Giovinezza di Carlotta del Belgio

Marie Charlotte Amélie Augustine Victoire Clémentine Léopoldine, nota più semplicemente come Carlotta del Belgio, era la figlia del re Leopoldo del Belgio e della principessa d’Orléans, Luisa d’Orléans che il re sposò in seconde nozze, e nacque a Laeken il 7 giugno 1840. Aveva anche tre fratelli: Luigi Filippo, Leopoldo e Filippo. Sua nonna era Maria Amalia di Napoli e Sicilia e la moglie di Luigi Filippo di Francia e con lei Carlotta aveva un bellissimo rapporto, al punto che divenne la sua più grande confidente. La corrispondenza tra di loro fu fitta, soprattutto quando la nipote si trasferì per questioni matrimoniali in Messico.

All’età di dieci anni, la fanciulla perse la madre Luisa a causa di una brutta tubercolosi che la colpì, quindi la piccola venne affidata alle cure della contessa di Hulste, che era un’amica di famiglia. Nel corso dell’anno era solita passare qualche settimana a Claremont insieme alla nonna Maria Amalia e alla sua famiglia in esilio. Carlotta fu educata dal redentorista Victor-Auguste-Isidore Dechamps, fratello del vescovo di Malines.

Matrimonio

All’età di sedici anni era arrivato anche per Carlotta il momento del matrimonio; due dei suoi pretendenti furono Giorgio di Sassonia e il re Pietro che fu addirittura candidato dalla regina Vittoria del Regno Unito, ma alla fine la scelta puntò sull’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Austria (fratello dell’imperatore austriaco Francesco Giuseppe) che la giovane conobbe a Bruxelles nel maggio 1856. I due si sposarono il 27 luglio 1857 e Carlotta era ben voluta soprattutto da sua suocera, Sofia di Baviera che la considerava una moglie perfetta per suo figlio. Non aveva buoni rapporti con sua cognata Elisabetta di Baviera, nota a tutti come Sissi, per via del rapporto d’amicizia che aveva con suo marito con cui condivideva molti interessi.

Il periodo trascorso nel Lombardo-Veneto

Nell’arco temporale compreso tra il 1857 ed il 1859 i due coniugi vissero a Milano, dove Massimiliano tentò di governare in modo liberale il regno; presto però fu destituito dal suo incarico, perché la sua politica liberale non era gradita dai suoi parenti a Vienna. In seguito la coppia si ritirò a vita privata a Trieste, facendo anche costruire il castello di Miramare.

Carlotta, imperatrice del Messico

Una svolta per la vita dei due consorti avvenne il 3 ottobre 1863, quando degli emigrati messicani offrirono all’arciduca Massimiliano la corona del Messico. Dopo essersi preso un po’ di tempo per riflettere, finalmente l’arciduca accettò l’offerta il 10 aprile 1864. In seguito il 12 giugno 1864 Carlotta e Ferdinando Massimiliano d’Austria furono accolti in maniera solenne a Città del Messico, diventando successivamente imperatore e imperatrice del Messico. Il trattamento nei loro confronti fu molto caloroso, tuttavia però il Messico era in questo periodo un Paese molto disorganizzato e attraversato da una situazione interna molto insicura, contrassegnata da:

  • rivolte interne che portarono a situazioni di vera e propria ribellione
  • una dilagante corruzione
  • anarchia

Nonostante fossero stati trattati bene, si scoprì che a volere i due regnanti stranieri alla guida del Messico fosse soltanto una minoranza, mentre la stragrande maggioranza della popolazione locale non avrebbe mai voluto che a governare il proprio Paese fossero dei monarchi non messicani e provenienti per di più da una Nazione europea.

Sebbene la stragrande maggioranza della popolazione non fosse d’accordo con la scelta dei nuovi sovrani, questi ultimi iniziarono a governare bene il Paese in un clima di serenità e fiducia. L’imperatore era  stato in grado in un primo momento di garantire la riconciliazione tra i partiti nazionali, ma anche Carlotta, in qualità di imperatrice del Messico, divenne popolare soprattutto dopo avere fatto visita alla città di Veracruz, che era stata colpita da un’epidemia di febbre gialla.

La coppia non ebbe figli, ma successivamente adottò Agustín de Iturbide y Green e Salvador de Iturbide y Marzán, che erano i nipoti del precedente imperatore messicano Agustín de Iturbide y Arámburu. Il piccolo Agustín ottenne all’età di due anni il titolo di “Sua Altezza, Il Principe di Iturbide”, ma si trattava soltanto di un titolo onorario, in quanto la discendenza del bambino non era diretta, proprio perché era stato adottato. Nell’anno 1867, in seguito agli eventi difficili che sconvolsero il Messico, l’imperatore Massimiliano perse la vita dopo essere stato fucilato dagli oppositori repubblicani. Agustín, in questa circostanza, dovette rinunciare ai diritti al trono messicano e dopo avere prestato servizio in seno all’esercito messicano, divenne docente presso l’Università di Georgetown.

Il ritorno in Europa

Gli eventi incandescenti che iniziarono ad interessare il Messico fecero si che l’imperatrice Carlotta lasciasse il Paese che aveva regnato insieme al marito nell’anno 1866, per fare ritorno in Europa. Cercò in tutti i modi di ottenere un appoggio per sostenere la causa del marito Massimiliano, recandosi prima a Parigi e poi anche a Roma, ma soprattutto in Francia non ottenne il sostegno dell’imperatore Napoleone III che non aveva ormai alcun vantaggio nel sostenere il Messico. A Roma aveva cercato l’appoggio anche del papa Pio IX, ma non ottenne nemmeno qua il sostegno che avrebbe voluto. Fu proprio a Roma che iniziò ad avere i primi sintomi di squilibrio mentale.

Dopo essere stata portata dal fratello Filippo a Miramare ed essere stata sorvegliata da alcuni agenti austriaci, i suoi fratelli la riportarono in Belgio. Si seppe che il marito nel frattempo era morto in seguito alla fucilazione portata avanti dai repubblicani. Dopo un breve periodo di lucidità, Carlotta iniziò a soffrire di profondi disturbi mentali. Trascorse  il resto della sua vita nella tenuta di Bouchot, che le acquistò suo fratello Leopoldo II. Carlotta morì il 19 gennaio 1927.