Judy Garland

Judy Garland è stata un’attrice e cantante americana, con una carriera lunga più di 40 anni; uno dei ruoli per cui viene maggiormente ricordata è quello di Dorothy ne Il mago di Oz.

Infanzia

Frances Ethel Gumm, in arte Judy Garland, nacque il 10 giugno 1922 a Grand Rapids, in Minnesota, la figlia più piccola della famiglia Gumm, dopo le sorelle Mary Jane e Dorothy Virginia. I genitori, Ethel Marion e Francis Avent, erano entrambi attori di vaudeville, un tipo di commedia teatrale di origini francesi, e gestivano un cineteatro a Grand Rapids. Fu proprio sul palco del cineteatro dei genitori che la piccola Frances, ad appena 2 anni di età, fece la sua prima apparizione con le sorelle maggiori: le “Gumm Sisters” cantarono insieme Jingle Bells in occasione di uno spettacolo natalizio.

Nel 1926, la famiglia si trasferì a Lancaster in California, dove il padre comprò un altro cineteatro, mentre la madre si dedicò a promuovere le inclinazioni artistiche delle figlie. Infatti, le sorelle Gumm si iscrissero a una scuola di danza nel 1928, facendo la loro prima apparizione in un film nel 1929, The Big Revue. Nel frattempo, si esibivano anche in giro per il paese, cantando e ballando. Nel 1934 approdarono nell’Oriental Theater di Chicago: lì, il proprietario del teatro, George Jessel, suggerì al trio di cambiare il proprio nome per renderlo più commerciale. Fu così che le tre sorelle si diedero il nome Garland, diventando le “Garland Sisters”, anche se vi sono diverse ipotesi ma nessuna certezza riguardo al perché abbiano scelto proprio quel nome. 

Il mondo del cinema

Nel 1935, la MGM mandò un proprio rappresentante a guardare uno spettacolo delle Garland Sisters a Los Angeles: qualche giorno dopo, Judy e suo padre furono invitati negli studios della casa cinematografica, e dopo una brillante audizione, a Judy venne offerto immediatamente un contratto. Si trovava però in un’età ambigua per il cinema: appena tredicenne, era ormai troppo grande per interpretare una bambina e troppo giovane per essere un’adulta. Le preoccupazioni per il suo aspetto fisico la resero ansiosa, considerando anche che si doveva confrontare con grandi bellezze del cinema come Elizabeth Taylor; per di più, poco dopo aver firmato il contratto con la MGM suo padre morì di meningite, lasciandola sola e in preda a un lutto profondo.

Durante i suoi primi anni nel mondo del cinema, la MGM si impegnò per costruire attorno a Judy l’immagine di “brava ragazza”, di “ragazza della porta accanto”: gonne svolazzanti, fiori e pizzi, ma anche protesi dentali e cerotti per modificare il suo aspetto. I primi successi arrivarono alla fine degli anni Trenta, quando Judy cantò You Made Me Love You nel film Broadway Melody of 1938 (1937) e, nello stesso anno, recitò accanto a Mickey Rooney in Thoroughbreds Don’t Cry e, l’anno successivo, in Love Finds Andy Hardy. Tuttavia, Judy un giorno, nella propria autobiografia, avrebbe raccontato quanto la vita agli studios fosse dura: costantemente a dieta per tenere sotto controllo il peso, secondo l’attrice venivano loro date droghe per mantenersi attivi e tenere il passo con il ritmo incessante di produzione dei film. 

Sempre nel 1938, arrivò il punto di svolta: a soli 16 anni, intrepretò Dorothy nel Mago di Oz (1939), cantando la famosissima Over the Rainbow. Il film riscosse un enorme successo e Judy vinse un Academy Award per la sua interpretazione.

Finalmente adulta

Con gli anni Quaranta, arrivò finalmente l’età adulta e, con essa, ruoli più impegnativi. Decisivo fu anche l’incontro con la truccatrice Dorothy Ponedel, che contribuì a cambiare l’immagine di Judy, esaltandone la bellezza naturale. Nel 1941 si sposò con il cantante David Rose, ma il matrimonio terminò dopo pochi anni; ancora più traumatico, però, fu il dover abortire su insistenza della MGM, che non poteva accettare una gravidanza per la “loro” attrice. 

Uno dei film che riscosse più successo fu Meet Me in St, Louis (1944), diretto da Vincente Minnelli, con cui Judy si sposò nel 1945; la coppia ebbe una figlia l’anno successivo, Liza. Finora, Judy era comparsa praticamente solo in musical; il suo primo film in cui recitò senza cantare fu The Clock (1945), ma, nonostante il successo al botteghino, i fan rimasero delusi dalla mancanza di canzoni. Così, Judy decise di abbandonare i ruoli non cantati. 

Il crollo

Nel 1948, Judy ebbe un collasso nervoso, e tentò per la prima volta il suicidio; la sua malattia causò grandi ritardi nella produzione del film The Pirate, che fu il primo della Garland a dimostrarsi un flop. In seguito, però, la sua apparizione accanto a Fred Astaire in Easter Parade (1948) la riportò in vetta. Il film, tuttavia, le costò un crollo di salute: lo stress la portò ad abusare dell’alcool e della morfina, e la MGM decise di rescindere il contratto con l’attrice. 

Dopo qualche mese di riposo, Judy si sentì meglio, e tornò a interpretare qualche ruolo per la MGM. Le riprese di Annie Get Your Gun, però, la ributtarono nella depressione: licenziata dal ruolo, Judy fu ricoverata in un ospedale di Boston per disintossicarsi dalle proprie dipendenze. 

Durante gli anni Cinquanta, Judy tornò a esibirsi su un palcoscenico e, nel 1952, dopo il divorzio da Minnelli, sposò il suo manager Sidney Luft. Il suo ritorno a Hollywood avvenne con il film A Star is Born (1954), che ebbe un grande successo e per cui fu candidata all’Oscar, che le fu “soffiato” da Grace Kelly; tuttavia, Judy vinse il Golden Globe come migliore attrice in un musical. Sempre nel 1954 diede luce il figlio Joseph.

In quegli stessi anni lavorò anche per la televisione e a Las Vegas, ma nel 1959 le fu diagnosticata una grave epatite. Secondo i medici, le rimanevano pochi anni di vita. Dopo una grande esibizione alla Carnegie Hall nel 1961, le apparizioni di Judy iniziarono a peggiorare. Morì suicida il 22 giugno 1922, nella casa che aveva affittato a Londra; secondo i medici, se non avesse commesso suicidio, la cirrosi l’avrebbe uccisa presto.

A cura di Chiara.