una “monaca-pittrice”, una figura cattolica che si occupava della rappresentazione e produzione di spettacolari dipinti a soggetto devozionale.

I quadri di Plautilla Nelli

I quadri di Plautilla sono caratterizzati da grandi dimensioni e una spiccata attenzione nei confronti delle donne. La sua protagonista indiscussa è Maria, che va a sostituire e modificare l’immagine di Cristo e la sua costante presenza nelle opere religiose di metà Cinquecento.

L’artista è famosa per la sua “Ultima Cena”, dove Maria viene posta al centro e gli Apostoli raccolti intorno a lei. Plautilla propone una nuova visione religiosa, interamente guidata dalle donne e dalla forza che portano con sé quadro dopo quadro.

La prima donna artista

Plautilla Nelli entra in convento nel 1538 all’età di 14 anni. Dimostra subito una propensione naturale nei confronti della pittura, che approfondisce in totale autonomia. Appartiene alla congrega domenicana del convento di Santa Caterina di Firenze (oggi non più esistente), che le permette di costruire all’interno della struttura una piccola bottega d’arte.

I disegni di Frà Bartolomeo – lasciati in eredità al convento – diventano fondamentali per la sua formazione. L’importante pittore devozionale influenza inevitabilmente lo stile della Nelli, insieme ad altri artisti del calibro di Andrea del Sarto, Giovanni Antonio Sogliani e il Perugino.

Plautilla ricerca il proprio stile personale, interessata a riportare nei propri dipinti la naturale bellezza divina. Ci sono testimonianze che collocano i quadri dell’artista in diverse case nobiliari fiorentine, che hanno portato l’organizzazione AWA ad impegnarsi nella ricerca dei suoi quadri perduti.

Inizialmente, solo tre opere erano associate alla firma di Plautilla Nelli, mentre oggi si è arrivati a raggiungere il numero 17. La fondatrice di AWA è convinta di poter portare il numero ad un livello superiore, interessata a scoprire di più sulla storia della Nelli e sulla passione per i quadri devozionali.

Le opere di Plautilla

Come anticipato, l’artista è stata legata per anni a sole tre opere diverse. Nonostante si tratti di un numero riduttivo, non possiamo non citare questi tre incredibili esempi.
Il primo quadro – “Compianto su Cristo morto” – è stato ritrovato all’interno della chiesa del convento di Santa Caterina a Firenze. Allo stesso modo, la famosa “Ultima Cena” proviene dal monastero di Santa Caterina, oggi posizionato all’interno del monastero di Santa Maria Novella a Firenze.


Infine, bisogna citare “Pentecoste”, un quadro completo e suggestivo, che è stato ritrovato nella chiesa di San Domenico a Perugia. L’Ultima Cena è l’opera più interessante di Plautilla Nelli, a livello di contenuto e a livello di significato. La tela ospitante è lunga quasi 7 metri, a dimostrazione della complessità del lavoro e dell’impegno dimostrato dall’artista. Ben 13 figure a grandezza naturale compaiono nel quadro, sorprendendo chiunque riesca ad osservarlo.
Plautilla sfida le regole del tempo – solo gli uomini erano abilitati a studiare anatomia – e propone una versione originale e realistica dei corpi. Il quadro invita alla compassione e al rispetto, mostrato tanto nei confronti degli uomini quanto nei confronti delle donne.

Gli anni di insegnamento

La giovane monaca-pittrice non si limita alla produzione di spettacolari opere devozionali, ma sceglie di diventare maestra d’arte. Coinvolge un ampio numero di monache nella propria passione, insegnando loro le tecniche apprese nel corso degli anni. Costruisce all’interno del monastero di Santa Caterina una vera e propria scuola d’arte, regalando alle sorelle un nuovo mezzo di espressione.

Le richieste di lavori non tardano certo ad arrivare, tanto da portare il monastero a mantenersi autonomamente dal punto di vista finanziario. Le donne pittrici allieve di Plautilla imparano a trattare l’arte con delicatezza e sicurezza, sorprendendo i richiedenti.

Grande importanza viene data alla figura femminile, completamente riscoperta e rappresentata in una nuova chiave interpretativa. Le donne di Plautilla Nelli hanno visi in primo piano, commossi ed espressivi. Lacrime delicate solcano le loro guance, trasmettendo tutta l’emozione nascosta.
L’artista offre al pubblico una nuova interpretazione della figura femminile al tempo dell’arte devozionale, aprendo la strada a tutte le avanguardiste del futuro.