Giovinezza di Anita Hekberg e inizio della sua carriera

Anita Hekberg nacque a Malmö, in Svezia il 29 settembre 1931 crescendo in una famiglia numerosa composta da otto fratelli. Dopo avere vinto il titolo di Miss Svezia nell’anno 1950, fu Howard Hughes, produttore cinematografico statunitense, ad inserirla nel mondo del cinema. Proprio per intraprendere la carriera cinematografica, Anita si era trasferita negli Stati Uniti.

Nel 1953 interpretò una parte minore nel film Viaggio al pianeta Venere del regista Charles Lamont. Nel 1955 finalmente le venne assegnato un ruolo più rilevante nell’ambito del film Artisti e modelle del regista Frank Tashlin, dove recitavano anche attori di grande successo come Jerry Lewis e Dean Martin. Nel 1956 interpretò una parte da protagonista nel film Hollywood o morte del regista Frank Tashlin che le valse un Golden Globe come migliore attrice emergente.

I grandi successi cinematografici

Dal 1956 iniziò a prendere parte a film di grande successo:

  • nel 1956 interpretò un ruolo nel celebre colossal Guerra e pace del regista King Vidor;
  • nel 1957 interpretò una parte nel film La signora del ranchero di Gerd Oswald;
  • nel 1958 recitò una parte nel film Paris Holiday di Gerd Oswald;
  • nel 1959 interpretò il ruolo della regina Zenobia di Palmira nel film Nel segno di Roma diretto da Guido Brignone e Michelangelo Antonioni.

Fu nel 1960 che Anita Hekberg ebbe un grande successo, interpretando il ruolo di Sylvia ne La dolce vita di Federico Fellini. In questo film iconica divenne la scena in cui la Hekberg faceva il bagno dentro la Fontana di Trevi. Altri ruoli che l’attrice interpretò nel corso degli anni Sessanta furono nei film I mongoli di André De Toth (1961) e A porte chiuse del regista Dino Risi. Fece anche parte del celebre cast del film Boccaccio ‘7o, il quale si articolava in quattro episodi: la Hekberg interpretò un ruolo nell’episodio dal titolo Le tentazioni del dottor Antonio in cui l’attrice, con la sua avvenente bellezza, divenne una vera e propria tentazione per il moralista Dottor Antonio, personaggio interpretato dall’attore Peppino De Filippo.

Altre pellicole cinematografiche in cui apparì furono:

  • I  4 del Texas, film diretto dal regista Robert Aldrich nell’anno 1963;
  • Chiamami Buana diretto da regista Gordon Douglas.

Il trasferimento in Italia e altri film tra Europa ed Hollywood

Dopo le esperienze cinematografiche che la videro come una delle più grandi dive di Hollywood, successivamente Anita decise di trasferirsi in Italia, con l’obiettivo di girare vari ruoli in film di registi europei. Nel 1965 girò una parte nel film di Frank Tashlin dal titolo Poirot e il caso Amanda, nel 1966 fece parte del cast del film Scusi, lei è favorevole o contrario? diretto e interpretato da Alberto Sordi, sempre nello stesso anno recitò in Stazione Luna di Gordon Douglas. Nel 1967 recitò ne La sfinge d’oro del regista Luigi Scattini, ne Il cobra di Mario Sequi e in Sette volte donna di Vittorio De Sica.

In tutti questi film non ottenne il successo desiderato, così come nei film successivi, tra cui si ricordano: La morte bussa due volte di Harald Philippe, le commedie rientranti nel genere sexy come ad esempio Il debito coniugale del 1970 e Casa d’appuntamento del 1972. Sempre negli anni ’70 interpretò una parte nel celebre film di Federico Fellini, I clowns. Nel 1978 apparve nella prima pagina di copertina del giornale Playboy, la quale fece storia rendendola come una delle attrici più amate dal pubblico americano.

La carriera dagli anni Ottanta

Nel corso degli anni Ottanta interpretò altre parti in film come La volpe, il lupo, l’oca selvaggia del regista Robert Michael Lewis, Cicciabomba di Umberto Lenzi (1982), Il conte Max diretto e interpretato da Christian De Sica, Intervista, film dell’anno 1987 dove interpretò un ruolo accanto al suo partner cinematografico de La dolce vita, Marcello Mastroianni. Nei film di fine carriera però l’attrice svedese non ebbe lo stesso successo che aveva ottenuto in passato.

Gli ultimi anni

Fu nel 2010 che fece l’ultima sua apparizione pubblica nell’ambito della trasmissione I migliori anni di Carlo Conti, in cui partecipava in relazione al cinquantesimo anniversario del celebre film La dolce vita, ricordando soprattutto come era stata girata la celebre scena del film in cui fece il bagno nella Fontana di Trevi. L’attrice iniziava ad avere i primi problemi di salute dovuti in quell’anno ad una caduta avuta presso la sua villa di Genzano che le procurò una frattura al femore da cui si stava riprendendo. Nel 2011 però una seconda frattura all’altro femore fece sì che le sue condizioni di salute peggiorassero e l’attrice non fu più in grado di camminare, venendo conseguentemente ricoverata in una clinica di Nemi e successivamente in una clinica di Rocca di Papa, dove fu trasferita.

La sua villa di Genzano nel frattempo fu prima saccheggiata e poi subì un incendio, quindi la Hekberg si trovò in gravi difficoltà economiche. Ottenne, dopo un po’ due pensioni da parte degli Stati Uniti che le permisero di trascorrere gli ultimi anni della sua vita dignitosamente. Anita Hekberg morì l’11 gennaio 2015 a Rocca di Papa a causa di un cancro al fegato.