Un’introduzione storica su Villa Adriana

Adriano divenne imperatore romano il 2 agosto del 117 d. C. proprio quando l’Impero romano viveva il suo momento d’oro, diventando anche sempre più esteso. In correlazione a questa affermazione, la stessa Villa Adriana è l’espressione di questa situazione storica. Agli occhi di un visitatore della villa, essa si presenta in un fondersi magico di natura e rovine antiche. Il complesso archeologico che oggi si presenta in tutto il suo splendore è stato costruito tra il 118 d. C. e il 134 d. C.

Il complesso archeologico è vastissimo e, se si considera che si estendeva nell’antichità su un territorio di circa 300 ettari, lo si potrebbe anche definire una vera e propria città. Dell’antico complesso, oggi di Villa Adriana ne è venuta alla luce soltanto una quinta parte circa. L’impresa fu così grande a tal punto che l’antica città di Tibur visse un momento di grande espansione demografica e anche urbanistica. La costruzione di Villa Adriana ricorda la grande diffusione nella campagna italica di tantissime ville romane che contenevano al loro interno mulini, magazzini, stalle, ecc… Presto le ville, con l’affermazione dell’Impero, iniziarono ad avere al loro interno anche piscine, palestre, ninfei, portici, verande e tanto altro ancora.

Altre caratteristiche di Villa Adriana

Villa Adriana era stata fatta costruire da Adriano nel luogo in cui prima era stata costruita una villa di epoca repubblicana; in parte gli edifici di questa villa furono inglobate nel nuovo complesso architettonico voluto dall’imperatore. Villa Adriana è un luogo magico dove molto evidente è l’infusione nei luoghi costruiti della colta e raffinata personalità dell’imperatore, il quale cercava di riprodurre in essa i luoghi bellissimi che aveva avuto modo di visitare nel corso della sua esistenza.

Ad esempio il Canopo, il canale rettangolare e di forma allungata, che lui fece costruire per dare feste e banchetti, altro non era che un luogo della villa che aveva quale scopo principale quello di rappresentare la grandezza e il lusso in cui viveva l’imperatore, uomo dal gusto raffinato e colto, considerando che le statue che decoravano il grande canale erano soprattutto cimeli che lui aveva portato con sé a Roma dopo i suoi viaggi in giro per il mondo. Sotto il suo impero le province assunsero inoltre un ruolo dignitoso alla pari di Roma, se si prende in considerazione come era stata costruita con grande attenzione Villa Adriana.

All’interno della villa, l’imperatore era stato capace di inserire tantissime statue e tantissimi oggetti d’arte che portava con sé dopo avere fatto viaggi in posti bellissimi e affascinanti. Molte di queste statue e di questi oggetti d’arte si trovano oggi custoditi nei più grandi musei importanti del mondo. Elenchiamo le opere d’arte che erano presenti nel complesso archeologico nell’antichità:

  • la copia romana del Discobolo di Mirone che oggi è custodita presso i  Musei Vaticani;
  • i Tirannicidi che oggi si possono ammirare presso il Museo Nazionale di Napoli;
  • i Tre Satiri a riposo che fu eseguita come statua da Prassitele e che oggi è custodita presso i Musei Capitolini di Roma;
  • La Niobide, che è una scultura di epoca ellenistica risalente al I secolo a. C. e che si può vedere presso i Musei Vaticani;
  • la statua di Doidaldas che conosciamo tutti come Venere accovacciata e che si trova oggi presso il Museo Nazionale Romano;
  • Due Centauri e il Fauno che si trova invece ai Musei Capitolini di Roma;
  • Il Fauno che si trova presso i Musei Vaticani;
  • Presso i Musei Vaticani si possono ammirare altre statue, anch’esse copie romane, come le seguenti: Antinoo rappresentato come Bacco, le maschere colossali e l’Oceano, una testa di cervo, due pavoni;
  • sempre nei Musei Vaticani e nei Musei Capitolini sono presenti anche altre antiche statue di stile egizio di grande pregio;
  • il mosaico delle colombe che si trova oggi presso i Musei Vaticani.

Di Villa Adriana esisterebbero anche tantissime altre statue che però hanno preso con probabilità la via del mercato clandestino d’arte e altre che invece farebbero parte oggi di collezioni private che non sono fruibili al pubblico. Del complesso archeologico sono rimaste alla visione dei turisti provenienti di tutto il mondo le antiche e bellissime rovine che si fondono in maniera spettacolare con la rigogliosa natura che le circonda.

La villa nel corso dei secoli

Successivamente la villa divenne la residenza estiva degli Antonini, per poi quasi essere dimenticata nel corso dei secoli successivi. L’imperatore Diocleziano nel corso del III secolo la fece ricostruire, ma secondo fonti storiche Costantino depredò la villa per portare tante delle sue ricche opere a Costantinopoli, che era diventata la nuova capitale dell’Impero romano d’Oriente.

La villa poi continuò ad essere depredata nel corso del VI secolo, quando si erano accampati qua sia l’esercito dei Goti sia l’esercito dei Bizantini. Altre spoliazioni della villa proseguirono anche per tutto il 1500 durante gli scavi archeologici che furono iniziati per riportarla alla luce.