Vita di Peggy Guggenheim

Peggy Guggenheim, abbreviazione del vero nome Marguerite Guggenheim, viene ricordata per essere una delle collezioniste d’arte più importanti al mondo. Una donna dal carattere forte e intraprendente, che ha fatto dell’arte il suo principale mezzo di espressione.

Peggy nasce a New York nel 1898, in una famiglia dalla grande fortuna economica. E’ la nipote di Solomon R. Guggenheim, il fondatore di un’associazione famosissima, a favore della creazione di musei in tutto il mondo. Il mondo dell’arte non è mai estraneo alla vita di Peggy, che inizia a frequentare i primi salotti letterali all’inizio degli anni ’20. Al Sunswise Turn, un circolo letterario newyorkese, conosce il pittore Laurence Vail, generalmente associato al movimento dadaista.

Vail la avvicina all’avanguardia pittorica del Novecento, alla rinnovata passione verso il racconto segreto dell’arte. L’amore tra Peggy e Laurence Vail li porta al matrimonio, che si svolge a Parigi nel 1922. Dal loro travagliato rapporto nascono due figli, Sinbad e Pegeen, che seguiranno Peggy in giro per l’Europa.

Il matrimonio dura appena sei anni, e si conclude con una brusca separazione. La nostra collezionista, che all’epoca non lo era ancora, si lascia trasportare dalla passione degli artisti dell’avanguardia ed inizia a stringere amicizia con importanti figure.

Altri amori dopo il divorzio e altri eventi della sua vita

L’amore con l’intellettuale inglese John Holms non fa altro che aprirle nuove strade ed aumentare la sua voglia di conoscenza ed esplorazione. Non a caso, nel gennaio del 1938 inaugura a Londra la Galleria Guggenheim Jeune, segnando così il suo ingresso nel mondo del collezionismo. L’amicizia con Samuel Beckett e Marcel Duchamp le permette di entrare in contatto con tematiche legate all’arte astratta e surrealista. Le conversazioni con i due amici la avvicinano sempre di più a questo mondo, tanto da spingerla a trasformare la sua collezione londinese in un vero e proprio museo.

Nel 1939, nonostante il pericolo dell’imminente conflitto mondiale, acquista un gran numero di opere d’arte da aggiungere alla sua personalissima collezione. L’apertura verso le avanguardie la porta a comprare quadri di artisti all’epoca poco conosciuti, ma che diventeranno famosissimi. Pablo Picasso, Salvador Dalì, Piet Mondrian, Francis Picabia, Georges Braque, solo per citarne alcuni.

Il museo di Peggy Guggenheim è presto costretto a trasferirsi a New York, dato il rapido avanzare dell’esercito tedesco verso Parigi. Nel 1941 la collezione viene spostata in America e, un anno più tardi, Peggy inaugura a New York la Galleria Art of This Century.

La collezione si allarga di anno in anno, portando all’aggiunta di autori sempre più interessanti. Pollock, all’epoca molto poco conosciuto, rientra tra i preferiti della Guggenheim, insieme a diversi altri artisti americani associati alla corrente del surrealismo. Quando la guerra termina, Peggy prende una decisione molto importante. Si trasferisce a Venezia ed espone la sua collezione alla XXIV edizione della Biennale d’Arte (1948).Decide di acquistare un edificio dove esporre e conservare i suoi quadri, e lo fa proprio a Venezia. Nel 1949, a Palazzo Venier dei Leoni su Canal Grande – nel palazzo di Peggy – viene presentata al pubblico la “Collezione Peggy Guggenheim”, per la prima volta intitolata a suo nome. Seguono anni di attività frenetica, dove il lavoro di Peggy come gallerista diventa fondamentale per il successo di molti artisti. Passare attraverso la sua galleria, significava aggiudicarsi un posto nella memoria del pubblico.

Nel 1969, le opere della collezione vengono esposte al Guggenheim Museum di New York, ottenendo un grande successo. Poco dopo, il Palazzo Venier dei Leoni e tutta la collezione vennero donati alla Fondazione Solomon Guggenheim (di cui abbiamo parlato all’inizio).

Si chiude così il cerchio della vita di Peggy Guggenheim, che muore nel 1979, all’età di 81 anni; una donna affascinata dall’arte e dalla sua capacità espressiva, dagli artisti e dalla loro vita travagliata.

Le opere più belle della collezione

In conclusione, è giusto dedicare qualche parola alle opere più belle della collezione di Peggy, i quadri che le hanno permesso di aggiudicarsi il titolo di grande collezionista d’arte.

Vale la pena osservare da vicino ognuno di questi quadri, opere uniche e spettacolari:

• L’impero delle luci di René Magritte (1954)
• Sulla spiaggia di Pablo Picasso (1937)
• Verso l’alto (Empor) di Vasilij Kandinski (1929)
• Scatola in una valigia di Marcel Duchamp (1941)
• La vestizione della sposa di Max Ernst (1940)
• Pioggia di Marc Chagall (1911)
• La nascita dei desideri liquidi di Salvador Dalí (1932)