Brevi cenni biografici  di Vittorio Corcos

Vittorio Corcos nacque a Livorno il 4 ottobre 1859 da una modesta famiglia ebraica. Nel corso della sua giovinezza aveva studiato con il pittore Giuseppe Baldini, poi successivamente perfezionò i suoi studi d’arte frequentando l’Accademia di Belle Arti di Firenze e studiando arte con il pittore Enrico Pollastrini.

A partire dal 1880 si trasferì a Parigi, dove ebbe modo di conoscere sul piano artistico il pittore italiano Giuseppe De Nittis e successivamente Léon Bonnat, di cui frequentava lo studio artistico. Iniziò a specializzarsi soprattutto nella realizzazione di ritratti di uomini e donne. Nel 1886 sposò Emma Ciabatti, diventando un pittore molto conosciuto a Livorno, considerando che il suo salotto iniziò ad essere molto frequentato sia da artisti che da intellettuali. Egli continuava a viaggiare tuttavia in giro per l’Europa. Il ritratto continuava ad essere la sua passione, per questo motivo continuava a cimentarsi nel ritrarre i suoi affetti più cari, persone provenienti dal ceto sociale borghese e altre facenti parte della nobiltà dell’epoca, conoscenti.

Era noto per le sue pennellate rapide ed essenziali, talvolta più precise e dettagliate. I disegni che Corcos effettuava erano sempre dettagliati e i colori che utilizzava erano a volte sgargianti, a volte austeri. Egli morì l’8 novembre 1933.

I ritratti femminili e lo sguardo

Nei suoi ritratti femminili egli era in grado di rappresentare al meglio lo sguardo, elemento che sapeva imprimere benissimo in maniera del tutto realistica nelle sue tele. Rappresentava  sguardi talvolta penetranti, talvolta sognanti con una capacità veramente innata. Ecco alcune opere in cui Vittorio Corcos era stato capace in maniera magistrale di captare lo sguardo intenso dei soggetti femminili rappresentati:

  1. Paolina Clelia Silvia Bondi
  2. Ritratto di Lina Cavalieri

Paolina Clelia Silvia Bondi

Paolina Clelia Silvia Bondi è un ritratto che Vittorio Corcos eseguì nel corso dell’anno 1909 e che fa parte di una collezione privata.

In questo ritratto viene dipinta la giovane aristocratica Paolina Silvia Bondi che rivolge lo sguardo allo spettatore venendo dipinta di profilo. Il suo sguardo è seducente, molto intenso e bello agli occhi di chi osserva il quadro. Paolina aveva circa undici anni quando Corcos decise di ritrarla in questo quadro; i suoi occhi sono grandi, espressivi e di un intenso colore nero, i suoi capelli scuri invece sono raccolti in maniera intrecciata a ghirlanda. Con delle pennellate molto precise il pittore livornese dipinge molto bene il merletto che decora la camicetta. La giovane ha appoggiato sulla spalla un nastro di velluto nero.

Quest’opera  artistica fu da lui eseguita a Firenze nel 1909, quando si era appena stabilito nella città toscana dopo aver fatto un viaggio formativo molto importante a Parigi. Il colore predominante della tela è senz’altro il verde in tutte le sue sfumature: il verde chiaro viene utilizzato per la colorazione della camicetta, mentre il verde scuro per la colorazione dello sfondo a sua volta decorato con dei simboli dorati. La fanciulla disegnata è ancora giovane, ma molto bella e con degli occhi allo stesso tempo molto penetranti ed espressivi. Nella parte bassa della tela viene anche riportato il suo nome scritto accanto a dei numeri romani.

Ritratto di Lina Cavalieri

Ritratto di Lina Cavalieri è un’altra opera artistica eseguita dal pittore livornese Vittorio Corcos nel corso dell’anno 1903, utilizzando la tecnica pittorica dell’olio su tela. Il celebre ritratto viene custodito presso una collezione privata.

Nel celebre ritratto, Corcos rappresenta Lina Cavalieri, la celebre canzonettista, cantante lirica e attrice che fece sognare il pubblico mondiale sia per la sua bellissima e incantevole voce sia per la sua bellezza divina, considerando che veniva considerata come una delle donne più belle del mondo nel periodo della Belle Époque. Lina Cavalieri viene ritratta in piedi di profilo con indosso un lunghissimo abito nero smanicato e scollato che presenta delle decorazioni floreali. Il nero del vestito presenta anche delle sfumature più chiare in alcune parti del lungo abito. Il vestito è molto elegante e ha anche uno strascico. Una delle bretelle dell’abito scende lungo una delle braccia, rendendo la nota cantante molto seducente.

La posa scelta è bellissima e la Cavalieri, colta di profilo, ha uno sguardo sognante, come se dovesse ammaliare qualcuno grazie alla sua bellezza. I capelli scuri della giovane attrice sembrano quasi fondersi con lo sfondo nero che il pittore livornese ha reso con delle pennellate uniformi. La nota canzonettista sembra poggiata ad una poltrona che si trova alle sue spalle. Sia la sua pettinatura raccolta sia il suo abito elegante sono tipiche della Belle Époque, rimanendo in linea con i gusti della moda del tempo.

Conclusioni

In questi due ritratti celebri Vittorio Corcos riesce ad ammaliare l’osservatore grazie all’elemento dello  sguardo: uno sguardo profondo, intenso, espressivo e seducente quello di Paolina Silvia Bondi; uno sguardo ammaliante, splendido e sognante quello della grande “stella” dell’epoca Lina Cavalieri. Quello che egli rappresenta dunque è lo sguardo femminile, uno sguardo capace di trasmettere mille emozioni.