Giovinezza di Alice Guy

Alice Guy-Blaché nacque a Saint-Mandé, in Francia in data 1° luglio 1873. La giovane proveniva da una famiglia borghese di librai francesi. Visse tra la Francia e lo Stato del Cile; alla morte di suo padre dovette subito rimboccarsi le maniche per potersi guadagnare da vivere, considerando che la sua famiglia era diventata povera. Alice dovette quindi già da giovane cercare di crearsi un’indipendenza economica. Dopo avere seguito un corso di stenodattilografia e avere svolti numerosi lavori, riuscì a diventare la segretaria della famosa azienda cinematografica di Léon Gaumont, un industriale francese.

L’inizio della sua carriera

Il 22 marzo del 1895 era riuscita ad assistere alla dimostrazione del noto Cinématographe, ovvero quella macchina mediante la quale i fratelli Lumière erano stati in grado di riprodurre la realtà in movimento. Fu proprio in questa occasione che riuscì ad avere alcuni metri di pellicola con cui fu in grado di girare il suo primo corto che intitolò La Fée aux choux nel corso dell’anno 1896. (quindi un anno dopo quella che fu l’invenzione del cinema)

Il grande successo nel campo cinematografico americano

Proprio grazie a questo corto, Alice Guy divenne la prima grande regista e produttrice donna che era riuscita ad affermarsi in campo cinematografico. Presto lasciò la Francia e si trasferì a Flushing, un quartiere newyorchese. Come regista fu anche la prima grande donna della storia del cinema ad avere un proprio studio personale che si chiamava The Solax Company che fondò nell’anno 1910. I film di Alice Guy oggi sono difficili da trovare, in quanto non venivano firmati a suo nome, bensì con il nome della compagnia che ne curava la produzione. Questa cosa non accadde soltanto a lei, ma anche ad altre persone perché i titoli di coda sarebbero stati introdotti nell’ambito cinematografico soltanto durante gli anni Settanta del Novecento. Uno degli aspetti più importanti fu introdotto proprio da Alice nel mondo del cinema, ovvero il concetto di be natural, ovvero dell’essere naturali. Grazie a questo concetto la regista francese era riuscita a rivoluzionare il mondo del cinema. Era una donna che lavorava autonomamente alla realizzazione dei suoi film essendo stata in grado anche di assumere vari dipendenti che lavoravano diligentemente per lei. Presto oltre ad avere dei dipendenti, iniziò anche ad assumere degli assistenti e poi dei collaboratori fidati capaci di eseguire gli ordini che lei impartiva.

Il suo essere una donna autonoma, molto emancipata e anche capace di avere una certa influenza nel mondo cinematografico a tal punto da iniziare a potere avere un certo potere decisionale non veniva affatto apprezzato da moltissimi suoi colleghi uomini che operavano nel settore cinematografico, che fino a quel momento era stato accessibile esclusivamente agli uomini. Questi non potevano sopportare che una donna mettesse bocca in un ambito lavorativo che fino a quel momento era stato appannaggio degli uomini.

Le caratteristiche dei suoi film

I suoi film spesso tendevano a sovvertire le sovrastrutture sociali, che spesso venivano ridicolizzate e completamente sovvertite. Spesso questi ridicolizzavano in qualche modo i tabù e anche i comportamenti sociali stereotipati. Questi ultimi, così come anche i costumi sociali venivano totalmente smontati all’interno dei film di Alice Guy. Un altro aspetto emblematico di questo sovvertimento fu il fatto che la regista francese facesse vestire le donne da uomini e gli uomini da donna. (una vera e propria inversione dei ruoli)

Questi furono alcuni tra i suoi più importanti film:

  • La Esmeralda, film dell’anno 1905
  • Les Résultats du féminisme che realizzò nell’anno 1906
  • La femme collante, realizzato nell’anno 1906
  • La naissance, la vie et la mort du Christ dell’anno 1906
  • Madame a des envies, film dell’anno 1907
  • La maratre, che è stato realizzato nell’anno 1908
  • In the year 2000, film realizzato nell’anno 1912 e che è andato perduto nel corso del tempo
  • Falling Leaves, film dell’anno 1912

I suoi film continuarono ad avere successo ma purtroppo, a causa della concorrenza da parte delle major, Alice non era più in grado di gestire la sua piccola società indipendente, ovvero la Solax Film Corporation che dunque fu liquidata.

Il declino e il ritiro dal mondo del cinema

Dimenticata dallo stesso mondo del cinema che fino a poco tempo prima era stato il suo regno, presto Alice divenne povera e dovette fare vari lavori saltuari per cercare di crescere anche i suoi due figli. Successivamente era tornata in Francia, dove per guadagnarsi da vivere per sé e per la sua famiglia iniziò a pubblicare favole e vari racconti in alcune riviste che erano firmati con uno pseudonimo maschile. Aveva anche creato delle sceneggiature firmate sotto suo nome, ma che non furono mai accettate dai produttori. Durante gli ultimi anni della sua vita aveva tentato di recuperare almeno le copie dei film che aveva sia ideato sia diretto lei, ma non vi era riuscita. In seguito tornò anche negli Stati Uniti, dove morì il 24 marzo 1968 nello Stato del New Jersey.

Oggi è possibile accedere soltanto a circa 50 dei film da lei prodotti e diretti, considerando che la paternità degli altri – tra cui quelli più famosi – era stata attribuita ad altri uomini che facevano parte della produzione.