Maria Mitchell
Maria Mitchell è nata il 1 agosto del 1818 nell’isola di Nantucket nello Stato del Massachusetts, la sua famiglia era composta dai suoi nove fratelli e dai genitori William e Lydia, che praticavano il quaccherismo. Questa religione si rivelò molto importante per l’astronoma, poiché la religione quacchera aveva come fondamento quello dell’uguaglianza intellettuale tra i ragazzi e le ragazze. Le donne di Nantucket si trovavano per lungo tempo da sole a gestire gli affari della città, poiché i mariti uscivano in mare per la caccia alle balene.
Formazione di Maria Mitchell
Maria Mitchell ebbe un’istruzione pari a quella dei suoi coetanei maschi, frequentò, infatti, diverse scuole. Durante la sua infanzia frequentò la Elizabeth Gardener, frequentò poi la North Grammar School, di cui il padre fu preside. Due anni dopo, quando Maria aveva undici anni, sempre suo padre fondò una scuola a Howard Stree; in questa scuola Maria era sia studentessa che assistente didattica di suo padre. Fu proprio William Mitchell a trasmetterle la passione per gli astri e l’astronomia, insegnandole tutto ciò che sapeva. Quando aveva solo dodici anni, insieme al padre calcolò il momento esatto di un’eclissi anulare. Frequentò anche una scuola per giovani donne fondata da Cyrus Pierce; per Pierce lavorò come assistente all’insegnamento. Nel 1835 fondò una sua scuola, e nel 1836 le fu offerto un impiego come bibliotecaria: esercitò questo mestiere per diciotto anni.
La sua importante carriera
Divenne famosa nell’autunno 1847, nel momento in cui scopri la “Miss Mitchell Comet”. Grazie a questa scoperta ricevette in premio una medaglia d’oro che le fu consegnata dal re Federico VII nel 1848 di Danimarca, sulla medaglia c’era incisa la scritta: “non invano osserviamo il sorgere e il calare delle stelle”. Fu Federico VI a stabilire, alcuni anni prima, di premiare con una medaglia d’oro ogni scopritore di una “cometa telescopica” (comete che non possono essere viste a occhio nudo). Inizialmente ci furono dei problemi poiché un altro astronomo, Francesco De Vico, aveva scoperto la stessa cometa indipendentemente dalla Mitchell e l’aveva registrata prima, ma alla fine la medaglia andò all’astronoma americana.
Maria Mitchell, nel 1848, divenne la prima donna membro dell’American Academy of Arts and Sciences, nel 1850 dell’American Association for the Advancement of Science. Lavorò poi all’U.S Nautical Almanac Office, in cui calcolò le tabelle delle posizioni del pianeta Venere, viaggiando in Europa insieme a Nathaniel Hawthorne e alla sua famiglia. Successivamente, nel 1865, divenne professoressa di astronomia presso il Vassar College, le prima in assoluta nominata in quella facoltà, venne poi nominata direttrice del Vassar College Observatory: l’osservatorio della facoltà. Maria Mitchell insegnò per lungo tempo, ma non si accorse subito che, nonostante le sue onorificenze e la sua fama, il suo stipendio era nettamente inferiore a quello dei suoi colleghi uomini, anche quelli più giovani e meno rinomati di lei. A lungo insistette per ottenere un aumento di stipendio, pari a quello dei suoi colleghi, e alla fine raggiunse il suo obiettivo.
Come detto in principio, la famiglia Mitchell praticava il quaccherismo, Maria però, nel 1842 decise di abbandonare questa fede, per convertirsi ai principi dell’unitarianismo. Protestò contro la schiavitù, e in protesta decise di non indossare più abiti di cotone, (nelle piantagioni di cotone venivano sfruttati migliaia di schiavi). Tra le sue battaglie sociali, la troviamo anche a fianco delle suffragette: le donne che si battevano per ottenere il diritto al voto; era amica di alcune di loro, come Elizabeth Cady Stanton. In favore dei diritti delle donne fu cofondatrice dell’American Association for the Advancement of women. Tra le varie onorificenze e titoli, fu anche la prima donna eletta all’American Academy of Arts and Sciences, e una delle prime donne, insieme a Mary Fairfax Sormeville e Elizabeth Cabot Agassiz, a essere eletta all’American Philosophical Society.
Maria Mitchell è stata la prima donna americana a lavorare come astronoma professionista, ma fu anche una pioniera della fotografia e delle macchine solari, fece numerosi studi sulle nebulose, su stelle doppie, sulle eclissi solari e sui satelliti di Saturno e Giove.
Maria Mitchell morì il 28 Giugno del 1889, all’età di settanta anni, a Lynn nel Massachusetts, venne sepolta nel Prospect Hill Cementery della sua isola natale Nantucket.
L’eredità intellettuale di Maria Mitchell
L’astronoma statunitense lasciò una consistente eredità intellettuale e culturale, conosciuta per la sua celebre frase “Abbiamo una fame della mente. Vogliamo conoscere tutto intorno a noi e più otteniamo, più desideriamo conoscere”; a lei è dedicato l’osservatorio dell’isola di Nantucket, chiamato in suo onore il Maria Mitchell Observatory: questo osservatorio fa parte di un’associazione che porta il suo nome: la Maria Mitchell Association, fondata nel 1902, che ha come obiettivo quello di preservare le scienze dell’isola. Questa associazione gestisce anche il Natural History Museum, il Maria Mitchell’s Home Museum e la Library Science (la biblioteca scientifica).
È stata inserita postuma nella National Women’s Hall of Fame, una nave della Seconda Guerra Mondiale, della Classe Liberty, che portava il suo nome. Il suo nome è stato dato anche a un cratere lunare: il cratere Mitchell. Nel 1905 fu inserita nella Hall of Fame of Great Americans, situata nel Bronx di New York.
A cura di Simo.
Scrivi un commento