Giovinezza di Rita Hayworth

Margaret Carmen Cansino nacque il 17 ottobre 1918 nella città di New York. Era figlia del ballerino spagnolo Eduardo Cansino che era originario dell’Andalusia e dell’attrice e ballerina di origini inglesi e irlandesi Volga Hayworth. La sua infanzia non fu bellissima, infatti ben presto all’età di dodici anni il padre iniziò a sottoporla a rigide lezioni di flamenco decidendo poi di portarla con sé nelle sue tournée.

Gli esordi

Dopo essere stata notata da un talent scout la giovane iniziò a prendere parte di film non molto conosciuti. Il 1935 però fu l’anno della svolta perché fu notata da Harry Cohn che, affascinato dalla sua bellezza, le fece un contratto con la Columbia Pictures e le fece cambiare il suo nome con il nome d’arte Rita Hayworth. L’unico suo difetto era quello di avere la fronte molto bassa, così dopo varie sedute di elettrolisi che per lei furono molto dolorose si pensò alla correzione di questo difetto estetico.

Il suo aspetto fisico quindi venne in qualche modo cambiato: ad esempio la sua folta chioma bruna era diventata rossa, colore che le donava tantissimo considerando il suo bellissimo fisico latino e aggraziato. La sua immagine artistica quindi fu bellissima e l’attrice iniziò a prendere parte a tantissimi film che poi si rivelarono un successo strepitoso, tra cui si ricordano:

  • Bionda Fragola, film diretto dal regista Raoul Walsh nel 1941
  • Sangue e arena di Rouben Mamoulian, diretto nel 1941
  • Non sei mai stata così bella, musical diretto da William A. Sater nel 1942, dove recitò accanto a Fred Astaire
  • Fascino, film diretto da Charles Vidor nell’anno 1944

Se sul fronte professionale otteneva grandissimo successo nei film che interpretava, per quanto riguarda la sua vita privata si sposò con Edward C. Judson, ma quello fu soltanto un matrimonio di convenienza. Suo grande amore fu il regista Orson Welles, che sposò nel corso del 1943 e da cui ebbe una figlia, che i due coniugi chiamarono Rebecca. Nel 1947 Rita Hayworth interpretò il ruolo di una femme fatale bionda in La signora di Shangai, film noir diretto dal marito. Dopo cinque anni  di matrimonio però i due decisero di divorziare nel corso del 1948.

L’apice della sua carriera con il film Gilda

La Hayworth iniziò a diventare sempre più un grande simbolo del cinema americano, diventando anche un’icona per i soldati che erano stati al fronte nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Finalmente l’attrice ebbe il suo più grande successo cinematografico interpretando il ruolo di una donna sensuale nel celebre film Gilda del 1946 del regista Charles Vidor, dove recitò accanto al celebre attore Glenn Ford, con cui recitò anche in altri celebri film.

Si pensava che nel corso delle riprese del film Gilda fosse nata una relazione tra lei e Glenn Ford ed è per  questo motivo che il capo della Columbia Harry Cohn, uomo fortemente geloso, fece mettere nei camerini dell’attrice dei microfoni  nascosti. Sarà poi lo stesso Glenn Ford che anni dopo ammetterà che quella relazione ci fu quando ancora l’attrice risultava essere ancora sposata con Orson Welles.

Rita diventava sempre più celebre e presto le fu dato anche l’appellativo de “la dea dell’amore”. In quegli anni sempre Harry Cohn le propose di interpretare una parte nel film Lona Hanson diretto dal regista  Thomas Savage, ma l’attrice rifiutò la parte. Cohn andò su tutte le furie e scrisse la sua versione dei fatti, ottenendo il beneplacito dell’opinione pubblica e sospendendo la Hayworth dal contratto che aveva firmato.

Il matrimonio con Aly Kahn e il successivo esilio

Dopo questi eventi Rita conobbe il principe ismailita Aly Kahn, con cui si sposò il 27 maggio 1949. L’unione tra  i due fece scalpore a livello internazionale, considerando che anche il papa Pio XII la scomunicò perché essendo una donna di fede cattolica sposò un uomo di fede islamica.

Venendo considerata sconvenevole in tutto il mondo la sua unione con il principe Ali, l’attrice abbandonò temporaneamente il mondo del cinema vivendo presso il palazzo del suocero a Pune, in India. Dal 1949 al 1951 si dedicò completamente alla famiglia e alla cura della figlia nata dall’unione con il principe Ali Kahn, Yasmin. Anche il matrimonio con quest’ultimo però naufragò, infatti i due divorziarono nel corso dell’anno 1953.

Gli ultimi anni della carriera

Presto Rita Hayworth si trovò in serie difficoltà economiche, dunque fu costretta a ritornare negli Stati Uniti e a rilavorare per Harry Cohn e la Columbia. In quegli anni iniziò ad interpretare personaggi che non le piacevano, come donne alcolizzate o dissolute. Tra i film da lei interpretati negli anni Cinquanta si ricordano: Trinidad del 1952 e Pioggia del 1953.

Nel 1957 recitò nel film Pal Joey insieme a Frank Sinatra e nel 1958 in Tavole separate insieme a Bart Lancaster. Nel corso degli anni Sessanta ebbe parti minori nei film e anche la sua vita privata non fu molto felice; si sposò due volte: la prima volta con il cantante Dick Haymes e la seconda volta con il produttore James Hills. (si tratto di due matrimoni brevi)

La sua dipendenza dagli alcolici fu evidente negli anni Sessanta e presto iniziò ad avere i primi sintomi della malattia dell’Alzheimer che non le fu mai diagnosticata in via ufficiale. La grande stella del cinema morì il 14 maggio 1987, avendo accanto a sé sua figlia Yasmin.